L'amicizia è inchiostro indelebile

L'amicizia è inchiostro indelebile

Ultimo aggiornamento: 10 settembre, 2019

Viviamo in una società che ci vede sempre più indipendenti e nella quale passiamo più tempo a contare i like ricevuti su Facebook o il numero dei nostri amici virtuali, che con un amico a chiacchierare o a bere un caffè. L’amicizia vera è molto più di un like su un social network.

Sembra quasi che l’amicizia sia diventata più fragile, più facile da instaurare e da distruggere. Se non ci piace qualcuno o d’un tratto ci sta antipatico, lo blocchiamo su Facebook o su WhatsApp, e ci dimentichiamo di lui. Il numero degli amici di tutta la vita continua a ridursi, le nostre amicizie sono rilegate ad un’attività o ad un ambito preciso della nostra vita (lavoro, sport…). La verità è che di amicizie reali, di quelle in carne ed ossa, ce ne rimangono pochissime.

 “L’amicizia è come la musica: due corde parimenti intonate vibreranno insieme, anche se ne toccate una sola.”

-Francis Quarles-

Il concetto di amicizia è senza dubbio cambiato con l’avvento della tecnologia, giacché possiamo arrivare a definire amico chiunque, anche senza conoscerlo. Internet, gli smartphone e tutte le applicazioni esistenti sul mercato hanno portato allo sviluppo di una nuova forma di relazionarsi e di un nuovo concetto di amicizia.

In che modo scegliamo gli amici

Uno studio portato avanti dai ricercatori dell’Università della California, a San Diego (USA), ha dimostrato che le somiglianze genetiche dell’uomo non riguardano soltanto i propri familiari, ma che anche le amicizie sono scelte in funzione del DNA.  

Amiche che prendono il caffe

Gli studiosi hanno analizzato le somiglianze genetiche e la connessione tra alcuni individui, facendo riferimento a due studi di salute indipendenti, contenenti informazioni dettagliate relative ad alcune sequenze del genoma degli individui coinvolti e delle loro reti sociali.

 “Essere onesto può non farti avere molti amici, ma ti farà avere quelli giusti.”

-John Lennon-

Sono stati individuati alcuni marcatori genetici specifici nelle relazioni sociali di un individuo, scoprendo così che l’uomo forma amicizie con le persone con le quali condivide due dei sei marcatori valutati.

Un altro interessante aspetto della ricerca è il fatto che tendiamo a scegliere come amici o come partner persone a noi complementari. In altre parole, ci sentiamo anche attratti da persone con geni che marcano caratteristiche a noi mancanti.

Verità sull’amicizia

Sono molte le convinzioni comunemente diffuse sull’amicizia, come l’esistenza di una connessione speciale con i nostri amici, il fatto che non esista l’amicizia tra uomo e donna, che le relazioni di coppia portino a trascurare gli amici, che l’amicizia faccia bene alla salute…

In altre parole, siamo abituati a credere ad una serie di credenze sull’amicizia che possono essere vere oppure no. Vi proponiamo di seguito alcune verità scientifiche sull’amicizia direttamente legate a queste convinzioni.

L’amicizia tra uomo e donna non esiste

Tutti ricorderete la famosa scena del film “Harry ti presento Sally” in vui il protagonista sostiene che l’amicizia tra uomini e donne non possa esistere, perché il sesso prima o poi si interpone sempre.

Uno studio realizzato nel 2012 e pubblicato dal Journal of Social and Personal Relationships, diretto da April Bleske-Rechek, professoressa di psicologia presso l’Università del Wisconsin, è giunto alla conclusione che gli uomini sopravvalutano con più facilità rispetto alle donne le possibilità dell’evoluzione romantica del rapporto.

Lo studio ha inoltre provato che gli uomini tendono a mostrarsi interessati sessualmente o romanticamente alle loro amiche, indipendentemente dal fatto che esse abbiano o meno un partner. L’attrazione è considerata un impulso, anche se con gli anni tende ad affievolirsi.

 “C’è fra di noi qualcosa che è meglio dell’amore: è la complicità.”

-Marguerite Yourcenar-

Avere un partner ci allontana dai nostri amici

Uno studio relativo all’effetto che hanno sugli amici le relazioni di coppia, realizzato da Robin Dunbar, professore di antropologia evolutiva ad Oxford, ha fatto emergere che il gruppo di amici intimi  di chi comincia una relazione di coppia, anziché essere composto da quattro persone (come è abituale), è formato da quattro elementi – uno dei quali è il partner.

Ciò significa dunque che il centro dell’attenzione diventa il partner, al quale si dedica più tempo e dedizione, mettendo da parte due persone, di norma un amico e un familiare.

coppia dentro una bottiglia sul mare

L’amore ci sottrae del tempo e ci porta a passare un numero sempre maggiore di momenti con il nostro/a compagno/a, e quando il legame affettivo con gli amici viene trascurato, non si mantengono i contatti e non ci si vede, questo finisce inevitabilmente per deteriorarsi.

L’amicizia fa bene alla salute

Una ricerca sulla longevità, realizzata presso il Centro di Studi dell’Invecchiamento della Flinders University ad Adelaide, Australia, che ha coinvolto persone di età superiore ai 70 anni, ha portato alla conclusione che le relazioni con un buon gruppo di amici aumentano la longevità rispetto alle relazioni familiari.

Avere amici non solo fa bene al nostro stato d’animo, ma anche al nostro corpo. Infatti, le persone con un’ampia cerchia di amicizie godono di pressione più bassa, soffrono meno per lo stress, hanno difese più forti e vivono più a lungo. Gli amici aiutano a superare le malattie e, soprattutto, danno soddisfazione e felicità.

 


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