La cerimonia del tè e la meditazione consapevole

La cerimonia del tè e la meditazione consapevole
Sergio De Dios González

Scritto e verificato lo psicologo Sergio De Dios González.

Ultimo aggiornamento: 01 febbraio, 2018

La cerimonia del tè fa parte dei rituali di meditazione Zen. Costituisce quello che i giapponesi chiamano “Ichigo”, ovvero “un momento, un incontro”. Si tratta di creare un momento unico e irripetibile. Concentrare tutti i sensi su quel momento e viverlo appieno. È, dunque, un modo di esercitare la meditazione.

La cerimonia del tè è costituita da diversi passaggi. Ognuno deve essere realizzato con la massima consapevolezza. Si tratta proprio di questo, di concentrarsi solo sul momento presente e percepire persino i più piccoli dettagli del rituale. Abbandonare la fretta, la preoccupazione, il prima e il dopo.

Questo rituale è un regalo di rispetto e affetto che l’anfitrione fa ai suoi invitati. Chi invita a una cerimonia del desidera, soprattutto, offrire un momento di pace suprema a chi vi assiste. Desidera anche che gli invitati avanzino nel loro percorso di evoluzione. Per questo motivo, il rituale viene realizzato con la massima devozione e se ne cura ogni minimo dettaglio.

Chiunque può essere l’anfitrione di una cerimonia del tè, uomo o donna. La preparazione di questo rituale richiede molto tempo. A volte sono necessari anni prima che sia pronta. Nell’antichità veniva realizzata dai samurai, per questo motivo la cerimonia del tè presenta connotazioni sacre.


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