Le persone egoiste sono incapaci di amarsi

Le persone egoiste sono incapaci di amarsi
Rafa Aragón

Scritto e verificato lo psicologo Rafa Aragón.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

In molti hanno la ferma convinzione che le persone egoiste siano narcisiste. Siamo portati a credere che esse si preoccupino solamente di se stesse, che si stimino e si amino più di qualunque altra cosa, ma la realtà è ben diversa. Le persone egoiste hanno una grande difficoltà non soltanto ad amare gli altri, ma anche se stesse.

Una persona egoista è colei che prova interesse esclusivamente per se stessa; manca di rispetto e di attenzioni per i bisogni degli altri, interagisce con le persone principalmente per la loro utilità e per i vantaggi personali che può trarne.

Le persone egoiste intrattengono relazioni strumentali volte a soddisfare le proprie necessità, senza badare alla componente emotiva delle persone. Ciò può essere dovuto, in alcuni casi, alla paura di rimanere troppo coinvolte nei rapporti con gli altri, di essere ferite. In altre parole, il loro reale intento è quello di fuggire dall’amore.

Le persone egoiste non traggono soddisfazione dal dare, si preoccupano soltanto di ciò che otterranno in cambio. In apparenza, si potrebbe pensare che tutta l’energia che rivolgono su di sé scaturisca dal grande senso di amore provato per se stesse. Eppure, l’insieme delle loro azioni suggerisce una grande incapacità di amarsi.

 “Non riesce a vedere altro che se stesso; giudica tutto e tutti dall’utilità che gliene deriva; è fondamentalmente incapace d’amare. Questo non prova che l’interesse per gli altri e l’interesse per se stessi sono alternative inevitabili? Sarebbe così se l’egoismo e l’amore per se stessi fossero la stessa cosa, ma questa convinzione è l’errore che ha suscitato tante conclusioni errate riguardo il nostro problema.”

-Erich Fromm-

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Essere egoisti è il contrario dell’amor proprio

Spesso siamo portati a confondere l’amor proprio con l’essere egoisti. Chi ama se stesso non ha in realtà nulla dell’egoista, poiché a differenza di questi, prova un interesse reale non solo per se stesso, ma anche per le persone che lo circondano.

Soffermarsi sulla conoscenza di se stessi è il primo passo per arrivare a comprendere meglio gli altri. Imparare a conoscersi è l’unico modo per divenire consapevoli dei propri limiti e del proprio dissenso; così come di tutte le paure che si celano dietro ai propri comportamenti.

 “Egoismo e amore per se stessi, anziché essere uguali, sono opposti. L’egoista non ama troppo se stesso, ma troppo poco; in realtà odia se stesso. Questa mancanza di amore per sé, che è solo un’espressione di mancanza di produttività, lo lascia vuoto e frustrato. È solo un essere infelice e ansioso di trarre dalla vita le soddisfazioni che impedisce a se stesso di raggiungere.”

-Erich Fromm-

Amarci per poter amare

Amare se stessi prima di tutto è una conditio sine qua non per poter amare gli altri. Quest’aspetto è fondamentale e non ha nulla a che vedere con l’egoismo. Ascoltare e soddisfare i propri bisogni, conferendo essi il giusto valore, presuppone un rispetto per se stessi imprescindibile per imparare ad amarsi.

Avere un’alta considerazione delle proprie emozioni, esprimendole ed accettandole, ci trasforma in persone autentiche capaci di relazionarsi in termini di intimità e fiducia. Affrontare le relazioni con timore per paura di rimanere feriti, provocherà rapporti superficiali, che soffocheremo sotto molteplici strati occultando la nostra capacità di amare.

 “Il concetto espresso nella Bibbia “Ama il prossimo tuo come te stesso” implica che il rispetto per la propria integrità ed unicità, l’amore e la comprensione di se stessi, non si possono scindere dal rispetto, l’amore e la comprensione dell’altro. L’amore per se stessi è indissolubilmente legato all’amore rivolto ad un qualsiasi altro essere”.  

-Erich Fromm-

amarsi

Inganniamo noi stessi credendo di amare

Proprio come l’egoista è incapace di amare, così è anche la persona eccessivamente afflitta dalla preoccupazione per gli altri, colei che si dedica a chi la circonda al punto da alienarsi da se stessa. È dunque convinta di provare un amore tale da poter rinunciare alle sue necessità.

Un tipico esempio di ciò sta nelle madri iperprotettive e in coloro che si dimenticano di se stesse pur di soddisfare gli altri ed essere a loro costante disposizione. Queste persone danno anima e corpo per i bisogni degli altri, facendoli propri.

Sebbene sia facile associare questo modo di amare ad una categoria di persone molto buone, sempre pronte a dare se stesse incondizionatamente e ad amare il prossimo talvolta più di sé, si tratta di un fenomeno ingannevole, proprio come il credere che l’egoista ami molto se stesso. Entrambi i tipi d’amore sono in realtà forme di autoinganno, in cui la persona compensa la propria incapacità di amare in modo esagerato.   

 “È più facile capire l’egoismo se lo si paragona ad un morboso interesse per gli altri, come lo troviamo, ad esempio, in una madre troppo premurosa. Mentre lei crede di essere particolarmente attaccata al suo bambino, in realtà ha una profonda, repressa ostilità per l’oggetto del suo interesse. È eccessivamente premurosa, non perché ami troppo il proprio figlio, ma perché deve compensare la sua incapacità di amarlo.”

-Erich Fromm-

Come è chiaro, sia gli egoisti sia le persone che non si curano di sé celano la totale assenza di amore verso se stesse, indi per cui, l’impossibilità di amare gli altri.

 “Il mio Io deve essere un oggetto di amore tanto quanto ogni altro essere. L’affermazione della propria vita, felicità, crescita, libertà è determinata dalla propria capacità di amare, ovvero nelle cure, nel rispetto, nella responsabilità e nella comprensione. Se un individuo è capace di amare in modo produttivo, ama anche se stesso; se può amare solo gli altri, non può amare completamente.”

-Erich Fromm-

 


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