Non lasciate che vi trascinino nella tempesta

Non lasciate che vi trascinino nella tempesta

Ultimo aggiornamento: 11 settembre, 2015

“Se una persona viene da te con un regalo e tu non lo accetti, a chi appartiene il dono?”
“Alla persona che ha cercato di regalarmelo”, rispose uno degli allievi.
“Ecco, lo stesso vale per l’invidia, la rabbia e gli insulti”, aggiunse il maestro. “Quando non li accettiamo, continuano ad appartenere a chi li portava con sé”.

Non permettete che vi trasformino in un mostro. Non lasciate che la gente vi trascini e spenga la vostra luce, non lasciate che vi provochino e, naturalmente, non lasciate che i loro demoni penetrino dentro di voi.

Non esistono le offese, solo gli offesi

“Subire un’offesa non è nulla, a meno che non continuiamo a ricordarla” – Confucio

Ogni persona dà agli altri ciò che ha dentro di sé, che sia positivo o negativo. Tuttavia, non sono gli altri a farci del male: siamo noi a dare peso alle loro opinioni e azioni.

Nessuno può farci del male se il nostro Io interiore non acconsente, se non lasciamo che la nostra architettura emotiva crolli. Dicono che la migliore arma sia l’indifferenza, e la verità è che non c’è castigo migliore né strumento più efficace per lottare contro gli attacchi, che siano gratuiti o meno.

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Lasciate che il vento porti via le parole

Il vostro peggior nemico non è chi vi ha fatto male. Siete voi, che fate rivivere quel male altre mille volte.

Semplicemente, possiamo lasciare che il vento si porti via le parole che ci hanno ferito oppure possiamo custodirle dentro di noi. Perché delle parole ci facciano del male, dobbiamo attribuire loro un senso. Quel semplice atto riflette lo stato interiore del nostro essere. Immaginate di avere la libertà emotiva in una mano e la schiavitù nell’altra, la decisione è semplice.

Perché non rispondere a una provocazione?

Chiunque può incollerirsi, è facile. Ma essere furiosi con la persona giusta, nella giusta intensità, nel giusto momento, per il giusto motivo e nel giusto modo… Questo non è facile. – Aristotele

Perdere il controllo e sfogare la nostra ira non ci porta da nessuna parte, riesce soltanto a gettare più legna nel fuoco e a farci bruciare. L’onestà nei nostri stessi confonti, la temperanza e la fiducia in noi stessi sono strumenti indispensabili che si acquisiscono attraverso tentativi ed errori.

Così, se lasciamo che la negatività entri dentro di noi, non ci sentiremo mai pieni, né liberi. In poche parole, l’unica differenza tra una giornata sì e una giornata no è il nostro atteggiamento di fronte alle situazioni.

A volte la gente si porta dietro vagonate di dolore, invidia e rabbia. Sono mali che si trasformano facilmente in parassiti, in grado di vivere dentro di noi, divorandoci.

La scelta più semplice e veloce è quella di optare per il sentiero segnalato dalla tempesta che gli altri portano sopra le loro teste, facendoci deperire. Il cammino più lungo e tortuoso, invece, è in realtà più duraturo e soddisfacente.

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Non c’è arma migliore dell’indifferenza

La migliore difesa è sempre l’attacco, specie se colpisce il punto debole. Per questo, non cedete di fronte alle provocazioni, perché starete dandola vinta a chi vi vuole infastidire, a chi vi invidia o vi vuole fare del male. Ignorare significa rispondere in modo intelligente.

Non bisogna dare retta a chi parla senza conoscenza di causa, o vuole farci del male con le sue parole o azioni. Ricordate:

Meritate che vi amino, non che vi feriscano. Meritate rispetto, perché chiunque lo merita. Potete permettervi di perdere tutto nella vita, tranne la dignità. Questo è ciò che realmente fa male, quindi non permettetelo mai. Se sentite di averla già persa, ricordate che non è mai troppo tardi per recuperarla. E non dimenticatelo mai: chi non vi ama, non vi merita!


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