Anoressia: 5 film per capire questo disturbo

Anoressia: 5 film per capire questo disturbo
Leah Padalino

Scritto e verificato la critica cinematografica Leah Padalino.

Ultimo aggiornamento: 11 ottobre, 2022

L’etichetta di disturbi del comportamento alimentare ingloba una serie di patologie relazionate al modo in cui si alimenta la persona che ne soffre, un modo a sua volta influenzato o condizionato da diverse variabili psicologiche. Alcune di queste variabili sono note: autostima, ansia, aspetto fisico. In questo articolo proveremo a capire la anoressia grazie a 5 film.

La anoressia e la bulimia sono probabilmente i disturbi alimentari più conosciuti, ma non solo gli unici. Si tratta di disturbi che di solito iniziano durante l’adolescenza e dai quali è molto difficile uscire. Colpiscono soprattutto le donne, anche se sono sempre di più gli uomini bisognosi di aiuto perché soffrono un disturbo di questo tipo. 

Tali patologie possono causare molteplici problemi di salute e di solito sono accompagnate da altre malattie o sintomi, come depressione, ansia, disturbi della personalità, oltre a riduzione della frequenza cardiaca, caduta dei capelli, aumento di peluria, pelle secca, disidratazione, fatica, etc.

Quali sono le cause dei disturbi alimentari?

Le cause possono essere molto diverse e variare da una persona all’altra. Parliamo, in generale, perché come già detto ogni caso è unico, di persone con scarsa autostima, molto perfezioniste ed esigenti, con problemi in famiglia o con gli amici, etc. Non vi è un unico fattore, bensì molteplici.

Questi disturbi sono sempre esistiti e si sono palesati in diversi modi; ciò non toglie che negli ultimi decenni si è registrato un aumento della loro incidenza nella popolazione. Il mondo della moda, i rigidi e stretti canoni di bellezza o la continua esposizione dell’attuale società sono forse i principali responsabili di tale aumento.  

L’influenza del cinema sui disturbi del comportamento alimentare

Il canone di bellezza delle donne magre ha superato già da tempo il limite di quanto definibile come salutare. L’imposizione da parte dei mezzi di comunicazione è così forte che talvolta ci facciamo condizionare da essi pensando che essere estremamente magri sia corretto e normale. Il problema è che i mezzi di comunicazione non riflettono la realtà delle persone, non tutti siamo uguali e normalizzare l’estrema magrezza può causare seri problemi di salute.

È dunque importante che il cinema e i mezzi di comunicazione rappresentino una via verso la sensibilizzazione e non uno specchio ingannevole che riflette un’immagine distorta della realtà. Il problema di fondo non è l’immagine alterata, bensì pubblicizzarla come ideale, desiderabile e comune. Pensiamo per un attimo ai corpi delle grandi stelle di Hollywood, quanti di noi rappresentano? Quanto si avvicinano alla nostra realtà?

Ragazza sulla bilancia

Risulta difficile vedere al cinema una rappresentazione oggettiva della realtà, infatti pochi attori non rispettano il canone di bellezza imposto. Idealizziamo personaggi, attori, modelli e, di conseguenza, vogliamo assomigliare a loro. Fatto molto pericoloso, soprattutto per i più giovani. Non c’è da stupirsi se un vasto numero di celebrità hanno confessato di aver sofferto di anoressia o bulimia, come Allegra Versace, Mary-Kate Olsen, Victoria Beckham, Lady Gaga o Elton John.

È altrettanto frequente leggere sulla stampa titoli di critica nei confronti di alcune celebrità perché sono ingrassate. Ricordiamo il caso di Christina Aguilera, la quale qualche anno fa ingrassò dopo aver deciso di abbandonare le diete e venne duramente criticata per questo. Se un’attrice o un attore (o cantante in questo caso) dimagrisce o ingrassa, verrà aspramente criticato e giudicato, perché sembra che l’immagine sia quasi più importante della sua abilità interpretativa.

“La perfezione è una limpida collezione di errori.”

-Mario Benedetti-

Rappresentare l’anoressia al cinema

Se vogliamo riflettere la realtà sul grande schermo, dovremmo cercare attori e attrici che vi si avvicinano, che si avvicinano fisicamente alla maggioranza dei mortali. Ma cosa succede quando vogliamo realizzare un film che parla di anoressia?

Si presentano alcuni problemi quando vogliamo rappresentare l’anoressia al cinema. Non troviamo molti esempi al riguardo, e la maggior parte generici, ovvero personaggi che soffrono di anoressia o bulimia, ma senza approfondire l’argomento. Per di più, la filmografia al riguardo è piuttosto scarna.

Risulta molto complesso e delicato approfondire queste malattie dato che ogni caso è distinto. Per gli attori implica anche un conseguente dimagrimento per esigenze di copione, cosa che non fa bene alla loro salute. Sebbene non vi siano molti film sull’anoressia, abbiamo stilato una breve lista di cinque film al fine di sensibilizzare su questo problema.

1. Primo Amore

È un film italiano del 2004 che narra un’altra prospettiva dell’anoressia, ovvero dell‘ossessione maschile per le donne estremamente magre. Vittorio è un uomo ossessionato con la perfezione e desidera trovare una donna che rispecchi i suoi gusti, ovvero molto magra.

Conoscerà Sonia e, anche se non ha il peso che gli piacerebbe, si innamorano e decidono di iniziare una relazione. Sonia dimagrirà per amore, ma andrà incontro a un vero e proprio incubo. Il film ci immerge nell’inferno dell’anoressia, ma da un approccio diverso che prevede anche una certa dose di idealizzazione.

Locandina film Primo amore

2. Ragazze interrotte

Pellicola del 1999 con attrice protagonista Winona Ryder. Il film non si concentra sui disturbi del comportamento alimentare, bensì su un insieme di patologie di diverso tipo che, in questo caso, andranno di pari passo con l’adolescenza, momento pieno di insicurezze e durante il quale di solito si presentano i primi sintomi. Diversi personaggi che soffrono di anoressia e bulimia, tra i quali risalta in particolare Daisy, giovane che soffre di bulimia e vittima di abusi sessuali.

Scena film Ragazze interrotte

3. Bad Habits

È un film messicano del 2005 su una famiglia nella quale sono presenti diversi disturbi del comportamento alimentare. Ci viene presentata una dura critica sull’imposizione dei canoni di bellezza. In questo caso è la madre che si vergogna del sovrappeso della figlia. Ancora una volta, quindi, si tratta di una produzione che affronta l’argomento in modo non convenzionale.

Locandina Bad habits

4. Thin

Questa volta parliamo di un documentario, ma riteniamo che meriti comunque un posto in questa lista. Si tratta di un documentario che approfondisce davvero il tema dell’anoressia e dell’ossessione nei confronti dell’aspetto fisico tipica della società attuale. Ci invita a riflettere sulle ripercussioni dei canoni di bellezza vigenti.

5. Fino all’osso

Un film di Netflix presentato al Sundance Film Festival nel 2017. È stato accusato di aver indorato troppo la pillola su un tema così serio. Tuttavia, riesce nel suo intento e attraverso Ellen, una giovane che soffre di anoressia, scopriamo più da vicino la sua dura battaglia e come, a volte, questa non sia così efficace come vorremmo.

L’attrice che interpreta Ellen, Lily Collins, ha dichiarato di aver sofferto davvero di anoressia e di essere guarita, ma quando ha dovuto perdere peso per il film, la sua estrema magrezza è stata celebrata. Ancora una volta, dunque, assistiamo alla normalizzazione, persino al rinforzo, così pericolosa di cui parlavamo prima.

“Un giorno ero fuori e ho incontrato una conoscente, dell’età di mia madre, mi ha detto: -Wow, guardati!-. Ho provato a spiegare che ero dimagrita per un ruolo, ma ha continuato a dire -Voglio sapere come hai fatto, stai benissimo!- Sono entrata in macchina con mia madre e le ho detto -Ecco il motivo per cui esiste questo serio problema-.”
-Lily Collins-


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