Istruire significa dare opzioni: informare affinché si possa scegliere

Istruire significa dare opzioni: informare affinché si possa scegliere

Ultimo aggiornamento: 14 aprile, 2016

Uno dei compiti più belli, necessari e importanti per la nostra società è, senza dubbio, l’istruzione. Tutti noi, che sia in modo diretto o indiretto, abbiamo a che fare con l’istruzione delle future generazioni. Tuttavia, vi siete mai chiesti qual è il vero obiettivo dell’istruzione?

Il sistema educativo odierno lascia ancora molto a desiderare, almeno per quanto riguarda i valori e l’accettazione personale. Agli studenti viene inculcata l’idea di seguire delle regole che promuovono la competitività e l’automatismo, il che boicotta la creatività.

Per quanto riguarda il significato dell’insegnamento e cosa vuol dire istruire, è chiaro che c’è ancora molto da imparare e, soprattutto, da mettere in discussione: qual è il senso dell’insegnamento? Perché ci limitiamo a preparare gli studenti per passare degli esami? I professori hanno una preparazione che gli permette di insegnare agli alunni a imparare o semplicemente di memorizzare e riprodurre le informazioni, senza che debbano rifletterci sopra?

“Lo scopo dell’istruzione è mostrare alla gente come si fa a imparare da soli. L’altro concetto di istruzione è addottrinamento”.

-Noam Chomsky-

Istruire per imparare a vivere

Che sia come genitori o come professori, noi abbiamo la grande responsabilità di offrire un’istruzione che favorisca le abilità dei più piccoli, tenendo sempre conto della loro individualità, del loro ritmo di apprendimento, del loro temperamento e delle loro peculiarità e difficoltà.

Istruire per raggiungere la libertà individuale consiste nel promuovere un processo di autoconoscenza, per permettere alla mente di allontanarsi dai limiti che lei stessa si pone, dovuto alla necessità che sentiamo di avere sicurezza. L’istruzione aiuta a comprendere le cause della paura, per aiutare i bambini a non diventare degli adulti timorosi.

L’istruzione ottiene valore quando offre l’opportunità di imparare a vivere: imparare a scegliere tra le possibilità e le opzioni che ci si presentano, imparare a mettere in discussione e a filtrare le informazioni che riceviamo, imparare a liberarci del desiderio di ricompensa che è fonte di paura e conformità.

padre e figlio sui libri

“La missione dell’istruzione è di aiutare ogni individuo a scoprire tutti i blocchi psicologici esistenti, e non limitarsi a imporre loro delle nuove regole di condotta, dei nuovi modi di pensare; questa imposizione non risveglierà mai l’intelligenza, né la comprensione creativa, ma limiterà ancora di più tale individuo”.

-Krishnamurti-

Promuovere la libertà, la creatività e l’indipendenza

Per trovare il senso dell’istruzione, è necessario allontanarsi dal modello educativo che impedisce lo sviluppo di un pensiero critico e indipendente. L’istruzione ha senso quando il ragionamento e il mettere in discussione le idee prefabbricate vengono promossi e incentivati.

Il ruolo degli educatori consiste nel rafforzare l’autonomia, per aiutare i giovani ad avere più fiducia in se stessi e perché imparino a gestirsi con responsabilità e senza difficoltà. Per quanto riguarda la parte accademica, è necessario promuovere la capacità di ragionare: aiutarli a studiare i problemi nella loro totalità, perché siano in grado di mettere in pratica le proprie soluzioni e criterio personale.

Tutti i bambini hanno talenti e potenziali diversi, che possono essere collegati all’intelligenza in aree differenti. L’idea delle intelligenze multipli, della quale ci parla lo psicologo Howard Gardner, ci aiuta a capire che non esiste una persona più intelligente di un’altra, ma che i tipi di intelligenza che sviluppiamo sono diversi.

Al contrario di ciò che sostiene questa idea, il sistema educativo attuale favorisce e promuove delle intelligenze specifiche, sminuendo e dimenticandosi di tutte le altre. Questo non solo penalizza i bambini, ma è negativo anche per la società, che si priva della possibilità di conoscere talenti incredibili che restano nascosti perché nessuno si è fermato, nemmeno per un attimo, a cercarli.

Per quanto riguarda l’istruzione e il suo legame con la creatività, Ken Robinson sostiene che “gli educatori la sprecano senza pietà” e che fuggono da lei perché valorarla e promuoverla, nella maggior parte dei casi, implica un sovraprezzo immediato. In questo modo, l’innovazione viene limitata per poter favorire la ripetizione, promuovendo la paura di sbagliarsi o di commettere errori.

“Se non siamo pronti a commettere degli errori, non saremo mai in grado di creare qualcosa di originale”.

-Ken Robinson-

Bambini che si arrampiacano su un albero

L’istruzione corretta ci renderà liberi

La corretta istruzione deve allontanarsi dalle convenienze politiche, dagli interessi economici e dalla manipolazione volta ad addomesticare le persone e a trasformarle in automi, senza nessuna motivazione e senza senso nella propria evoluzione, ancorati alla conformità.

Affinché l’istruzione abbia senso, bisogna aiutare i giovani a trovare la propria vocazione, le loro motivazioni e i propri interessi. L’obiettivo è quello di accompagnarli, spingerli ad affrontare un processo di scoperta e di auto-scoperta che rispetti e che identifichi le loro particolarità, quelle che, potenziate, possono renderli unici. Inoltre, non si tratta solo di sviluppare le loro potenzialità, ma di aiutarli anche a costruire un nuovo ordine sociale, dando loro la capacità di creare delle nuove forme di vita.

L’opportunità di offrire un’istruzione che favorisca la libertà l’hanno sia i professori, sia i genitori. È nelle nostre mani, siamo noi i responsabili della creazione di una nuova società che sia più tollerante, rispettosa e impegnata. Una società che prenda in considerazione non solo il ragionamento, ma anche il lato affettivo ed emotivo, una visione olistica e integrale dell’individuo.

“La crisi dell’istruzione non è un’altra crisi che stiamo affrontando tra tutte le crisi che abbiamo, perché l’istruzione è al centro del problema. Il mondo sta vivendo una crisi profonda perché non abbiamo un’istruzione per la nostra coscienza. Abbiamo un’istruzione che, in un certo modo, sta rubando alla gente la sua coscienza, il suo tempo e la sua vita”.

-Claudio Naranjo-


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