Amo chi ti guarda con gli occhi, ma ti vede con il cuore

Amo chi ti guarda con gli occhi, ma ti vede con il cuore

Ultimo aggiornamento: 16 dicembre, 2015

Mi piacciono le persone semplici e trasparenti, le persone che sanno dare l’identico riflesso di quello che sono e che, a loro volta, ti permettono di essere te stesso in ogni istante. Senza dubbio non è chiedere troppo e, per questo, prima di preoccuparci di trovare persone autentiche, dovremmo esserlo noi stessi. Non è giusto aspettarci qualcosa senza prima saperlo offrire.

Se anche voi conoscete qualcuno che arricchisce la vostra vita in qualche modo, magari con le sue conoscenze, con il suo sostegno quotidiano, con una complicità che non si può spiegare a parole, allora non lasciatevelo scappare.

Non è facile trovare persone che entrino davvero in contatto con la nostra essenza e che ci rendano la vita più facile senza chiedere nulla in cambio. È importante, allora, trattarle come se fossero il tesoro più prezioso, come il bene più grande, perché chi vive la vita con il cuore, può solo offrire onestà e reciprocità.

Abitanti del cuore, artigiani dell’integrità e dell’empatia

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Condurre una vita integra e con il cuore non è facile. Innanzitutto, richiede un lungo percorso interiore di conoscenza di sé. Solo così possiamo accettare gli altri come facciamo con noi stessi.

Come potete intuire, non è semplice mostrare ed offrire questa apertura, questa sincerità da cui ci lasciamo avvolgere quando riceviamo lo sguardo di chi sa prendersi cura di noi, di chi capisce il linguaggio della comprensione e dei piccoli dettagli. Quali sono le caratteristiche di una personalità sincera?

  • C’è chi pensa che le persone sincere e autentiche siano così per natura, che nascano già brillando di luce propria. In realtà, molte di queste persone hanno dovuto affrontare un percorso di vita in cui hanno imparato a conoscersi, a crescere, a maturare in termini di emozioni, prudenza e comprensione.
  • Chi sa vivere col cuore è in grado di mostrare empatia. L’empatia è l’aspetto sociale per eccellenza che ci offre il nostro cervello. “Io sono in grado di riconoscere emozioni negli altri perché, a mia volta, riconosco e so gestire adeguatamente le mie”.
  • Chi è capace di offrire un’apertura del genere, grazie alla quale con un semplice sguardo non guarda solo il nostro viso, ma sa leggere ben oltre l’aspetto fisico, è in grado anche di sentire dentro di sé il dolore che proviamo, le esperienze che abbiamo vissuto.

Queste “connessioni” così eccezionali si verificano poche volte. Così come nel vostro circolo sociale può esserci una o più persone con queste caratteristiche, è altrettanto possibile che siate voi stessi a vivere la vita con il cuore.

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Vivere la vita con il cuore significa sentire le ferite del mondo

A volte risulta più semplice vivere con una benda sugli occhi e il cuore ben coperto, evitando così di provare emozioni e proteggendosi da sentimenti dolorosi. In qualche modo, sarebbe come mettere in pratica il detto “occhio non vede, cuore non duole”.

Potremmo dire che la vera conoscenza risiede nelle persone che in un determinato momento o periodo della loro vita hanno sofferto e hanno saputo agire con resilienza, ricavandone una lezione di vita e uscendone ancora più forti di prima. Tuttavia, questa forza interiore non significa assolutamente essere invulnerabili al dolore degli altri.

  • Chi ha vissuto un’esperienza dolorosa, come la perdita di una persona cara, una delusione o un fatto traumatico, è più sensibile alle ferite e al dolore altrui, alle emozioni delle altre persone.
  • Le persone di questo tipo hanno uno sguardo più saggio e sono più abili quando si tratta di intuire, di notare, di percepire negli altri le loro inquietudini.
  • Se è questo il vostro caso, se siete persone abituate a sentire intensamente il dolore altrui, mostrando empatia verso chi vi sta accanto, allora sapete bene che la vita di tutti i giorni non è così facile come molti potrebbero pensare.

Chi vive con il cuore ha una vita più intensa, più pura e più nobile, ma a volte questa vita fa anche male. Non è compito vostro salvare il mondo intero, non è una vostra responsabilità guarire più cuori del vostro.

Ragazze-stelle

Non dimenticate, infine, che non c’è cura migliore del sentirsi ascoltati, amati e compresi. Se, come dicono in tanti, l’universo inizia proprio da noi stessi, allora il modo migliore di offrire amore è cominciare dalla comprensione. Ne vale la pena.

Immagini per gentile concessione di Christian Shloe e Marie Cardouat.


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