Curiosità sul cervello che forse non conoscete ancora

Non siamo ancora in grado di spiegare gran parte del funzionamento della nostra coscienza, quale parte della nostra personalità viene determinata dal cervello, perché dormiamo e sogniamo o come immagazziniamo e accediamo ai ricordi.
Curiosità sul cervello che forse non conoscete ancora
Gema Sánchez Cuevas

Revisionato e approvato da la psicologa Gema Sánchez Cuevas.

Ultimo aggiornamento: 12 febbraio, 2023

È risaputo da tempo che il cervello costituisce la “centralina” del corpo, così come il deposito di ricordi ed emozioni. C’è stato persino un tempo in cui i filosofi credevano che il cervello fosse la sede dell’anima. Tuttavia, nel corso della storia abbiamo scoperto anche altre curiosità sul cervello, molto interessanti. In questo articolo ne vedremo alcune. Per qualcuno potrebbero non essere delle novità, ma per altri forse sì.

Sappiamo che il cervello è l’organo principale del sistema nervoso, giacché controlla la maggior parte delle attività del corpo ed è in grado di elaborare una grande quantità di informazioni. Inoltre, è la sede delle nostre emozioni e delle capacità cognitive, inclusa la memoria a lungo e breve termine, il pensiero e il processo decisionale.

A seguire presentiamo 6 curiosità sul cervello che forse non conoscete ancora.

Alcune curiosità sul cervello

Dalla prima descrizione del cervello, registrata in un antico trattato medico egizio noto comePapiro chirurgico di Edwin Smith (un documento scoperto nel XIX secolo), fino a oggi la nostra comprensione del cervello si è ampliata in maniera formidabile. Tuttavia, rimangono ancora molti misteri e curiosità ancora da scoprire.

L'uomo davanti a un cervello

Dimensioni

Le dimensioni del cervello variano sensibilmente a seconda dell’età, del sesso e della costituzione fisica in generale. Tuttavia, alcuni studi hanno suggerito che il cervello di un uomo adulto pesa, in media, circa 1336 grammi, mentre il cervello di una donna adulta pesa circa 1,198 grammi.

In termini di dimensioni, il cervello umano non è il più grande in natura. Di tutti i mammiferi, il capodoglio è famoso per avere il cervello più grande. Considerando che questo mammifero marino pesa tra le 35 e le 45 tonnellate, il confronto sembra decisamente azzardato.

Tuttavia, di tutti gli animali sulla Terra, il cervello umano è quello che ha il maggior numero di neuroni: cellule specializzate che immagazzinano e trasmettono informazioni attraverso segnali elettrici e chimici.

Funzione

Il cervello umano, insieme al midollo spinale, costituisce il sistema nervoso centrale. Possiamo distinguere tre parti principali:

  • Il tronco encefalico, che collega il resto del cervello con il midollo spinale.
  • Il cervelletto, che si trova nella parte posteriore del cervello ed è profondamente coinvolto nella regolazione del movimento, l’apprendimento motorio e il mantenimento dell’equilibrio.
  • Il cervello, che è la parte più grande e riempie la maggior parte del cranio. Ospita la corteccia cerebrale (che ha un emisfero sinistro e un emisfero destro separati da una lunga fessura) e altre strutture più piccole, responsabili del pensiero cosciente, del processo decisionale, della memoria e dell’apprendimento, della comunicazione e della percezione di stimoli esterni e interni.

Consumo di energia

Sebbene il cervello umano non sia un organo molto grande, richiede però molta energia. È curioso che, nonostante rappresenti solo il 2% del nostro peso corporeo, abbia bisogno del 25% di tutta l’energia di cui il corpo necessita per funzionare.

Ma perché il cervello umano richiede così tanto carburante per funzionare? Alcuni scienziati hanno ipotizzato che, mentre la maggior parte di questa energia viene spesa per il mantenimento dei processi mentali e del pensiero, una parte viene probabilmente investita nel mantenimento della salute delle cellule cerebrali.

Secondo altri ricercatori, invece, il cervello, apparentemente in maniera inspiegabile, consuma molta energia in quello che viene definito “stato di riposo”, ovvero quando non è coinvolto in alcuna attività specifica.

James Kozloski spiega che le reti con correlazione di inattività compaiono anche sotto anestesia, e queste aree hanno tassi metabolici molto elevati, aumentando il bilancio energetico del cervello sebbene apparentemente non svolga alcuna attività.

Tuttavia, l’ipotesi di Kozloski è che questa energia non venga spesa senza un motivo, ma piuttosto che sia destinata a creare una “mappa” in cui si accumulano le informazioni e le esperienze. Mappa a cui ricorreremo, ad esempio, nel momento in cui dovremo prendere delle decisioni.

Percentuale del cervello “utilizzata”

Ormai da parecchio tempo circola un mito secondo il quale usiamo solo il 10% della nostra capacità cerebrale. Questo stesso mito suggerisce che, se fossimo in grado di usare il restante 90%, potremmo “sbloccare” delle incredibili abilità.

In realtà, usiamo quasi sempre gran parte del nostro cervello. Le scansioni cerebrali hanno dimostrato che usiamo quasi tutto il nostro cervello in ogni momento, anche quando dormiamo, sebbene i modelli di attività e l’intensità di tale attività possano differire a seconda di ciò che facciamo o della fase del sonno in cui ci troviamo.

Il neurologo Krish Sathian spiega che quando siamo impegnati in un compito, il resto del cervello è impegnato a fare altro. In questo modo, la soluzione a un problema può sorgere dopo aver smesso di pensarci o dopo una notte di sonno. Questo perché il nostro cervello non smette di lavorare su quel problema, anche se non siamo concentrati su di esso.

Cervello come un labirinto

Curiosità sul cervello: l’emisfero predominante

Si parla molto della predominanza di un emisfero rispetto all’altro e delle sue implicazioni sulla personalità. Si presume che le persone con predominanza dell’emisfero sinistro siano più inclini alla matematica e analitiche, mentre quelle con predominanza dell’emisfero destro siano più creative.

In realtà non è affatto così. Anche se è vero che ciascuno dei nostri emisferi presiede funzioni leggermente diverse. Le persone non hanno un lato “dominante” del cervello che governa la loro personalità e le loro abilità.

Al contrario, la ricerca ha dimostrato che usiamo i due emisferi cerebrali praticamente nella stessa misura. Tuttavia, ciò che è vero è che l’emisfero sinistro del cervello è più interessato all’uso del linguaggio. Mentre l’emisfero destro è più interessato alle complessità della comunicazione non verbale.

Cambiamenti con l’età

Man mano che invecchiamo, le aree cerebrali iniziano a ridursi naturalmente, perdendo i neuroni. Il lobo frontale e l’ippocampo, due regioni chiave nella regolazione dei processi cognitivi, tra cui la memoria e il recupero, iniziano a ridursi quando raggiungiamo i 60 o 70 anni.

Tuttavia, un recente studio suggerisce che i cervelli adulti possono anche generare nuove cellule. Ciò aumenterebbe le possibilità in termini di plasticità cerebrale, oltre alla capacità di adattamento.

Il processo per cui vengono create le nuove cellule nervose nel cervello adulto si chiama neurogenesi. Le stime suggeriscono che un essere umano medio produce 700 nuovi neuroni al giorno solo nell’ippocampo.

Rimangono ancora molte curiosità sul cervello da scoprire

Nonostante i numerosi progressi nella ricerca e nella tecnologia clinica, rimangono ancora tante domande senza risposta, ancora molte curiosità sul cervello da scoprire. Ad esempio, ancora  non comprendiamo come vengono elaborate le informazioni complesse.

Così come non siamo in grado di spiegare gran parte del funzionamento della nostra coscienza, quale parte della nostra personalità viene determinata dal cervello, perché dormiamo e sogniamo o come immagazziniamo e accediamo ai ricordi, tra le tante altre questioni. In questo senso, le nuove scoperte ci offrono importanti risposte, ma ci pongono anche sempre nuove domande.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.