Nessuno può mettersi nei vostri panni

Nessuno può mettersi nei vostri panni

Ultimo aggiornamento: 19 aprile, 2016

Perché per gli altri è così difficile capirci? Perché non riescono a comprendere i nostri sbalzi d’umore? Per una semplice ragione: nessuno può mettersi nei nostri panni.

Solo la persona in questione conosce le sue esperienze, ovvero quello che ha realmente vissuto e sofferto. Anche se voi potete capirla, non arriverete mai al punto di vivere la sua vita, di provare le sue esperienze sulla vostra pelle, di camminare nelle sue scarpe.

 Superare il dolore ci aiuta a crescere

mettersi nei panni altrui uomo cammina e la strada esplode alle sue spalle

Molto spesso vogliamo curare o semplificare il dolore delle altre persone. E se lo stesso capitasse a noi, sarebbe ottimo. Sarebbe davvero bello che qualcuno venisse e ci liberasse dal dolore che ci rende infelici.

Sfortunatamente, il dolore è qualcosa che dobbiamo sperimentare sulla nostra pelle, per andare avanti e diventare persone diverse, piene di esperienze.

Tutti noi dobbiamo soffrire quando è necessario farlo. Può sembrare duro, ma affronteremo molte esperienze che ci faranno piangere, che ci deprimeranno, che ci faranno davvero soffrire.

Attraversare questi momenti, superare questo dolore, ci permetterà di crescere e di andare avanti. Il dolore non è negativo, è un sentimento in più, poiché siamo esseri pieni di emozioni.  

Impossibile mettersi nei panni altrui, il dolore è unico

È chiaro che le persone possono provare a comprendere cosa prova qualcun altro, perché questi soffre. Tuttavia, comprendere rappresenta solo una piccola parte. Il dolore pesa sulle spalle della persona che lo sta vivendo sulla propria pelle.

Bisogna provare questo dolore, soffrirlo ed esprimerlo, per poter guarire. Come dice Bernardo Stamateas “il dolore va sfinito”. Se dovete piangere fino a quando non avrete più lacrime, fatelo. Se deve far male fino al limite, permettetelo. Le scarpe sono le vostre e nessuno potrà camminare con esse al vostro posto. Tenetelo in conto: nessuno potrà mettersi nei vostri panni.

 Il dolore deve emergere

bambina sirena che insegue una scarpa rossa

A volte cerchiamo di dissimulare il fatto che stiamo attraversando un brutto momento, forse per non attirare l’attenzione degli altri o per non dargli l’importanza che realmente ha. Tuttavia, prima o poi, tutti i nodi vengono al pettine.

Esploderete, anche se non volete; anche se reprimete, finirete per sfogarvi. Forse non nel mondo che desiderate e sarà colpa vostra. Dovete far uscire quel dolore, dovete curare per bene la ferita.

Se non esprimete quello che provate, se non parlate con qualcuno di fiducia e non vi sfogate, non potete neppure pretendere che gli altri si mettano nei vostri panni, anche se non sarebbe comunque possibile. Nessuno saprà cosa vi succede se non sarete voi stessi a dirlo, se non vi esprimete. Possono farsi un’idea, ma forse non sarà quella giusta.

Anche se come vi abbiamo già detto nessuno potrà mai camminare nelle vostre scarpe, è vero che potete prestargliele, non per vivere le stesse esperienze che vivete voi, ma per capire un po’ meglio ciò che provate.

Ovviamente non è lo stesso, ma in questo modo permetterete agli altri di comprendervi e di aiutarvi quando ne avrete bisogno. Sicuramente ci saranno molte spalle disposte a consolarvi, molte braccia aperte e mani tese, affinché siate in grado di rialzarvi una volta caduti.

 Comprendere il dolore aiuta

Nessuno potrà mai indossare le vostre scarpe, ma potrà capirvi, dare importanza alla situazione che state vivendo. Anche se si tratta del vostro percorso e del vostro dolore. Solo voi lo patirete, solo voi lo supererete.

Parlate, esprimete il vostro dolore, condividetelo, ma non cercate allevio istantaneo, perché ogni cosa ha il suo tempo. Cercate un po’ di luce in quel cammino buio, cercate di far capire agli altri cosa provate camminando nelle vostre scarpe e cosa significa vivere ciò che state vivendo.

Tutto questo vi permetterà di curare il vostro dolore il prima possibile. Di sicuro è meglio che ignorarlo, meglio che pretendere che il tempo lo curi e meglio di desiderare che le persone che vi circondano camminino nelle vostre scarpe senza sapere cosa vi sta succedendo davvero.

donna ciclista in campagna

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