Perché ad alcune persone piacciono i film horror?

Perché ad alcune persone piacciono i film horror?

Ultimo aggiornamento: 15 settembre, 2016

Da dove viene il piacere che l’essere umano prova quando guarda i film horror? Secondo le parole del celebre ricercatore e psicologo Arthur Westermayr, “sin dagli albori del pensiero umano, la paura è sempre stata guardata con disprezzo”. Se quest’affermazione è vera, perché a molta gente invece piace?

Forse non c’è una risposta univoca e vera al cento per cento al piacere che molte persone provano quando provano questa sensazione. Tuttavia, oggi vogliamo cercare di andare a fondo nella questione e di trovare le radici di questa particolare emozione, in generale nemica dell’uomo ma, a volte, ricercata a proposito. Pronti? Iniziamo!

Il piacere della paura sotto controllo

Prima di tutto riportiamo la testimonianza della sociologa Margee Kerr, che lavora in modo fisso ad una giostra chiamata la Casa del Terrore a Pittsburgh, negli Stati Uniti. Secondo lei, il segreto del piacere della paura risiede nel controllo.

Che cosa intende Kerr quando parla di “controllo”? La risposta è semplice. Quando il cervello umano prova una sensazione di paura in un ambiente che in realtà non costituisce un vero pericolo, la reazione fisiologica può essere davvero divertente, ed è da questo contrasto che nasce il piacere che proviamo in situazioni del genere.

“Non bisogna aver paura di niente nella vita. Bisogna solo comprenderlo.”

-Marie Curie-

Kerr aggiunge che a tutto ciò si somma il fatto che superare una situazione che ha costituito un forte stress per il nostro cervello ci causa una sensazione molto positiva e un aumento invidiabile dell’autostima. Un cocktail che permette al nostro cervello di divertirsi in situazioni che, a priori, dovrebbero essere percepite come negative.

fantasma

Cos’è in realtà la paura?

Sappiamo davvero cos’è la paura? La corrente psicologica comunemente accettata la spiega come diverse emozioni legate ad un processo psicologico che ci avvertono di possibili pericoli, stress o situazioni molto negative.

In realtà si tratta di sistemi che si attivano a livello fisiologico e comportamentale dopo aver velocemente valutato una specifica situazione come minacciosa. Dopo il primo sguardo, il nostro cervello è già consapevole del tipo di paura che ha risvegliato in noi.

Se il nostro cervello capisce che il tipo di paura che stiamo provando deriva da una situazione sotto controllo, la paura può essere piacevole. È questo il caso di un film horror, una giostra in un parco di divertimenti, una festa di Halloween, ecc.

Tuttavia, se il nostro cervello identifica un timore relazionato ad una situazione che non abbiamo sotto controllo, come la morte di un nostro caro, una rapina, ecc., di certo non proveremo alcun tipo di piacere e un terrore profondo e fuori controllo può impadronirsi della nostra mente e del nostro corpo.

bambino spaventato

La paura condizionata

È possibile condizionare una persona per farle provare una paura specifica? Secondo lo sperimento “Conditioned Emotional Reactions” portato a termine da Rosalie Rayner e John Watson nel 1920, sì.

In questo esperimento, i ricercatori hanno creato una fobia in un bambino di nove mesi, per poi pubblicare uno studio in cui descrivevano passo passo tutto il processo che permette di condizionare la paura. Naturalmente si tratta di un esperimento che oggi giorno non sarebbe permesso, perché nessuno ha il diritto di condizionare questa emozione in un’altra persona, men che meno in un minore.

Da questa ricerca, però, possiamo concludere che i nostri cervelli possono essere condizionati per avvertire una sensazione di paura di fronte ad uno stimolo che percepiscono come anticipazione di una situazione minacciosa. Questa paura, come abbiamo detto poco fa, può essere straordinariamente gratificante per molte persone quando è avvertita in una situazione controllata.

uomo spaventato con uccelli

Le reazioni psicologiche alla paura

Le reazioni positive o negative alla paura possono essere comprese a partire dalle reazioni psicologiche che si producono nel nostro cervello. A seconda degli stimoli che riceviamo, saremo capaci di interpretare e capire questa emozione.

All’interno del nostro sistema limbico, in fondo al nostro lobulo temporale, si trova l’amigdala. Questa struttura subcorticale è incaricata di determinare se quello che stiamo provando è una “paura piacevole” o una “paura reale”.

Di fronte ad una situazione che scatena questa emozione, possiamo reagire in modi diversi. A volte vogliamo correre, attaccare, scappare… In un modo o nell’altro, il nostro corpo reagirà liberando adrenalina e aumentando il livello di cortisolo e zucchero nel sangue.

Ma questa forte scarica nel nostro organismo è positiva? In verità, se ci troviamo in un ambiente controllato e la nostra mente è sicura al cento per cento del fatto che non c’è nessun pericolo reale, trasmetterà al corpo una forte sensazione di piacere, e potremo godere di questa sensazione consumando le sostanze liberate senza l’interferenza di alcuna minaccia reale.

“La paura è quella piccola camera oscura in cui vengono sviluppati tutti i negativi.”

-Michael Pritchard-

E così, ora lo sapete. Se tutto è sotto controllo, il piacere della paura può essere uno strumento in più per migliorare il vostro stato d’animo. Un piccolo regalo per il vostro cervello, che potrà gustarsi un banchetto di sostanze che adora, senza che niente lo disturbi. Certo, soltanto se poi non arriva davvero un fantasma!


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.