Siete dipendenti da WhatsApp?

Siete dipendenti da WhatsApp?

Ultimo aggiornamento: 10 ottobre, 2022

Una spunta, due spunte… adesso sono persino azzurre. Perché non mi risponde se ha letto il messaggio? Quest’applicazione può arrivare ad essere molto più di un semplice mezzo di comunicazione. La dipendenza da WhatsApp è più frequente di quello che si crede, e può darsi che ne siate afflitti senza nemmeno saperlo.

Caso N°1: “Appena mi alzo controllo i contatti che sono online… com’è possibile che il mio fidanzato sia disponibile se in ufficio non si può usare il cellulare? E se è connesso, perché non ha risposto al mio ultimo messaggio che è segnato come visualizzato? Lo devo chiamare…meglio, gli scrivo di nuovo. Un’altra volta le due spunte azzurre…mi starà evitando?

Caso N°2: “Da quando parlo su WhatsApp con la ragazza che mi piace, non tollero che il cellulare rimanga neanche al 30% del livello di batteria. Corro a caricarlo per evitare che si spenga proprio mentre mi sta scrivendo un messaggio. La cosa peggiore è quando appare la scritta in verde “sta scrivendo…” ma poi sparisce e lei non invia niente. Ha cancellato quello che stava scrivendo! Non vuole rispondermi!

Caso N°3: “Il professore mi ha già sgridato due volte perché uso il cellulare in classe, anche se ho messo la vibrazione. Ma mentre spiega il Teorema di Pitagora, sento il cellulare che vibra nella borsa. Devo rispondere! È una questione di vita o di morte! Non posso far aspettare i miei amici che stanno organizzando l’uscita del fine settimana (ovvio, loro hanno un prof che non dice niente se usano WhatsApp in classe)!”.

Se uno o più di queste situazioni “casuali” vi suonano familiari, potreste essere afflitti da dipendenza da questa applicazione, la più usata in tutto il mondo negli ultimi tempi. Forse state usando WhatsApp in modo un po’ troppo “ossessivo”.

Anche se per voi non è un problema stare tutto il giorno attaccati al cellulare, questo comportamento potrebbe dare fastidio a chi vi sta intorno. Persone che potrebbero aver bisogno della vostra attenzione e del vostro tempo, che voi tendete però a dedicare esclusivamente ai vostri contatti.

Perché una persona venga considerata dipendente da WhatsApp, l’uso dell’applicazione deve avere un’influenza negativa sulla sua vita. La persona dipendente non ci pensa due volte a sacrificare altre attività o impegni per non abbandonare i suoi contatti e le sue conversazioni. Si tratta di un fenomeno di disturbo incontrollabile e protratto per un certo periodo di tempo.

Se rispondere ad un messaggio su WhatsApp vi fa sembrare degli zombie che camminano per strada, correndo addirittura il rischio di avere un incidente, se non vi concentrate sul lavoro o sullo studio, se l’applicazione vi fa compagnia durante la cena al posto delle conversazioni reali con la vostra famiglia e, infine, se dipendete più dai messaggi che dalla vostra stessa vita… allora forse avete un problema.

Altri “sintomi” della dipendenza da WhatsApp sono: guardare il cellulare ogni cinque minuti, credere di aver sentito il suono della notifica del proprio cellulare, che questo si sia trasformato in un’estensione della vostra mano e non lo lasciate neanche per lavarvi, o ancora rispondere ai messaggi nel momento esatto in cui li ricevete, senza lasciar passare neanche un minuto.

Ma attenzione, anche se WhatsApp può apparire come una moda o una tendenza passeggera, moltissime sono le persone che soffrono per una dipendenza da questo strumento dalle due spunte azzurre. Può causare attacchi di nervi, ansia, gelosia, problemi di coppia, di concentrazione, problemi nello studio, incidenti stradali, disinteresse per la vita reale, mancanza di una comunicazione effettiva con chi ci è accanto…

Come ridurre l’uso di WhatsApp?

Se vi hanno fatto notare in più di un’occasione che siete un po’ ossessionati da quest’applicazione, e se dopo aver letto il precedente paragrafo vi siete resi conto che i casi e i sintomi sopra descritti corrispondono al vostro stato, prestate attenzione ai seguenti passaggi su come ridurre l’uso e la dipendenza da WhatsApp:

1 – Disattivate le notifiche: il suono rappresenta una distrazione se ci si deve concentrare su qualcos’altro. Se avete attivato la notifica luminosa, disattivate anche quella. Potrete pianificare un momento del giorno in cui controllare il cellulare e rispondere ai messaggi, ma quest’attività non può avere sempre la massima priorità, e soprattutto non deve obbligarvi a interrompere quello che state facendo.

2 – Lasciate il telefono lontano dalla vostra vista: non tenetelo sulla scrivania accanto a voi, mettetelo nella borsa o nello zaino, in un posto dove siate costretti ad alzarvi per poterlo prendere in mano.

3 – Spegnete il cellulare durante la notte: questo gesto avrà anche delle ripercussioni positive sul vostro riposo, dato che le onde elettromagnetiche trasmesse dalle antenne della città non danneggeranno il vostro cervello. Potete anche disattivare il WiFi o il piano dati del vostro cellulare.

Se tutto questo non funziona, considerate seriamente l’idea di eliminare l’applicazione, anche se questo potrebbe significare “isolarsi” dal mondo. Pensate al fatto che l’uomo è sopravvissuto tantissimi anni senza applicazioni di messaggistica istantanea, persino senza SMS, persino senza telefoni cellulari.


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