Come gestire le emozioni in modo efficace

Come gestire le emozioni in modo efficace

Ultimo aggiornamento: 26 giugno, 2016

Le emozioni sono l’interazione dei pensieri con le sensazioni fisiche; per molte persone, sono sinonimo di paura, poiché non sanno come gestirle e optano per strategie, come impegnarsi in altre attività, per non affrontare il problema.

Le emozioni sono coraggiose, poiché offrono una ricompensa, ma solo se siamo capaci di affrontarle in modo efficace; grazie ad esse, possiamo imparare molto su noi stessi e sulle nostre necessità, perché ci aiutano ad entrare in sintonia con gli altri e ad ottenere grandi successi; ad esempio, saper controllare lo stress migliora di gran lunga la propria qualità di vita, perché si avrà un sistema immunitario sano, non ci si ammala con tanta frequenza e si avranno relazioni molto più sane.

Come identificare le emozioni

Per identificare le emozioni, la prima cosa da fare è conoscere quello che si prova e scegliere tra quattro sentimenti basilari: ira, tristezza, felicità ed ansia.

Se avete pensieri sul futuro e su quello che può andare male, con sensazioni fisiche negative come pulsazioni accelerate, muscoli e mandibola contratti, dovete chiedervi di cosa avete paura. Si tratta di un’emozione relazionata con l’ansia.

Se avete pensieri negativi sul passato e sensazione di stanchezza e pesantezza, avete voglia di piangere e difficoltà di concentrazione, dovete chiedervi cosa avete perso. È un’emozione relazionata con la tristezza.

Se avete pensieri che si concentrano su come voi o i vostri valori siete stati minati, se avete sensazioni fisiche simili all’ansia, all’accelerazione del cuore e oppressione al petto, chiedetevi come siete stati attaccati, voi ed i vostri valori. È un’emozione relazionata con l’ira.

Se avete pensieri che si concentrano su quello che avete guadagnato e siete pervasi da una sensazione di calma, magari ridete pure, chiedetevi cosa avete ottenuto. È un’emozione relazionata alla felicità.

palloncini-emozioni

Come gestire le emozioni

Una volta riconosciute e comprese le vostre emozioni, così come quelle di chi vi sta intorno, dovete tenere in mente i seguenti aspetti, in modo da imparare a gestirle:

Cercate di determinare e di comprendere l’origine di tali sentimenti, nelle vostre risposte o in quelle di chi si trova davanti a voi.

Parlate dei vostri sentimenti e di quelli di chi vi sta di fronte; non cercate di negarli o reprimerli, parlate direttamente di quello che provate in quel momento.

Esprimete i vostri sentimenti in modo non conflittuale, mediante l’uso di messaggi come “Sono arrabbiato perché…”, invece di “Mi hai fatto arrabbiare perché…”; spiegate i vostri sentimenti senza accusare nessuno, perché se scegliete il secondo messaggio, incentrerete la colpa in chi si trova davanti a voi, portandolo a dare una risposta difensiva oppure ostile.

Riconoscete i sentimenti di chi vi è di fronte a voi come legittimi, poiché sono reali e validi come i vostri; inoltre, è un modo di liberare questi sentimenti ed occuparsi a fondo della questione.

Non reagite alle esplosioni emotive, cercate di controllare i vostri sentimenti; dovete ascoltare e comprendere la forza dei sentimenti di chi vi parla, ma non reagite emotivamente ai vostri, poiché è probabile che si verifichi una scalata di emozioni e, di conseguenza, un conflitto dell’insieme.

Cercate di mantenere la calma e, se necessario, abbandonate temporaneamente la stanza in cui vi trovate, per pensare e calmarvi e, così, pianificare una risposta efficace invece di reagire in modo automatico, cosa che può fare peggiorare la situazione.

Usate gesti simbolici, come scuse, e persino strette di mano, poiché possono essere molto utili per esprime rispetto e disattivare le emozioni negative.

In conflitti altamente emotivi, scegliete un meccanismo di risoluzione dei conflitti che tratti in modo diretto le emozioni, come i processi di dialogo.

Immagini per gentile concessione di danielito311


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.