Il rischio di essere genitori presenti, ma assenti

Il rischio di essere genitori presenti, ma assenti

Ultimo aggiornamento: 26 maggio, 2016

Vi sono genitori emotivamente inaccessibili nonostante la loro presenza fisica. Completamente assorti nelle proprie preoccupazioni quotidiane e nel loro mondo, non si accorgono che i bambini hanno l’autentica capacità di percepire quella lontananza fredda e disattenta, quell’essere assenti, quel vuoto che lascerà un’impronta in loro, che lo si voglia o no.

In seguito ad un curioso studio a cura dell’Università di Boston (Stati Uniti) e realizzato all’interno di alcuni ristoranti fast food, è emerso che l’uso eccessivo dei telefoni cellulari è una delle cause più comuni di assenteismo dei genitori. Un chiaro riflesso di come la società odierna, probabilmente, porterà i bambini di oggi a diventare “adolescenti assenti” nel domani.

Ciascun bambino ha bisogno di essere riconosciuto dai propri genitori, e per questo, cerca un legame emotivo che parta direttamente dal cuore, direttamente dallo sguardo sincero, autentico e reale di chi gli sta accanto. 

Il tema dell’assenza dei genitori preoccupa non poco gli psicologi e i pedagoghi di tutto il mondo, al punto da essersi diffuso sul mercato dell’editoria, ormai sempre più aperto ai temi relativi alla crescita dei figli. Un esempio di come essere presenti con corpo, anima e cuore si trova nel libro “Parenting in the present moment” a cura della dottoressa Carla Naumburg.

Vi invitiamo a riflettere su questo argomento.

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Conseguenze di un padre o una madre assente

I bambini arrivano ad accettare pacatamente le nostre bugie. Quando diciamo loro “Sì, certo che ti sto ascoltando tesoro, il tuo disegno è bellissimo”, essi assentono con la testa, ma i loro sguardi saggi e i loro cuori desiderosi sanno che il padre e la madre non sono lì con loro, che le loro parole non sono del tutto sincere e che le loro menti sono molto, molto distanti.

Un ti voglio bene è molto più efficace di un regalo. Una risata, un abbraccio e un “resterò con te per sempre” sono armi potenti con cui creare vincoli indissolubili con i nostri figli.

Sappiamo che il lavoro, i problemi quotidiani e lo stress a cui siamo sottomessi sono al primo posto per il mantenimento dell’equilibrio familiare. Eppure per educare un figlio, non basta dargli un tetto, sostegno, calore, cibo e mandarlo a scuola. I bambini hanno bisogni emotivi che devono essere soddisfatti ai fini di un normale sviluppo psichico e neurologico.

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Conseguenze dell’essere presenti, ma assenti

Alcune conseguenze legate ai genitori presenti col corpo, ma assenti con la mente possono essere:

  • I bambini non mettono mai in discussione l’adulto. Se percepiscono che la madre e il padre sono accanto a loro, ma non gli offrono affetto o attenzioni, daranno la colpa a se stessi. Faranno loro quel rifiuto, quel dolore emotivo destinato a lasciare un’impronta nelle loro menti.
  • I bambini hanno bisogno di attenzioni per sentirsi affermati, per costruire la propria identità. Se non sentono la forza di tale vincolo mostreranno problemi di autostima. Nel breve periodo, possono reagire in due modi: isolandosi o assumendo atteggiamenti di rabbia e sfiducia.
  • Alle volte i genitori sono presenti solo al momento di dispensare determinati ordini, come quando andare a dormire, lavarsi i denti, svegliarsi, vestirsi, fare i compiti… Non c’è nessuno a prestare ascolto ai più piccoli, nessuno a consolare le loro paure, a dare adito ai loro sogni. I bambini, poco a poco, cadono nel triste abisso della solitudine.    
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Come essere genitori presenti

Ormai risulta chiaro che non basta essere fisicamente presenti, ma che occorre limitare l’uso del cellulare; con il loro potentissimo intuito per le emozioni, i bambini sono in grado di percepire immediatamente se siamo con loro in modo vero, sincero e totale. Ebbene…cos’altro manca? Quali strategie dobbiamo mettere in pratica per soddisfare tutte le necessità dei nostri figli?

Ecco alcuni aspetti fondamentali sui quali siete invitati a riflettere.

  • Ascoltate i vostri figli. Sembra scontato, ma non tutti i genitori lo fanno con efficacia. Ascoltare vuol dire guardare negli occhi e dare la giusta importanza ad ogni parola pronunciata dai bambini, per quanto ingenuo o strampalato possa essere il loro ragionamento. Non importa, il miglior momento per educare i vostri figli e farli felici è ADESSO.
  • Dite sì ai momenti di complicità quotidianaAlcuni momenti durante il giorno devono divenire rituali fissi durante i quali condividere del TEMPO con i vostri figli, tempo di qualità. Le chiacchierate durante le ore dei pasti, i racconti e le conversazioni prima di dormire sono istanti magici che vi renderanno presenti, istanti che lasceranno impronte emotive nei bambini.
  • Insegnate loro ad essere pazienti. Per essere un padre o una madre presenti, è anche essenziale insegnare ai vostri figli che alle volte bisogna aspettare e imparare a gestire la frustrazione. È naturale che non possiate stare con loro 24 ore al giorno, tutti abbiamo delle responsabilità. Bisogna essere pazienti per realizzare il proprio desiderio: passare insieme del tempo di qualità.
  • Rafforzate la loro immaginazione, giocate con loro. Se volete fare dei vostri figli persone felici, siate il loro esempio di adulti soddisfatti. Giocate con loro, trasmettete loro il vostro entusiasmo, sviluppate la loro immaginazione con il gioco; così facendo, darete adito ai loro sogni, rafforzerete la loro autostima e regalerete loro quel riconoscimento ed affetto sincero che rende libera la mente e forte il cuore. Ne vale la pena.
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