Favole cinesi dai profondi insegnamenti

Le favole cinesi danno voce a una cultura millenaria che da sempre dà grandissima importanza ai valori sociali
Favole cinesi dai profondi insegnamenti
Sergio De Dios González

Revisionato e approvato da lo psicologo Sergio De Dios González.

Ultimo aggiornamento: 28 marzo, 2023

Le favole cinesi, soprattutto le più antiche, racchiudono grandi insegnamenti. Sono state tramandate di generazione in generazione e molte di esse sopravvivono tutt’oggi, correndo di bocca in bocca o, come in questo caso, di articolo in articolo.

Costituiscono una vera e propria forma di letteratura popolare. Molte favole cinesi non sono state mai trascritte, e perdurano grazie alla tradizione orale. Rappresentano un utile strumento per trasmettere i principali valori della cultura orientale alle nuove generazioni.

“Dalle alture della ragione, la storia sembra una favola.”

-Théodore Simon Jouffroy-

In questo articolo vi presentiamo tre favole cinesi tradizionali che ci mostrano come i valori o la mancanza di essi portino a determinate conseguenze. Buona lettura!

3 bellissime favole cinesi

1. Il gabbiano e la bontà

Si racconta che in un antico regno viveva un uomo ricco e potente che amava i gabbiani. Tutte le mattine si alzava e guardava il mare, verso cui il suo palazzo si affacciava. Restava lì per ore, estasiato, a contemplare quegli uccelli bianchi che tanto lo meravigliavano.

Gabbiano

Un giorno trovò un gabbiano sulla terrazza. Commosso, si avvicinò con cautela all’uccello accorgendosi che era ferito. Con tutta la dolcezza possibile, lo prese tra le braccia e ordinò ai suoi medici di curarlo. Per fortuna, la ferita non era troppo profonda e il gabbiano guarì in fretta.

Estasiato dall’animale, l’uomo decise di tenerlo con sé. Fece preparare per lui le migliori pietanze…fagiano, carni esotiche, frutti deliziosi e prelibatezze di ogni tipo. Eppure, il gabbiano non mangiava nulla. L’uomo provò a convincerlo a mangiare, senza riuscirvi. Passarono così tre giorni, poi il volatile morì.

Questa favola cinese ci insegna che a volte l’amore non è tale, bensì egoismo. Il protagonista di questa storia credeva che al gabbiano sarebbe piaciuto quello che piaceva a lui, ignorando i suoi veri bisogni.

Raffigurazione favole cinesi

2. L’uomo che non vide più nulla

Nell’antico regno di Qi c’era una volta un uomo con un’insaziabile sete di oro. Purtroppo per lui, era molto povero e il suo lavoro non gli permetteva di arricchirsi. Riusciva infatti a malapena a guadagnarsi da vivere. Eppure, viveva ossessionato dall’idea di accumulare denaro.

L’uomo sapeva che i commercianti del posto riempivano i bancali del mercato con le loro bellissime figure in oro. Oggetti che venivano adagiati su splendidi teli in velluto per consentire agli uomini ricchi della città di prenderle in mano e osservarle. A volte compravano, a volte no.

L’uomo studiò un piano per appropriarsi di una di quelle bellissime figure dorate che risplendevano sotto la luce del sole. Un giorno, quindi, si vestì con i suoi abiti migliori. Si recò al mercato fingendo di osservare i pezzi d’oro e, senza pensarci due volte, ne prese uno e fuggì. Non riuscì a fare molta strada prima di essere catturato.

Le guardie gli chiesero come gli fosse venuto in mente di rubare dell’oro in quel modo, alla piena luce del giorno e con centinaia di testimoni. L’uomo rispose che la sua sete d’oro lo aveva accecato impedendogli di riflettere. Questa favola cinese narra di come la cecità accompagni a volte l’avidità.

3. Il signore che amava i dragoni

Vi era in Cina un uomo di nome Ye con l’ossessione per i draghi. Ne adorava la forma, lo sguardo. Rimaneva estasiato nel vedere le raffigurazioni che ritraevano queste incredibili creature mentre sputavano fuoco dalla bocca o sottomettevano tutti i nemici che affrontavano.

La sua ammirazione verso i draghi era tale che conosceva ogni leggenda su di loro. Aveva perfino fatto dipingere giganteschi draghi sulle pareti e sui tetti della propria dimora. Un vero e proprio tempio dedicato ai draghi.

Draghi

Una notte da una delle finestre della sua casa fece capolino la testa di un drago. Senza dare a Ye nemmeno il tempo di reagire, cominciò a sputare fuoco dalle fauci costringendo l’uomo a correre e gridare per tutta la casa. Questi fuggì, completamente sotto shock per lo spavento. Questa favola cinese ci insegna ad amare la realtà e non quella che plasmiamo nella nostra mente.

Le favole cinesi sono e saranno sempre incredibilmente incantevoli. Sono il racconto di una cultura millenaria che da sempre dà grandissima importanza ai valori sociali.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.