La pazzia della gelosia

La pazzia della gelosia

Ultimo aggiornamento: 12 maggio, 2017

Avete mai avuto paura di perdere la persona amata perché ha incontrato qualcun altro? Pensateci un attimo prima di rispondere. La paura è una delle due facce dell’amore, è la paura dell’amore, la paura di perdere ciò che abbiamo e ciò che siamo. L’amore ci fa paura. Tutto questo sfocia in gelosia.

Come si comporta una persona gelosa?

Le persone gelose vivono in funzione del loro partner, vigilano e controllano ogni sua mossa. Pensano che in questo modo riusciranno a prevenire, o a scoprire, l’infedeltà del partner. Le persone gelose avvertono come minaccioso l’ambiente in cui si muove il partner: il lavoro, gli studi, la famiglia, gli amici. Anche la relazione più superficiale può essere percepita come una minaccia.

Alcuni sono gelosi perfino delle esperienze passate del partner, quando ancora non lo conoscevano. Ci sono due tipi di gelosia, quella ossessiva e quella delirante. Le persone colpite dalla gelosia possono manifestarne un tipo o entrambe.

Chi sono i gelosi ossessivi?

I gelosi ossessivi si caratterizzano per il controllo e i divieti che impongono al partner e presentano i seguenti comportamenti:

-Controllano i messaggi di posta, il telefono e tutti gli account del partner sui social network.

-Aggrediscono il partner ogni volta che vengono assaliti dal dubbio circa una foto, un messaggio, una chiamata.

-Chiamano il partner costantemente e fanno visite a sorpresa solo per verificare che sia dove dice di essere.

-Impongono alla persona amata di non truccarsi, acconciarsi i capelli, vestirsi come desidera perché le ritengono azioni che portino all’infedeltà.

-Allontanano i famigliari, pensano che possano riferire messaggi di possibili amanti.

-Allontanano qualsiasi amico del sesso opposto per prevenire un tradimento.

-Alcuni impediscono al partner di frequentare anche persone dello stesso sesso perché temono che possa essere omosessuale.

Le persone gelose con questa ossessione del controllo alimentano la loro ansia, la preoccupazione, l’insicurezza e la diffidenza. Manifestano un malessere emotivo causato da pensieri distorti:

  • Non si considerano abbastanza attraenti.
  • Hanno paura di restare sole.
  • Ritengono che chiunque sia migliore di loro e per questo potrebbero perdere il partner.
  • Alimentano e proiettano una sensazione di insicurezza.

Chi sono i gelosi deliranti?

I gelosi deliranti si convincono dell’infedeltà del partner pur non avendo indizi. La loro gelosia è eccessiva e la rafforzano costantemente (qualsiasi dettaglio può essere una prova che giustifica il loro atteggiamento), sono molto possessivi.

I gelosi deliranti vogliono scoprire l’amante del partner perché sono convinti della sua esistenza.

Adottano un atteggiamento di controllo e diffidenza, di conseguenza il partner si risente e sta sulle sue. Entrambi soffrono e “rafforzano” a vicenda il comportamento dell’altro. Il geloso diventa sempre più ossessivo, il partner sempre più riservato.

Il geloso si pente della sofferenza che infligge al partner, ma questo non gli impedisce di alimentare in qualunque modo la sua gelosia. Una gelosia che molto spesso sfocia in aggressione, che può essere di natura verbale, fisica o psicologica. Una volta tranquillizzatosi, il geloso torna all’inizio del circolo chiedendo perdono.

I gelosi possono cambiare?

Le persone gelose possono cambiare. Di fatto, le tecniche di terapia cognitivo-comportamentale sono tra le migliori risorse per portare a buon fine questo cambiamento. Le persone gelose imparano a fidarsi dell’altro, a credere fermamente nella sua lealtà, perché amano stargli accanto e amano la vita che hanno insieme.

La persona gelosa può cambiare quando capisce di avere dei valori per cui vale la pena essere amata e quando capisce di poter migliorare alcuni aspetti che potrebbero allontanarla dal partner. Se ristabilirà la percezione dei suoi valori e il locus of control, stimolerà e favorirà il cambiamento.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.