Non esistono addii, solo storie che non finiscono

Non esistono addii, solo storie che non finiscono

Ultimo aggiornamento: 10 gennaio, 2015

Sono romantica fino a risultare preoccupante, non è colpa mia. Sono cresciuta con una sorella adolescente, leggendo storie d’amore quando avrei dovuto leggere storielle per bambini. Non me ne vergogno perché, nonostante quello che molti pensino dei romanzi d’amore, li adoravo e a volte ancora mi lascio trasportare dalle storie d’amore che leggo ripescando una vecchia rivista. A chi non piacciono queste storie che finiscono sempre bene, in un mondo di fantasia perfetto in cui la protagonista è bellissima, intelligente e fortunata, e in cui il protagonista è affascinante, di successo e coraggioso, nel colmo della sua perfezione, romantico e dolce? Non vi fa sognare questa scena? So che almeno agli occhi delle ragazze sì.

Ho anche pensato per molto tempo che nei romanzi, e non sto parlando delle soap opera di dubbia qualità che abbondano nella televisione di oggi, ma mi riferisco ai romanzi di qualità, le eroine realizzano sempre i loro sogni, raggiungono i loro traguardi in ambito lavorativo, trovano l’uomo della loro vita e non si trovano di fronte ad altro contrattempo che il convincersi che è proprio lui, e non un altro pretendente, ugualmente bello e trionfante, il prescelto dal suo cuore. Tutto è ideale, tutto è perfetto, tutto finisce bene e il finale è la ciliegina sulla torta. Chiaramente ci sono anche eroine tragiche, ma persino loro risultano accattivanti.

La vita non è di colore rosa, gli amori sono difficili, è difficile trovare la persona che riesca a comprenderci e che riusciamo a comprendere. A volte fila tutto liscio, a volte è una frustrazione e bisogna impegnarsi e cedere su alcuni punti se si vuole continuare e costruire una relazione. E dopo molti giorni di lavoro, un giorno tutto cade a pezzi. Non è colpa di nessuno, è la vita reale, piena di addii, di abbandoni, di promesse e cuori infranti, e di lacrime versate dopo dei momenti di debordante felicità. E quando abbiamo detto addio, quando ci hanno lasciato senza dirci niente o quando siamo stati giù di morale per una relazione, siamo fuggiti. Ci siamo detti che tutto sarebbe finito e che ce ne saremmo dimenticati, ma non è così perché, così come ho intitolato questo post, non esistono addii, solo storie che non finiscono.

Non chiudiamo le nostre storie d’amore, e chi ne dubita si fermi a riflettere un momento sullo sforzo di ricordare sempre l’amore che è finito bene e l’amore che è finito male. In parte questo succede perché non vogliamo essere dimenticati, perché non vogliamo che qualcuno a cui abbiamo donato un pezzo del nostro cuore ci dimentichi, perché vogliamo pensare che in una remota parte del ricordo viviamo nel presente di quelli che una volta abbiamo amato. Si tratta di un capriccio: non vogliamo rinunciare sebbene ormai non ci amino più, sebbene ormai non li amiamo più. In fondo siamo tutti dei romantici, anche se alcuni non vogliono accettarlo.


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