Il nostro corpo si riprende quando smettiamo di fumare?

Il nostro corpo si riprende quando smettiamo di fumare?

Ultimo aggiornamento: 14 settembre, 2016

È noto a tutti che il fumo faccia male alla salute ed uccida; ciò nonostante, sono numerosissime le persone che non riescono o non vogliono smettere di fumare. La maggior parte di esse tende ad aggrapparsi, come scusante, al fatto che gli effetti collaterali causati dall’abbandono del vizio del fumo siano maggiori rispetto ai benefici.

Nell’articolo di oggi cercheremo di spiegarvi i benefici e le contraddizioni che insorgono quando una persona smette di fumare, ribaltando i falsi miti a cui credono in molti. Se avete intenzione di abbandonare questa sostanza, scoprirete tutti i vantaggi e gli inconvenienti legati a questa decisione.

Benefici per il corpo quando si smette di fumare

Abbandonare il tabacco genererà numerosi cambiamenti nel vostro corpo – la vostra salute migliorerà nel momento stesso in cui smetterete di assumere questa sostanza e i benefici cresceranno di anno in anno:

  • Pochi minuti dopo aver abbandonato il fumo, la pressione arteriosa e il ritmo cardiaco si abbassano, aumenta il flusso del sangue e migliora la circolazione.
  • Circa dopo 8 ore l’abbandono del fumo, i livelli di monossido di carbonio nel sangue diminuiscono e il livello di ossigeno nel sangue cresce raggiungendo livelli normali.
  • Dopo le prime 24-48 ore senza tabacco, i sensi dell’olfatto e del gusto cominciano a tornare normali. Sparisce l’alitosi provocata dal tabacco così come il colorito giallognolo dalle dita tipico dei fumatori.
  • Dalle 2 settimane ai 3 mesi dopo aver smesso di fumare migliorerà la circolazione così come il funzionamento dei polmoni, rendendo più facile camminare (la funzione polmonare migliorerà del 5%). La sindrome da astinenza fisica sparirà e si potrà stare ore senza pensare alle sigarette.
donna-spezza-sigaretta
  • Tra gli 1 e i 9 mesi dopo, sintomi quali la tosse, la congestione nasale, la fatica e le difficoltà respiratorie miglioreranno. Allo stesso tempo, il sistema immunitario si rafforzerà portando alla riduzione del numero dei raffreddori e degli attacchi d’asma.
  • Dopo un anno senza fumare, i rischi di cardiopatia coronaria si dimezzano rispetto a chi fuma ancora.
  • Dopo 5 anni senza tabacco, il rischio di ammalarsi di cancro alla bocca, alla gola, all’esofago, alla cervice o alla vescica si riduce della metà. Dopo 10 anni senza fumare, il rischio di morire a causa di un cancro ai polmoni è dimezzato rispetto a chi fuma.
  • Smettere di fumare porta anche al rallentamento dell’invecchiamento, migliorando lo stato della pelle, la qualità dello sperma e la capacità di riprendersi da qualsiasi operazione in tempi minori grazie ad un’ottimale circolazione sanguigna ed ossigenazione dei tessuti.

A tutti questi benefici per la salute, è possibile sommare i benefici economici, sia per il risparmio legato al non dover più comprare tabacco sia per i tagli sulle spese mediche e altri aspetti secondari legati alla salute del fumatore e di coloro che vivono accanto a lui/lei.

Effetti collaterali di smettere di fumare

Tuttavia, come per qualsiasi sostanza che crea dipendenza, anche il tabacco produce effetti collaterali legati alla sindrome d’astinenza, sia fisica sia psicologica, cosa che rende questo processo poco piacevole. Vediamo insieme questi effetti.

L’aumento dell’ansia è uno dei sintomi più preoccupanti del caso. I fumatori sono soliti affermare che il tabacco li rilassa, ma è falso poiché la principale sostanza contenuta nelle sigarette, la nicotina, è di per sé un eccitante.

Perché allora fumare rilassa? Perché il tipo di respirazione realizzata dai fumatori implica un’inalazione profonda simile a quella praticata durante svariate tecniche di rilassamento. Se, dunque, non volete provare ansia, una volta smesso di fumare, eseguite respirazioni profonde.

sintomi attacchi ansia

Il secondo effetto collaterale avrebbe a che vedere con la paura di ingrassare. Smettere di fumare non comporta un aumento di peso. Il fatto di ingrassare è infatti dovuto a tre ragioni:

  • Ansia maggiore, che può essere annullata tramite tecniche di respirazione;
  • Perdere l’usanza di fumare dopo ogni pasto porta a mangiare di più, poiché non c’è più un’abitudine che spezzi il pasto;
  • Il metabolismo rallenta a causa dell’assenza della sostanza eccitante – la nicotina.

Basterà stabilire una dieta che segni il termine dei pasti e stabilisca le quantità di cibo concesse per evitare di ingrassare o patire la fame.

Il terzo effetto collaterale sarebbe collegato agli sbalzi d’umore. In realtà, gli sbalzi d’umore e l’alterabilità sono sintomi patenti durante la disintossicazione da tabacco. Si tratta di sintomi temporanei e durano per un massimo di 3 mesi dopo aver abbandonato il fumo.

Le tecniche di rilassamento e lo sport potranno rivelarsi molto utili per eliminare lo stress. Inoltre, tecniche di comunicazione e risoluzione dei problemi sono fondamentali per evitare discussioni nei momenti di forte irritabilità.

Il quarto effetto riunisce una serie di sintomi fisici tra cui stitichezza, nausea, tosse e mal di testa. Tali sintomi sono temporanei e si manifestano soprattutto durante i primi mesi. Si verificano perché il corpo si sta ripulendo di tutte le tossine che venivano introdotte con il tabacco.

La tosse e la nausea di solito si presentano di mattina e sono la conseguenza della pulizia dell’intero apparato respiratorio. Stitichezza e mal di testa sono determinati dal ridotto funzionamento del sistema digestivo causato dal rallentamento del metabolismo e dal crescente flusso sanguigno unito all’ossigenazione cerebrale.

Se ci pensate bene, dunque, vi renderete conto che i benefici legati all’abbandono del tabacco superano gli effetti collaterali; essi, inoltre, di solito sono temporanei ed evitabili tramite dieta o tecniche psicologiche (come tecniche di respirazione per rilassarsi oppure strategie di comunicazione per la risoluzione di problemi). Non aspettate oltre, c’è la vostra salute in gioco!


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.