La malattia di Lyme e i sintomi psicologici

La malattia di Lyme a volte può essere scambiata per artrite precoce. Tuttavia, questo disturbo causato da una puntura di zecca provoca anche depressione, perdita di memoria, disturbi d'ansia e pensieri ossessivi.
La malattia di Lyme e i sintomi psicologici
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 15 novembre, 2021

La malattia di Lyme è ancora sconosciuta a molti. Tuttavia, questa patologia infettiva trasmessa dalle zecche può provocare condizioni debilitanti e croniche. Nella maggior parte dei casi l’approccio medico è volto a curare solo i sintomi fisici e organici, a volte tralasciando le alterazioni psicologiche, piuttosto gravi.

Depressione, sbalzi d’umore, attacchi di rabbia, perdita di memoria: sono solo alcuni esempi di questa realtà troppo spesso trascurata. Molti pazienti, inoltre, si sentono totalmente smarriti e ne ignorano il motivo. Per cui il disagio psicologico insito nella malattia può essere piuttosto inquietante.

Fino a non molto tempo fa, si dava per scontato che qualsiasi malattia debilitante, come la fibromialgia o il lupus, fossero associate ad occasionali disturbi dell’umore.

La durezza di queste condizioni può facilmente far perdere d’animo il paziente, che non trova più la motivazione e il senso della vita. Nella malattia di Lyme è lo stesso processo infettivo a innescare questa complessa sintomatologia psicologica.

La malattia di Lyme è un’infezione trasmessa dalle zecche causata dal batterio Borrelia burgdorferi. I primi sintomi fisici sono il disagio provocato dal morso stesso, dolori articolari, mal di testa, febbre, problemi cardiaci.

Zecca che trasmette la malattia di Lyme.


Che cos’è la malattia di Lyme?

È stata descritta per la prima volta nel 1976. In media, è più diffusa negli Stati Uniti, specialmente in stati come Maine, Virginia, Wisconsin, Minnesota e Michigan. Tuttavia, va notato che ogni anno i casi aumentano sia negli Stati Uniti, così come in Europa, Russia, Cina e Giappone.

I morsi di zecca di solito si verificano in estate e all’inizio dell’autunno. Questi ectoparassiti possono trasportare 4 tipi di batteri che causano la malattia di Lyme: Borrelia burgdorferi, Borrelia mayonii, Borrelia afzelii e Borrelia garinii. Le ultime due sono più comuni in Europa e in Asia.

D’altra parte, vale la pena chiarire che non tutte le punture di zecca causano questa malattia. Al contrario, nel 90% dei casi questo non accade. Vediamo, però, quali sono i sintomi fisici associati:

  • Tra 3 e 10 giorni dopo, il segno del morso appare in modo evidente. Sembra un eritema, un’ampia eruzione circolare che è anche pruriginosa.
  • Dopo settimane (o addirittura mesi) il paziente inizia a provare forti dolori alle articolazioni e alle ossa, oltre a mal di testa, dolore al collo e rigidità, ecc.
  • A poco a poco compaiono i sintomi più gravi, come palpitazioni e battito cardiaco irregolare, perdita di tono muscolare, nevralgie, intorpidimento delle mani o dei piedi, alterazioni del viso, ecc.

È difficile ricevere una diagnosi corretta, di fatto la malattia viene spesso confusa con l’artrite, il Parkinson, la stanchezza cronica o anche con la sclerosi multipla.

I sintomi psicologici della malattia di Lyme

Uno studio condotto presso la Harvard Medical University dal Dr. Allen Steere e dal Dr. Jenifer Coburn definisce la malattia di Lyme come un problema di salute pubblica. Negli ultimi anni, le diagnosi sono aumentate notevolmente in Germania, Austria, Slovenia, Svezia e Spagna, superando in numero quelle negli Stati Uniti.

Tuttavia, come abbiamo sottolineato all’inizio, le implicazioni psicologiche di questa malattia vengono spesso trascurate. Siamo di fronte a una condizione medica di origine infettiva che attacca il cervello e il midollo spinale, provocando la cosiddetta neuroborreliosi.

Ad alcuni pazienti è stata precedentemente diagnosticata una malattia mentale ignorando l’agente infettivo alla base, in questo caso, Borrelia. I sintomi psicologici della malattia di Lyme sono:

  • Sbalzi di umore repentini ed estremi.
  • Paralisi nervosa.
  • Perdita di memoria.
  • Pensieri ossessivi e deliranti.
  • Scoppi di rabbia con comportamento violento.
  • Forte ansia.
  • Depressione.
  • Difficoltà a concentrarsi, confusione costante.

C’è un fatto che fa riflettere molti professionisti della salute mentale: a volte, quando si effettua la diagnosi di un disturbo psichiatrico, i possibili agenti infettivi che sono latenti a queste realtà non sempre vengono presi in considerazione.

Molte persone ricevono una diagnosi solo a distanza di anni. Un caso noto è quello della cantante Avril Lavigne. Questo è sicuramente un dato da tenere in considerazione.

Qual è il trattamento?

La strategia per il trattamento della malattia di Lyme si basa sulla somministrazione di antibiotici. Tuttavia, prima di farlo, è necessario analizzare lo stato del sistema immunitario di ciascun paziente per sapere in quale stadio della malattia si trova.

In seguito, vengono somministrati antibiotici come ceftriaxone o doxiciclina per via endovenosa. Si consigliano anche le vitamine e gli antiossidanti per rafforzare le difese immunitarie.

Per quanto riguarda i disturbi psicologici, spesso vengono prescritti gli antidepressivi. Tuttavia, le ricadute dopo il trattamento sono frequenti, al punto da diventare una malattia cronica che può essere trasmessa sessualmente.

Organizzazioni come l’International Association for Chronic Lyme Patients (ILADS) richiedono maggiore attenzione, nonché nuove strategie terapeutiche. Ogni anno, il 19 maggio si celebra il giorno di questa malattia per ricordare una realtà che si sta verificando con sempre maggiore frequenza e che non sempre viene diagnosticata adeguatamente.

Episodi del genere ci fanno riflettere sul fatto che spesso i peggiori nemici sono di piccole dimensioni, si vedono appena, come nel caso delle zecche.


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  • Carriveau, A., Poole, H., & Thomas, A. (2019, June 1). Lyme Disease. Nursing Clinics of North America. W.B. Saunders. https://doi.org/10.1016/j.cnur.2019.02.003
  • Steere, AC, Coburn, J., y Glickstein, L. (2004). La aparición de la enfermedad de Lyme. Revista de investigación clínica . La Sociedad Americana de Investigación Clínica. https://doi.org/10.1172/JCI21681

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