Essere mamma significa avere il cuore fuori dal corpo

Essere mamma significa avere il cuore fuori dal corpo
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 15 novembre, 2021

L’arte di essere mamma non si insegna a scuola, non si eredita né si impara sui libri. Si sente, nasce e compare di colpo come una corazza che ci riveste e ci dà un’enorme forza, che non avevamo mai saputo di possedere.

Anche essere papà, nonno, nonna, zio o zia significa scoprire di colpo che una parte della nostra essenza prende forma e conquista il nostro cuore. È meraviglioso. Eppure, è l’atto di mettere al mondo una nuova vita a stabilire il vincolo più forte, più profondo e intimo: quello tra la madre e suo figlio .

Essere mamma significa dare forma a un amore che non si credeva potesse esistere. E anche se sapete bene che non siete la sola donna ad aver messo al mondo un bambino, la vostra esperienza è, per voi, unica al mondo. Vi sentite più vive, e ogni giorno vi sorprendete del fatto che qualcosa di così piccolo possa, in realtà, essere così grande.

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Essere mamma è un’avventura che vale sempre la pena

Quando una donna prende suo figlio tra le braccia, sigilla un patto con lui. A bassa voce, quasi sussurrando, promette che farà tutto ciò che potrà per renderlo una persona felice, per proteggerlo dal male e sostenerlo in tutte le sue scelte, ogni giorno della sua vita.

Il suo cuore diventa di colpo più grande e, con lui, la sua capacità di amare. È un amore diverso, e così potente che vi farà perdonare ciò che altri non perdonano. E non avranno importanza le notte insonni, quelle ore perse a curarlo quando sarà malato, quando vi chiamerà perché ha paura del buio…

Loro saranno bambini solo una volta nella vita, ma voi sarete per sempre le loro mamme. E questo è un patto che accettate con una serenità immensa, consapevoli di ciò che comporta, della responsabilità che comporta. Essere mamma o essere papà è un’avventura che varrà sempre la pena.

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Essere madre: un filo invisibile che nutre, educa e libera

C’è chi percepisce quando “è il momento”. Il momento in cui vuole essere madre, perché sente che così dev’essere, e perché la sua situazione personale glielo permette. In altri casi può essere un imprevisto che all’inizio ci spaventa, finché non riusciamo ad accettarlo e alla fine diventa il miglior imprevisto della nostra vita.

Essere madre significa essere legata ai nostri figli da un filo invisibile che non si può tagliare.

Ma c’è una cosa che molte madri (e padri) temono: è la paura di sbagliare qualcosa. Di non essere bravi genitori . Molto spesso ricordiamo gli errori dei nostri genitori, e ci ripetiamo che non vogliamo commetterli anche noi:

  • Quella sensazione di distanza che non ci ha mai permesso di stabilire un vero legame con loro.
  • Il sentire ogni giorno che nella nostra infanzia mancava qualcosa: la mancanza di riconoscimento, l’insicurezza, le critiche.
  • L’aver ricevuto un’educazione molto rigida, in cui mancava un dialogo adeguato e in cui c’erano solo regole, distanza e freddezza.
  • Al contrario, aver sofferto le conseguenze di un’educazione iperprotettiva, che ha impedito il nostro sviluppo personale, danneggiando la nostra capacità di scegliere e di essere sicuri di noi stessi.

È ovvio che nessuno avrà mai tra le mani il manuale della mamma perfetta o del papà perfetto, ma ciò che dobbiamo capire è che non è necessario arrivare a essere perfetti. Ciò che dobbiamo fare è “essere mamme”, esserci; e per riuscirci, basta mettere in pratica questi principi.

Accompagnate i suoi passi, offrite i vostri valori, educate una persona libera e felice

Se c’è una cosa che ogni madre desidera per i suoi figli è la felicità. Perché riescano a raggiungerla, è bene creare sin dall’infanzia un legame forte e profondo con loro.

I bambini hanno bisogno di sentire la sicurezza degli affetti durante i primi anni. In questo modo, li farete sentire amati, integrati in quella prima sfera sociale che è la famiglia.

Un bambino riconosciuto, amato e valorizzato in famiglia si sentirà più sicuro quando dovrà esplorare il mondo.

Come madri, offrite i valori essenziali che vi definiscono: il rispetto per se stesso e per gli altri, l’amore, la comprensione, l’empatia, la libertà, il rispetto della natura, il superamento personale, l’umiltà, etc.

Essere madre significa prima di tutto favorire la loro felicità, perché domani diventino adulti liberi, maturi e capaci di rendere felici gli altri a loro volta.

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Vincoli affettivi che non giudicano e non sottomettono. Vincoli che proteggono e si prendono cura.

Ci sono mamme che si sorprendono della personalità dei loro figli, come se, in un certo senso, desiderassero che questi fossero copie esatte di loro stesse o dei loro mariti. Li giudicano a volte li rimproverano per questo, addirittura di fronte ad altre persone.

Ma i figli non sono copie dei loro genitori, i bambini sono creature libere con il loro carattere e con bisogni specifici che gli adulti devono comprendere se vogliono essere in grado di stimolarli, incentivarli e guidarli lungo il sentiero della felicità.

Essere mamma significa anche accettare i nostri figli per come sono, prendendoli per mano per accompagnarli lungo il miglior cammino possibile. Più avanti, li stimoleremo ad essere indipendenti rendendoli persone responsabili e impegnate.

Non è un compito facile, ma un progetto di vita in cui il legame che stabilite con i vostri figli diventerà il principale motore che vi darà forza e vi farà andare avanti. Perché tutto vale la pena, quando è fatto con amore.

Immagini per gentile concessione di Claudia Tremblay


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