Crisi d'identità: quando dubito di me

Crisi d'identità: quando dubito di me

Ultimo aggiornamento: 27 novembre, 2015

Da quando siamo piccoli, forgiamo la nostra identità un poco per volta. A volte, ci lasciamo trasportare dalla personalità forte degli altri fino a quando arriviamo a scoprire la nostra identità. Un’identità unica, nostra, che alimenteremo in modo positivo fino alla fine dei nostri giorni.

Ma, cosa succede quando non abbiamo ben chiaro chi siamo? I dubbi ci offuscano la mente, ci sentiamo insicuri e iniziamo ad avere la sensazione di esistere senza esistere. Una serie di pensieri che ci portano ad un vuoto e a una solitudine disarmanti.

Ti ho cercato per sapere chi sono, e io non so chi sono.
Hanni Ossot

Alcune domande trascendentali che ci vengono in mente durante un periodo in cui dubitiamo di noi e della nostra identità, in cui siamo insicuri e incerti, sono: “chi sono?”, “cosa sto facendo della mia vita?”, “dove sto andando?”, etc.

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Sto soffrendo una crisi di identità?

Durante la nostra vita, affrontiamo diversi momenti di crisi. Questo non significa che siano negative, tutto l’opposto.

Le crisi possono aiutarci a trovare

la strada giusta e

a rafforzare la nostra personalità.

In certe fasi, è difficile sfuggire a questi periodi di crisi:

  • La fase dell’adolescenza: una fase complicata, segnata dal passaggio all’età adulta. Durante l’adolescenza, si verificano diverse crisi di identità, ognuno di noi, infatti, cerca il suo proprio io. Ribellarsi contro tutto e tutti, parlare male, farsi trascinare dalle compagnie… Tutto questo ha una spiegazione: cerchiamo chi siamo veramente.
  • Quando si raggiunge la soglia dei 40 anni: un’età in cui abbiamo già vissuto molte esperienze e c’è un punto di inflessione. Siamo adulti, tentiamo di recuperare quella giovinezza ormai rimasta indietro, spesso ci ritroviamo ad affrontare una crisi in cui non sappiamo perché ci stiamo comportando come facciamo.

Queste sono alcune delle crisi più comuni nella vita. Le due tappe critiche in cui ci sentiamo perduti, vuoti, senza aspettative e disorientati. Due fasi in cui forse la crisi è necessaria affinché possiamo riaffermarci come persone.

L’adolescenza e l’età adulta si caratterizzano entrambe per una cosa, l’instabilità emotiva.

Quando riguarda l’adolescenza, normalmente viene accettato. Siamo ancora bambini e quindi ci comportiamo come tali. Ma a 40 anni cosa succede? Ci comportiamo come se fossimo giovani, con voglia di sperimentare nella vita, persi.

Questi periodi di crisi non devono spaventarci, anche se magari lo fanno. A volte, sono necessari per permetterci di continuare a costruire il nostro io, la nostra stessa identità.

Possono essere duri e instabili e durare a lungo, ma quando terminano, ne usciamo con un’identità rafforzata.

Vita

Un passo necessario per costruire il proprio io

Come abbiamo detto, le crisi sono necessarie per permetterci di continuare a costruire la nostra identità.

Si tratta di un momento di cambiamento che ci fa reagire con diverse forme di ribellione se non siamo preparati ad affrontarle.  Gli sbalzi di umore, la grande instabilità emotiva sono tutti fattori che ci tradiscono.

Questi periodi passeggeri di instabilità e disorganizzazione possono verificarsi non solo nelle due fasi della vita in cui sono più comuni, ma anche in altri momenti. Ad esempio, quando muore una persona cara oppure perdiamo il lavoro o divorziamo dal nostro partner.

Queste situazioni che viviamo ci costringono a guardarci dentro e a trovare il modo migliore in cui affrontarle. Sono momenti che spesso ci sopraffanno e non sappiamo come reagire.

Sono momenti critici, ma necessari, che ci aiuteranno a costruire un’identità molto più forte.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.