Come concentrarsi nell'era della distrazione

Viviamo in un'epoca piena di distrazioni, di stimoli visivi, continue notifiche e un costante bombardamento di informazioni. Come concentrarsi nell'era della distrazione?
Come concentrarsi nell'era della distrazione
Sergio De Dios González

Revisionato e approvato da lo psicologo Sergio De Dios González.

Scritto María Hoyos

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

Viviamo in un mondo globalizzato, in cui gli stimoli sono costanti e ci vengono sempre richieste efficienza e velocità. Abbiamo scadenze sempre più ferree e meno tempo per distribuire compiti e mansioni come vorremmo. Pertanto, distrarsi è spesso inevitabile, con il rischio di sbagliare e sovrapporre le attività. Per evitare ciò o cercare di risparmiare tempo, la nostra mente viene spinta ad adottare un approccio multitasking. Un modo di lavorare che spesso si rivela inefficace a causa dell’eccesso di stimoli a cui la nostra attenzione non è in grado di offrire un’adeguata risposta. Ma allora, come concentrarsi nell’era della distrazione?

In questo articolo vedremo quali sono le distrazioni più comuni che ci tocca affrontare ogni giorno. Così come alcuni modi per controllarle. Sapere come concentrarsi permetterà di essere meno “distratti, dando la priorità alle cose che vanno fatte subito. Scoprirete che non sono solo gli stimoli esterni a distrarci, ma anche i pensieri intrusivi. E questi, spesso, appaiono sotto forma di preoccupazioni e non hanno nulla a che fare con l’attività che si sta svolgendo.

Perché ci distraiamo?

La tendenza a distrarsi, in qualche modo, è frutto della natura stessa dell’essere umano. Il nostro cervello possiede molteplici meccanismi di difesa che permettono di spostare la concentrazione da uno stimolo all’altro.

Ragazza che si cruccia

 

Un meccanismo di difesa molto importante riguarda il dolore: tendiamo a distogliere l’attenzione da ciò che provoca disagio o fastidio per evitare di soffrire. È un’abilità, però, su cui possiamo agire. In generale, le persone decidono di allontanarsi da ciò che le ferisce, ricercando una via di fuga. Questo danno può essere psicologico o fisico: escogitare un’attività per evitare di assaltare il frigo è un buon esempio di distrazione.

Ragionando in questo modo, le distrazioni possono anche essere positive o, almeno, possono giocare a nostro favore. Tuttavia, il concetto formale di distrazione, è ampiamente negativo. Questo perché la mancanza di concentrazione, in molti casi, rallenta e danneggia l’esecuzione di un’attività o un lavoro. Spesso, si finisce di distogliere l’attenzione da qualcosa di importante, lasciando che sia l’ambiente esterno o i pensieri intrusivi ad avere il sopravvento.

Le cause della distrazione

Ci sono distrazioni antiche come l’essere umano. Altre, invece, sono la conseguenza dello stile di vita moderno. Possiamo distrarci per il rumore di una mosca o a causa della luce delle notifiche del nostro telefono. È anche importante ricordare che esistono vere e proprie patologie che riguardano direttamente la mancanza di attenzione. Ad ogni modo, in questo articolo ci concentreremo su questioni che esulano da problematiche di tipo patologico.

Non tutti sono ugualmente sensibili alle distrazioni, ma molti concordano sul fatto che, con l’arrivo delle nuove tecnologie, il nostro modo di relazionarci con l’ambiente è cambiato. Oggi gestiamo la nostra vita su due piani: quello fisico e quello virtuale. Il problema, direttamente correlato all’esistenza di queste due “vite”, è che il singolo individuo non sa più come concentrarsi.

Il tempo che abbiamo a disposizione è lo stesso di quello che avevamo 100 anni fa. Secondo uno studio della piattaforma Udemy, il 36% dei millennial ha dichiarato di trascorrere almeno due ore al giorno davanti a dispositivi tecnologici, come smartphone o tablet. Quelle due ore, 100 anni fa, probabilmente venivano spese riposando, leggendo o passeggiando all’aria aperta. Ecco perché imparare come concentrarsi nella società di oggi diventa fondamentale per il nostro benessere.

Come concentrarsi nella vita moderna?

A seguire presentiamo alcune strategie per mantenere la concentrazione:

  • Stabilire delle priorità: è impossibile che il lavoro, la famiglia, gli amici o il vostro profilo Facebook abbiano la stessa importanza. Scegliete cosa è più importante e separate ciò che non è fondamentale nella vostra vita.
  • Comprendere che alcune distrazioni sono necessarie: non siete macchine. Avete bisogno di riposare, mangiare e socializzare. Per esercitarvi, potete scrivere sul calendario non solo gli obblighi e appuntamenti di lavoro, ma anche le gite con gli amici, il tempo da dedicare alla lettura e per prendere un caffè con gli amici. Se lo considerate importante, perché non metterlo nella vostra agenda?
  • Disconnessione: come avete visto, la vostra vita virtuale ruba tempo a quella reale. Se notate di esagerare con l’uso dei social network, limitate con equilibrio il loro utilizzo giornaliero.
  • Svolgere un’attività alla volta: il multitasking non si addice a tutti. Se vi stancate a mantenere la concentrazione su due o più cose contemporaneamente, potrebbe non essere la strategia più adatta a voi. Provate ad affrontare compiti e lavori uno alla volta.
  • Scegliere compiti alla propria portata: non cercate di essere chi non sarete mai. Se sapete di non essere in grado di terminare un progetto in due ore, non illudetevi: concedetevi il tempo di cui avete davvero bisogno.

 

Ragazza che sorride in un campo

Le distrazioni sono naturali e non devono diventare una preoccupazione. Se non sono la conseguenza di una patologia, è importante controllarle, ma anche accettarle.

Il cervello umano non è programmato per garantire alte prestazioni a comando. Dovete imparare a interpretare ciò che il vostro corpo chiede e concederglielo. Prendetevi una pausa, mangiate, fate sport. Tutto ciò avrà un effetto positivo sulla vostra capacità di rimanere concentrati.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.