Accettare la morte e il lutto

Accettare la morte e il lutto

Ultimo aggiornamento: 10 gennaio, 2015

L’avvenimento più importante e difficile da accettare nella vita delle persone è senza alcun dubbio la morte. Un’ondata di sentimenti e di pensieri dolorosi che ci colpiscono richiede del tempo per essere accettata.

Il lutto è una reazione di adeguamento che occupa un luogo necessario di fronte alla morte. Durante il cordoglio, di solito si passa attraverso diverse fasi: la prima, in cui la commozione e lo stordimento emotivo ci mettono di fronte alla nuova situazione violentemente oppure con una calma eccessiva, a seconda dei casi. Questo succede perché dentro di noi una parte del nostro io si rifiuta di accettare la realtà. Superata questa fase si entra in uno stato di inquietudine ed ansia e, molte volte, si presentano dei sentimenti di colpa associati a fatti o eventi che sono avvenuti in vita e che non sono stati risolti tra le due parti.

Passate quattro o sei settimane dalla perdita, nella maggior parte dei casi fa la sua comparsa la depressione. Lentamente il dolore inizia ad attenuarsi fino a che non si riesce a ritornare alla vita di tutti i giorni. Condividere questo momento e diminuire il carico è il miglior aiuto che si può ricevere. Familiari e amici sono di cruciale importanza nei delicati momenti dell’accettazione. Attività come dipingere, scrivere o fotografare sono canali di espressione che liberano le emozioni e che alleggeriranno il peso della tragedia. Anche attraverso gli animali da compagnia o attraverso gruppi di supporto in Internet e nei social network possiamo vivere dei momenti in cui i nostri sentimenti e pensieri siano meno dolorosi e più facili da spiegare e da condividere.

L’aiuto professionale da parte di uno psicologo è un’ulteriore alternativa per raggiungere in modo completo l’equilibrio emotivo carente in questi momenti. Il lutto e i suoi stadi possono variare in durata tra i sei mesi e i due anni, in base alla persona. In un modo o nell’altro tutti dobbiamo confrontarci inevitabilmente con la morte. Si tratta di un evento devastante che può aiutarci a pensare che ogni giorno la vita rappresenta un’opportunità per sentire e per vivere con pienezza ogni momento finché non arriva il nostro finale.


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