Se nella vostra mente regna il caos, iniziate a disegnare

Se nella vostra mente regna il caos, iniziate a disegnare

Ultimo aggiornamento: 10 novembre, 2016

Forse proprio ora state attraversando una di quelle fasi in cui intorno a voi regna il caos. La vostra vita, le vostre relazioni interpersonali, il vostro lavoro… Sembra che niente vada bene, e non riuscite a capire perché. È una situazione molto comune, che diventa complicata perché molte volte non riusciamo a definirla né limitarla. Sapete che disegnare potrebbe mettere un po’ di ordine in questo disastro?

Alcune persone scelgono la scrittura per plasmare i loro sentimenti e liberare le loro emozioni. Dicono che in questo modo si sfogano e si sentono molto meglio. Altre decidono di parlare con i loro cari. È così che trovano un sostegno incondizionato e un piccolo aiuto che li orienta in mezzo a tanta confusione.

“Il disegno è la sincerità travestita da giravolta.”

-Claude Serre-

Ma oggi non vi vogliamo parlare né  della scrittura né delle altre strategie che vi possono aiutare a eliminare la frustrazione e organizzare quell’uragano che vi ha travolto. Oggi ci concentreremo sul disegno, un’attività che potrebbe essere la nostra alleata nei momenti più bui.

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Disegnare vi permette di scoprirvi

Nelle circostanze più avverse, uno dei nostri principali problemi è l’incapacità di affrontare le situazioni nel modo giusto. Così, non solo non siamo in grado di risolverle in tempo, ma molte volte le peggioriamo.

Per questo motivo è così importante fermarci e scoprire di nuovo chi siamo. Perché, anche se pensiamo di sapere tutto su noi stessi, non è così. Ci sono ancora molte situazioni nuove da vivere. Molte esperienze che non avete ancora vissuto e di fronte alle quali non sapete come reagireste.

Disegnare vi permetterà di scoprire tutto ciò che non sapete su di voi, oltre a esprimere quello che sentite e mettere un po’ di ordine in quel paesaggio che adesso vi sembra solo intricato e caotico. Il caos, come tutto, ha i giorni contati.

“L’arte ha il singolare pregio di mettere a nudo la parte attiva e l’efficacia di ciò che accade negli esseri umani.”

-Emilia Pérez La Rotta-

Può darsi che stiate pensando che non siete dei grandi disegnatori e che, quindi, questa tecnica non va bene per voi. Ma è solo una scusa, perché non importa se vi vengono fuori solo alcune righe o disegni che secondo voi non hanno senso. Non si tratta di disegnare bene, ma di liberare la mente e di plasmare su un foglio ciò che proviamo.

Quando vi mettete di fronte ad un foglio bianco e prendete in mano una matita o una penna per lasciare su di esso tutto ciò che vi frustra, non pensate al risultato, non pensate a niente. Semplicemente, lasciatevi trasportare e permettete che la vostra mano scorra senza pressioni né direzioni. Il risultato vi sorprenderà.

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Disegnare a fini terapeutici

Tutto quello che vi abbiamo detto fin’ora vi avrà fatto capire che disegnare può avere grandi benefici terapeutici e può aiutarvi a curare ciò che avete dentro di voi, a essere un po’ più felici e, naturalmente, a conoscervi meglio.

Ma se siete dei principianti e volete davvero sfruttare il disegno al massimo, è necessario che mettiate in pratica diverse tecniche a seconda del problema che state affrontando. In questo modo, riuscirete a ottenere risultati diversi a seconda della situazione.

  • Disegnare linee e poi cerchi: questa tecnica è ottima se ciò che accade intorno a voi vi fa arrabbiare. Dovete liberare quest’aggressività attraverso delle linee che mostrino la rigidità e la durezza del vostro stato, per poi concludere con dei cerchi delicati e rilassanti.
  • Disegnare figure: se siete preoccupati, un modo per liberarvi da tutti questi pensieri che non vi fanno chiudere occhio è disegnare figure geometriche, come cerchi o triangoli. Potete anche disegnare persone, animali o paesaggi, dipende da come vi sentite rispetto alle vostre preoccupazioni.
  • Disegnare mandala: i mandala si utilizzano in religioni come l’induismo o il buddismo con il fine di raggiungere la pace interiore. È un’ottima tecnica se volete capire meglio voi stessi, comprendere il caos che vi circonda o superare una delusione.
  • Disegnare strade: ci sono momenti in cui la disperazione s’impossessa di noi, e non troviamo una via d’uscita ai nostri problemi. In questi casi, disegnare strade può essere una delle nostre migliori opzioni. Tra una strada e l’altra, vi renderete conto che forse potete aprire più porte di quelle che credevate.
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  • Disegnare arcobaleni, fiori e paesaggi verdi: il verde è il colore della speranza e i colori ci riempiono di allegria. Disegnare ciò vi aiuterà a superare un periodo di tristezza o persino di depressione. Il buio si combatte con la luce, quindi date più colore ai vostri disegni.
  • Disegnate spirali: a volte il problema non è che non troviamo una via d’uscita, ma che pensiamo di poter solo andare avanti o indietro. Disegnate spirali vi permetterà di aumentare la consapevolezza del fatto che esistono anche confini sottili, destra, sinistra, salite, discese… Non deve sempre essere tutto dritto. È un buon modo di sbloccarsi e iniziare ad avanzare.

“Le persone devono parlare di meno e disegnare di più. Personalmente, mi piacerebbe rinunciare alla parola completamente e, come fa la natura organica, comunicare tutto ciò che voglio dire in modo visivo.”

-Johann Wolfgang von Goethe-

Queste sono solo alcune delle idee che potete mettere in pratica se vi sentite angosciati, tristi, bloccati o arrabbiati. Ma potete anche ideare il vostro metodo, a seconda di ciò che funziona meglio per voi e vi offre più benefici. Forse vi accorgerete che disegnare alcuni punti vi è più facile oppure che vi piace realizzare copie di quadri.

L’unica cosa importante è che, mentre disegnate, non pensiate. Non alimentate le preoccupazioni o i problemi. Semplicemente, lasciatevi trasportare fino ad arrivare alla liberazione che desideravate, che elimina il caos che regna intorno a voi.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.