A 30 anni, in amicizia conta più la qualità che la quantità

A 30 anni, in amicizia conta più la qualità che la quantità
Cristina Roda Rivera

Scritto e verificato la psicologa Cristina Roda Rivera.

Ultimo aggiornamento: 03 febbraio, 2023

Un recente studio  della APA (Associazione degli Psicologi Americani) pubblicato su Psychology and Aging  ha permesso di dimostrare quello che molti di noi sospettavano: man mano che passano gli anni, i parametri di amicizia cambiano. In concreto, a 30 anni, nell’amicizia conta più la qualità che la quantità.

Questo studio rivela che a 20 anni ci relazioniamo con un’ampia varietà di persone che arricchiscono la nostra visione del mondo, cosa che influisce sulla nostra personalità e sulla nostra ampiezza di aspettative.

A 30 anni, invece, siamo socialmente esausti per intrattenere altre persone e preferiamo più qualità nei nostri rapporti e materializzare in benessere tutto quello che abbiamo appreso.

Lo studio ha dimostrato che i rapporti di entrambe le fasce d’età avevano un effetto a lungo termine: le persone che hanno avuto molti amici a 20 anni e pochi a 30, ma di migliore qualità, mostrarono una maggiore salute psicologica a 50 anni. La conclusione non si traduce nell’avere meno amici a 30 anni, ma nel selezionare in modo adeguato quelli che ci fanno davvero stare bene.

L’amicizia lungo il corso della vita

L’importanza che diamo all’amicizia si mantiene costante lungo il corso della vita, ma in ogni fase si manifesta in un modo diverso.

Quando siamo piccoli, diamo più importanza alle figuro autoritarie che ci circondano: genitori e professori. Ci relazioniamo con altri bambini per sviluppare poco a poco la consapevolezza della nostra individualità personale, per mettere in moto le nostre capacità emotive, cognitive e sociali attraverso il gioco e la scuola.

abbraccio

Durante l’adolescenza, il concetto di amicizia cambia radicalmente. In questa fase, saranno i rapporti con i nostri uguali e non con le figure autoritarie a determinare il nostro carattere e la nostra incipiente formazione di identità, che sarà più o meno tormentosa in base al fatto di riuscire a relazionarci con altri adolescenti a noi affini.

In questa fase, l’amicizia è vissuta in modo più intenso e si normalizzerà con l’inizio della gioventù, quando l’amicizia avrà un ruolo cruciale per sviluppare la nostra personalità, le nostre abitudini ed i nostri interessi. Avvicinandoci ai 30 anni, questi rapporti saranno meno numerosi e più selettivi.

Gli amici a 20 anni

Quando abbiamo 20 anni, tutto il nostro mondo è in ebollizione. Non abbiamo chiare molte cose, ma agiamo senza paura e con una spontaneità tale da condurci a conoscere molta gente. Anche i dolori sono vissuti in modo molto intenso e viviamo nel polo di intimità versus isolamento, poiché tutto sembra essere molto polarizzato.

Abbiamo bisogno di conoscere gente nuova per nutrircene, senza troppi pregiudizi o aspettative… ci imbattiamo in una continua prova sociale con persone che non conosciamo, perché ne abbiamo bisogno, abbiamo bisogno di godere della nostra libertà e vedere cosa ci interessa davvero.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.