I momenti brutti portano con sé gli amici veri

I momenti brutti portano con sé gli amici veri

Ultimo aggiornamento: 23 ottobre, 2016

Ci sono persone che ci aiutano a non cedere nei momenti più difficili. Persone che ci regalano il loro tempo e il loro affetto per farci stare meglio. Una spalla su cui piangere che non chiede niente in cambio, ma che ottiene la ricompensa desiderata quando troviamo quel sollievo emotivo di cui tutti hanno bisogno nei momenti brutti. Loro sono i nostri veri amici.

Per questo motivo, come si dice spesso, nei momenti peggiori saprete chi vale la pena avere accanto anche nei momenti migliori. Perché quelle persone sono un’ancora di realtà, un sostegno, un legame con la nostra vita e le cose belle che ci regala.

Per questo motivo, il nostro tempo, incartato o meno, è uno splendido regalo. Un dono che si basa sulla reciprocità, un bene così prezioso che va analizzato con cura, perché non tutti si meritano di riceverlo.

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La comunicazione emotiva: la base dei momenti brutti

Tendiamo a pensare che le persone che ci circondano sappiano leggere tra le righe. Alla domanda “che cosa ti succede?”, di solito rispondiamo con un “niente” o con parole dal significato indecifrabile. Commettiamo l’errore di essere molto freddi quando vogliamo esprimere a parole le nostre vicende emotive più angoscianti.

Ciò si deve ad una specie di pensiero mistico che si basa sulle aspettative; crediamo che gli altri debbano saper distinguere e sapere come agire in ogni momento. Commettiamo degli errori e, di conseguenza, siamo ingiusti.

Quindi, fate attenzione! Non cadete nell’errore di credere che gli altri sappiano indovinare i vostri conflitti interni e il vostro malessere. Se non spieghiamo chiaramente cosa ci succede, è probabile che la maggior parte delle persone che ci circondano non comprenda la serietà della nostra situazione.

È pericoloso giocare a fare i veggenti e, come di sicuro la maggior parte di noi ha già potuto constatare, se ci lasciamo guidare dalle aspettative, è normale commettere uno sbaglio tremendo.

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Quando parliamo di relazioni, possiamo ragionare in questo modo: “io lo farei per te” o “avresti dovuto accorgertene”. No. È importante far conoscere agli altri il nostro stato d’animo e richiedere aiuto. Al contrario di ciò che molti pensano, non ci rende vulnerabili.

Vi consigliamo anche di essere selettivi quando raccontate le vostre battaglie, le vostre storie.

A questo proposito, dobbiamo capire che, in parte, è nostra responsabilità “far entrare una persona e non un’altra”, siamo noi, con le nostre aspettative, a minacciare le azioni degli altri.

Per questo motivo, quando qualcuno ci delude, dobbiamo analizzare anche il nostro comportamento nel modo più oggettivo possibile. Dobbiamo evitare di dire “io, al posto suo, non lo avrei fatto” e descrivere il conflitto e la delusione con parole diverse.

Per fare un po’ l’avvocato del diavolo, vi diremo che è importante sottolineare la necessità di cercare di allontanarsi da se stessi e di mettersi nei panni degli altri, nel loro modo di pensare, nelle loro emozioni, nelle loro realtà. Riuscirci ci risparmierà più di un dispiacere.

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Quando la comunicazione è fluida: il sostegno emotivo

È meraviglioso poter contare su persone che “ci sono” proprio quando ne abbiamo bisogno e su questo non c’è alcun dubbio. Quegli abbracci e quei silenzi condivisi ci completano nei momenti in cui il vuoto emotivo ci tormenta.

Quando gliene diamo la possibilità, ci sono persone pronte a tendere le proprie mani per non lasciarci cadere nel precipizio, per non farci schiantare violentemente sul fondo. Capiscono il rischio che corrono, ma questo non le spaventa.

Nella loro presenza possiamo vedere riflesso il volto dell’affetto sincero, della bontà, della metamorfosi delle relazioni, della spinta, del sostegno emotivo, della tristezza insondabile che non è facile da sopportare, della nostra assenza, della nostra impazienza, della nostra disperazione, del nostro autoinganno.

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Queste persone sono quelle che ci hanno ascoltato nei momenti in cui i nostri occhi erano inondati di lacrime, quelle che hanno fermato i colpi che abbiamo cercato di infliggere a noi stessi per paura di farci ancora più male.

In fondo, la presenza delle persone che amiamo di più non ha bisogno di grandi gesti o visite di cortesia, parliamo piuttosto della compagnia, delle parole che nascono dall’anima, dell’ossigeno di cui abbiamo bisogno. Così, quelle persone che ci sono anche nei momenti in cui non siamo piacevoli né attraenti, in cui scarichiamo le nostre frustrazioni e siamo ingiusti, in cui la sofferenza ci impedisce di avere tatto, meritano di starci accanto anche nei momenti belli.

Chi ci resta accanto nonostante tutto e quando barcolliamo nel buio, merita di accompagnarci anche nei momenti più luminosi. Queste persone meritano la nostra gratitudine, il nostro calore, il nostro affetto e la nostra allegria. Meritano lodi degne ed inestimabili, meritano la loro ricompensa.


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