Il dolore per la fine di una relazione

Il dolore per la fine di una relazione
Gema Sánchez Cuevas

Revisionato e approvato da la psicologa Gema Sánchez Cuevas.

Ultimo aggiornamento: 05 gennaio, 2023

Come tutti i processi in cui si perde una persona amata, il dolore per la fine di una relazione può essere molto complicato da gestire. Dopo una rottura, molte persone si sentono invase da una serie di emozioni che non sanno controllare, soprattutto se la decisione è unilaterale o, semplicemente, l’altro sparisce senza dare spiegazioni.

Il dolore per la fine di una relazione è molto simile ad altre forme di dolore. Questo, anche se può sembrare strano, ha un grande vantaggio: gli psicologi studiano da decenni le modalità per superare una perdita. Esistono dunque diversi strumenti che possono aiutarci a stare meglio in caso di separazione

Il dolore per la fine di una relazione e le sue fasi

Il dolore per la fine di una relazione passa attraverso cinque fasi. La loro peculiarità è che possono presentarsi in un ordine diverso rispetto a quando si è a lutto per la morte di una persona cara. Tuttavia, la struttura di base è la stessa.

Cuore spezzato

Quando veniamo lasciati, è normale attraversare 5 fasi:

  • Negazione
  • Rabbia
  • Negoziazione
  • Depressione
  • Accettazione

Queste fasi non si manifestano nello stesso ordine per tutti.  Così, qualcuno potrebbe iniziare dalla rabbia, passare poi alla negoziazione e infine alla depressione, saltando dall’una all’altra per un lungo periodo.

Bisogna ricordare che tutte queste emozioni sono perfettamente normali. Inoltre, si deve pensare che in seguito alla rottura il dolore si manifesta in maniera quasi inevitabile se esistevano sentimenti molto forti. Capire in cosa consiste ognuna di queste fasi può alleviare molto il dolore emotivo.

Analizziamole tutte.

1 – La fase della negazione

La prima fase che si attraversa per la perdita del partner è quella della negazione. In caso di rottura, la persona non è in grado di accettare che la relazione sia finita. Quindi, continua a comportarsi come se in qualsiasi momento l’altra persona potesse tornare.

Ciò può manifestarsi in diversi modi. Per alcuni, la rottura sembrerà essere un normale litigio credendo che in poco tempo vi sarà una riconciliazione. Per altri, invece, sarà evidente che si tratta di una rottura reale, ma penseranno che, con qualche sforzo, potranno riconquistare l’ex.

Se ritenete di trovarvi in questa fase, dovete iniziare a guardare in faccia la realtà. Negarla, vi arrecherà solo ulteriore dolore.

2 – La fase della rabbia

Quando la persona accetta che la relazione è finita, di solito compaiono sentimenti di ostilità e rabbia. Questi compiono una funzione fondamentale: permettono di alleviare il dolore.

Alcuni dei pensieri tipici di questa fase sono:

  • “Non mi meritava davvero”
  • “Sto meglio senza di lui/lei”
  • “Non sa quello che si perde”

Tuttavia, tale dialogo mentale nasconde tristezza e rancore. Per avanzare nel processo del lutto, bisogna capire che l’ex compagno è una persona normale e comune, che sta solo agendo nel modo che reputa migliore. Solo così sarà possibile attenuare la rabbia e passare alla fase seguente.

3 – La fase della negoziazione

Nella negoziazione la persona che prova dolore cerca di riconquistare l’ex in qualsiasi modo possibile. Così, possono comparire gesti romantici, suppliche o persino ricatti emotivi. Questo è tipico di persone con una certa personalità, come gli istrionici o i depressi.

L’unico modo per superare questa fase è accettare che l’ex non tornerà. Solo così si potrà passare alla successiva fase del dolore.

4 – La fase della depressione

Durante questa fase la persona accetta che l’ex non tornerà. Tuttavia, il processo di superamento del dolore per la fine della relazione non è ancora finito. Nella fase della depressione, il pensiero dominante è di non poter vivere senza l’altra persona.

Donna che piange il dolore per la fine di una relazione

Così, alcuni dei pensieri più comuni in questa fase sono:

  • “Non troverò mai nessuno come lui”
  • “Morirò solo/a”
  • “Non starò mai più bene”
  • “Nessuno mi amerà come lui/lei”

I messaggi che la persona manda a se stessa sono per la maggior parte irrazionali. Per superare il dolore, è necessario accettare che si può star bene anche senza l’altro, e che la fine della relazione non è così terribile.

5 – La fase dell’accettazione

L’ultima fase si manifesta quando finalmente la persona accetta l’accaduto e si rende conto di non avere bisogno dell’altro per stare bene. A questo punto, la vittima può ricostruire la propria vita e iniziare anche una nuova relazione in modo sano.

Il tempo necessario per attraversare le cinque fasi dipende dalla persona. Se state superando una rottura, dovete essere pazienti. È fondamentale avanzare poco per volta e lavorare attivamente alla propria guarigione.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.