Tutti possiamo essere geni in ciò che ci piace

Tutti possiamo essere geni in ciò che ci piace

Ultimo aggiornamento: 04 ottobre, 2016

Forse ad un certo punto della vostra vita avete attraversato momenti in cui vi sentivate persi, perché non sapevate esattamente a cosa dedicarvi o perché non vi sentivate abbastanza competenti per ottenerlo.

In parte, la pressione sociale, familiare e anche le vostre stesse esigenze potrebbero essere le responsabili dell’angosciosa ricerca di voi stessi. Tuttavia, sicuramente c’è qualcosa che vi appassiona e può darsi che siate i migliori in questo, senza saperlo. 

Siamo tutti geni

Geni come Thomas Edison, Albert Einstein o Stephen Hawking si sono sentiti fuori luogo quando andavano a scuola: la loro mancanza di interesse li spinse a sentirsi dei falliti e degli incompresi. Più tardi, ognuno di loro scoprì che aveva qualcosa da apportare al resto dell’umanità, dalla lampadina alla teoria della relatività.

Forse non possiamo pensare tanto in grande come loro, ma di certo c’è qualcosa che ci appassiona. La questione è cercare quel qualcosa, dare il massimo e trovarlo, anche se potrebbe richiedere un po’ di tempo in più rispetto al “normale”.  

Se a volte vi sentite fuori luogo al lavoro, all’università o durante una lezione, non dovete pensare di non valere abbastanza. Forse, semplicemente, queste cose non fanno per voi: non perdete la speranza e continuate a cercare ciò che vi fa sentire appagati. Ciò che vi fa sentire dei geni.

Cercare qualcosa che ci faccia sentire appagati

Essere bravi in qualcosa non significa smettere di sforzarci. Difatti, dare per scontato di essere i migliori può bloccare i nostri progressi. Non esiste migliore alimento per la motivazione della sensazione di non essere bravi, ma essendo coscienti, allo stesso tempo, di poter migliorare.

La ricompensa alla dedizione e allo sforzo è di gran lunga maggiore. I suoi effetti, inoltre, sono molto più duraturi rispetto a quelli della ricompensa per quanto riguarda ciò che ci risulta difficile ottenere. Forse è il processo: non ci si gode tanto la meta, quanto il cammino.

Quando suoniamo la chitarra, ad esempio, ci godiamo i risultati, perché ci sentiamo ripagati per gli anni di sforzi, calli e mal di testa per dover far quadrare più di due note allo stesso tempo. Per questo motivo, una volta che trovate la vostra passione, la cosa migliore è farla esplodere e darle il meglio di voi: con creatività, sicuramente potrete renderla la vostra realtà.

La cosa più importante: godersi se stessi

Come disse Confucio, “trova un lavoro che ti piace e non dovrai lavorare per un solo giorno della tua vita”. Se siamo coscienti di questo, ci renderemo conto che il lavoro non è una cosa negativa, soprattutto se facciamo venir fuori il genio che risiede in ognuno di noi. Godersi le opportunità create è uno dei segreti per raggiungere il successo, basta essere contenti del risultato.

dedicarsi alla propria passione

Percepire il nostro lavoro in modo negativo ha a che vedere con la mancanza di qualcuno di questi fattori. Non è una ragione per punirci e, ancor meno, per disprezzare il nostro grande valore. Dobbiamo cambiare la prospettiva e goderci ciò che ci appassiona, perché è questo che ci renderà felici.

Per questo motivo, se sentite di non aver ancora scoperto qual è la vostra vocazione, non abbiate paura: modificate ciò che vi fa stare male e fate un passo verso ciò di cui avete bisogno. Troverete la felicità se la state cercando e scoprirete che, solo per averci provato, vi trasformerete in geni.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.