Sono cambiato, ora do a ciascuno la priorità che merita

Sono cambiato, ora do a ciascuno la priorità che merita
Raquel Aldana

Scritto e verificato la psicologa Raquel Aldana.

Ultimo aggiornamento: 14 dicembre, 2021

Quasi sempre, e per fortuna, le esperienze che viviamo ci cambiano: ci aiutano a ridefinire le nostre priorità e le nostre opinioni, così come a “renderci consapevoli”, a non lasciarci calpestare, ad evitare che si approfittino delle nostre idee o che ci facciano sentire minuscoli. In definitiva, ci offrono la possibilità di assegnare a ciascuno l’importanza che merita.

Dare a ciascuno la priorità e la posizione che merita nella nostra vita significa costruire, rendere solide le fondamenta della nostra autostima, rinforzare l’opinione che abbiamo di noi stessi e riuscire a distinguere cosa sia per noi positivo e cosa negativo.

Per fare questo, dobbiamo accettare che non tutti devono avere voce in capitolo nella nostra vita. La fiducia e la precedenza sono due privilegi che “si guadagnano” e “si costruiscono”, è quindi lecito riservarsi il privilegio di accettare che qualcuno abbia un peso maggiore nel nostro quotidiano.

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Maturare è sinonimo di crescere e di dare priorità

Con il passare del tempo diventiamo esperti nel renderci conto di cosa ci interessa davvero. Parliamo di legami sani e non, di persone che ci arricchiscono e di persone che ci feriscono, di abitudini, di aspettative, ecc.

Ci ossessioniamo per piacere a tutti e affinché tutti ci piacciano; il che finisce per generare in noi la sensazione di essere circondati più da quantità che da qualità. Solitamente questo cambia col tempo e, che sia per gli anni o per i danni, cominciamo a dare la precedenza a coloro che consideriamo importanti nella nostra vita.

Non si tratta di perdonare errori o di non farlo, neanche di cercare di evitare le delusioni o di avere braccia che ci proteggano dal rifiuto, dall’abbandono o dalle sbandate che prendiamo nel nostro viaggio.

La questione non è avere amicizie o partner eterni. Non è questione di voler diventare la perfezione fatta persona. Si tratta piuttosto di riorganizzare le nostre priorità divenendo consapevoli dei nostri affetti e arricchendo il nostro bagaglio relazionale.

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Non vivete di apparenze, cambiano sempre

La necessità di fingersi diversi si rende evidente con le relazioni che intratteniamo tramite i social network; anche per non allontanarci da ciò che non ci piace o che dà priorità ad un benessere che non è il nostro.

In tal senso, per lasciar andare e ALLONTANARE le persone che non ci fanno bene, dobbiamo prima di tutto smettere di accogliere l’idea secondo cui il dolore emotivo sia qualcosa di insito nei nostri rapporti.

Scegliamo noi le persone che hanno valore nella nostra vita, così come la precedenza che gli diamo. Le tappe attraverso cui passiamo determinano in modo pericoloso le maschere che indossiamo e quelle che indossano gli altri. Per smascherare l’egoismo e le false compagnie, dobbiamo prima di tutto sciacquarci gli occhi e renderci conto di quale suicidio si tratti pretendere di essere come gli altri si aspettano o ambiscono a farci diventare.

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L’importanza di conoscersi e di dare valore alle proprie ansie

Ognuno è fatto a modo suo e il ventaglio di qualità che ci caratterizzano deve appartenerci: non deve rispondere alle imposizioni, alle priorità e agli interessi che gli altri manifestano nei nostri riguardi. È difficile sottoporsi da soli ad un tal esame, ma non deve spaventarci.

Per giungere a questo grado di libertà, dobbiamo esaminare il nostro passato e il nostro presente emotivi, giudicare che tipo di priorità ci permettono di accumulare e a cosa o chi si riferiscono. È importante al fine di eliminare lo sporco che alberga nella nostra vita.

Di solito non vi diamo importanza e lasciamo accumularsi il dolore di “quelle concessioni” che abbiamo fatto a costo della nostra identità. Su ciò non riflettiamo, il che senza dubbio ci fa provare la necessità di scappare da noi stessi.

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Tuttavia, è una cosa assurda: è come se una persona allergica mettesse sotto il tappeto tutta la polvere che c’è in casa, pensando che così non intaccherà la sua salute e non avrà problemi con qualcosa di tanto vitale quanto la respirazione. Da questo punto di vista, non c’è alcun dubbio che le questioni e le persone che risultano per noi negative finiscono per impadronirsi del nostro presente.

Così si sottrae spazio alle cose positive, e fa male. Fa molto male. Quando avrete imparato a sufficienza il dolore del concedere priorità inadeguate, guardate dentro di voi, riprendetevi e salite di un altro gradino. Un gradino dal quale gridare: “Basta! Non darò agli altri il valore che non meritano”.


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