La saggezza delle persone anziane

La saggezza delle persone anziane
Cristina Calle Guisado

Scritto e verificato la psicologa Cristina Calle Guisado.

Ultimo aggiornamento: 12 gennaio, 2023

La saggezza delle persone anziane è infinita, basta essere disposti ad ascoltare con il cuore le loro storie di vita e sulla vita. Basta essere disposti ad apprezzare la saggezza che solo gli anni hanno permesso loro di acquisire. Le persone anziane possono consigliarci basandosi sulla propria esperienza, sui loro successi e sui loro fallimenti. Che, in quanto vari e diversi, sono molto utili.

La vita ha diverse sfumature, non è tutto bianco o nero, e ce ne accorgiamo quando facciamo entrare la saggezza delle persone anziane nella nostra vita. Le diverse esperienze costruiscono una vita intera, fatta di momenti chiave, importanti e persino indimenticabili che segneranno il nostro carattere e scriveranno la nostra storia. Momenti segnati dall’amore e dalla famiglia, ma anche da eventi inevitabili come la morte. 

Non esiste vita senza difficoltà, né esiste vita senza un istante di felicità.

Lavorare come operatrice del servizio di telesoccorso mi ha permesso di conoscere molte storie degli utenti e dei loro familiari. Mi ha dato l’opportunità di ascoltarli, comprenderli e impregnarmi del loro affetto e, ovviamente, della loro saggezza: della saggezza delle persone anziane.

Donna in un campo la saggezza delle persone anziane

“Invecchiare è come scalare una montagna: mentre si sale le forze diminuiscono. Ma lo sguardo è più libero, la vista più ampia e più serena.”
-Ingmar Bergman-

La saggezza delle persone anziane

Amore

La saggezza delle persone anziane racchiude preziosi consigli sull’amore e sull’importanza di scegliere bene il proprio compagno di vita. Come molte di loro raccontano, in particolare le donne, prima o poi i figli se ne vanno di casa, è la legge della vita. Questa partenza può lasciare un vuoto, perché provoca importanti cambiamenti nella dinamica familiare.

Alcuni genitori possono soffrire della sindrome del nido vuoto. In questo momento, quando i figli non sono più in casa e si va in pensione, si ha a disposizione più tempo libero e gran parte di questo tempo viene condiviso con il partner. Per questo motivo è consigliabile avere una relazione positiva e comprendersi appieno. Al contrario, la solitudine pesa anche se si è in due.

D’altra parte, conversare con una persona anziana ci aiuta a credere nell’amore con più forza che mai. Vi sono coppie che durano più di trenta, quaranta, cinquanta o persino sessant’anni insieme. Superando difficoltà di ogni genere, come una grande squadra. Vedovi o vedove che sentono la mancanza del proprio compagno di vita, che lo ricordano con affetto e gratitudine. Rievocano grandi e piccoli dettagli come: il meraviglioso padre o la meravigliosa madre che è stato/a, le sue battute, le sue passioni, quanto gli/le piaceva andare in campagna o giocare con i nipoti.

Altri devono separarsi in vita dal proprio compagno, perché uno dei due deve recarsi presso una struttura medica o un pensionato, mentre l’altro resta solo in casa. La maggior parte visita tutti i giorni il proprio partner, poco importa la malattia da cui è affetto o se può parlare o ricordare.

“L’età non ti protegge dall’amore. Ma l’amore, fino a un certo punto, ti protegge dall’età.”
-Jeanne Moreau-

Solitudine

La solitudine è la cornice della tristezza provata da molti anziani. La saggezza delle persone anziane ci aiuta anche a conoscere la solitudine. Una solitudine che a volte provano perché non voglio disturbare, altre perché si sono distanziati dalla famiglia e, altre ancora, perché hanno pochi parenti o amici.

Vi sono storie di qualsiasi tipo. Molti figli non vogliono saperne niente dei propri genitori, con o senza ragione, e forse alcuni anziani, se potessero tornare indietro nel tempo, farebbero le cose in un altro modo.

Da giovani non pensiamo mai che verrà il giorno in cui saremo vecchi e che le nostre azioni di oggi potrebbero avere gravi conseguenze un domani, che non trattare bene la gente, non sforzarci di relazionarci con gli altri ci può isolare dall’umanità, dalla società e persino dai nostri cari.

Fa molto male non saper stare da soli… come non saper stare in compagnia.

Occhio di persona anziana

Tutti abbiamo bisogno degli altri, in fin dei conti l’essere umano è un animale sociale. Avere degli hobby e saperli trovare a qualsiasi età è importante, è una bellissima cura per la solitudine. Alcuni di questi passatempi dovranno essere svolti in compagnia, mentre altri da soli ma, comunque sia, ci aiuteranno a socializzare. Come nel caso di una utente di 85 anni, alla quale i nipoti hanno regalato un tablet che usa per cimentarsi in diversi giochi, come il famoso Candy Crush. Grazie a questo nuovo hobby, si tiene impegnata, allena la mente e favorisce il legame affettivo con i suoi nipoti.

“Invecchiare è triste, maturare è bello”.
-Brigitte Bardot-

Famiglia

Dare valore alla famiglia fa parte della saggezza delle persone anziane. Non sono importanti solo i figli,  molti nipoti, ad esempio, si prendono cura dei propri zii come se fossero i loro stessi genitori, stravedono per loro.

“Ho perso un po’ la vista, molto l’udito. Alle conferenze non vedo le proiezioni e non sento bene. Ma penso più adesso di quando avevo vent’anni. Il corpo faccia quello che vuole. Io non sono il corpo: io sono la mente”.
-Rita Levi-Montalcini-

La famiglia è stata, è e sarà importante. I ricordi familiari hanno sempre un grande valore, tanto quelli vividi quanto quelli che continuano a crearsi quando si ricevono le visite dei figli e dei nipoti, o di altri familiari. Sono molti gli aneddoti che le persone anziane raccontano , alcuni recenti e altri meno, e molti sui propri genitori o fratelli. Ricordo diverse conversazioni che mi hanno colpita:

  • Un’utente recitò diverse poesie del padre. Non ne aveva scritta neanche una su carta, ma la memoria di suo padre si manteneva viva ogni volta che le recitava. Poesie preziose, piene di vita e di saggezza popolare.
  • Un’altra utente ricordava con affetto il padre che ogni sera aveva insegnare a leggere e a scrivere a lei e al fratello. Ancora oggi, nonostante i suoi 80 anni, ricorda perfettamente il titolo del primo libro che lesse quando ne aveva sette, Il brutto anatroccolo.
Nonno che abbraccia il proprio nipote

Morte

Imparare ad accettare la morte come parte della vita è un pilastro fondamentale per la saggezza delle persone anziane. Accettano l’avvicinarsi della morte senza per questo smettere di vivere. Anzi, si godono molto di più quello che hanno acquisito durante gli anni, quando hanno smesso di essere dei nani per trasformarsi in giganti.

Tuttavia, di solito è più difficile accettare altri tipi di perdite, come il deterioramento delle proprie facoltà fisiche e mentali o il decesso di persone care, come amici e familiari.

“La vita è come una candela che si spegne.”
-Utente del telesoccorso-

Come nell’infanzia, anche nella vecchiaia la famiglia occupa il posto più importante. Tuttavia, adesso non sono i genitori, ma i figli al centro della propria attenzione.

Gratitudine

La saggezza delle persone anziane trabocca di gratitudine. Sono grate per la vita che hanno vissuto, comprendono che il loro percorso è stato lungo e che i loro cuori continuino a battere è un dono. Non rinnegano o rimpiangono le difficoltà; comprendono che grazie a esse sono diventate le persone che sono oggi e che un’affascinante dialettica fra la fortuna e la loro volontà le ha portate dove si trovano. Non voltano le spalle all’entusiasmo, lo si può vedere mentre giocano a carte dopo aver mangiato o nei momenti che condividono con i nipoti.

Ci ricordano che il lavoro ci umanizza, costituendo il tessuto grazie al quale sviluppiamo molte delle nostre abilità. Ma che facciamo male quando lo trasformiamo nel fulcro delle nostre vite. Le persone anziane sono solite rimpiangere i momenti in cui sono cadute in questa tentazione e non quelli in cui hanno ceduto alle proposte di condividere del tempo con la famiglia o con gli amici.

Del lavoro salvano anche la sensazione di utilità che genera. In merito a questo punto, mi viene in mente il caso di una persona che, a più di 80 anni, si è iscritta a un corso di pittura senza aver mai dipinto prima. Adesso regala quadri a tutta la famiglia e lo fa con quell’impagabile sensazione di avere la capacità e la volontà di generare un valore, nonostante e grazie agli anni.

“Non sono gli anni che contano nella vita, è la vita che metti in quegli anni.”

-Abraham Lincoln-

Uomo anziano con tazza e libro

Molte persone anziane sono appassionate di lettura, il loro ambiente familiare ha favorito il loro interesse per la cultura, nonostante le difficoltà. Leggono giornali o libri di ogni genere, dai romanzi più classici ai saggi più attuali. Cercano quei contenuti che apprezzano e quei formati che meglio si adattano alle loro capacità fisiche, in particolare alla vista.

Cosa possiamo imparare se ascoltiamo con attenzione le persone anziane? Hanno molto da insegnarci sulla vita, grazie alla loro esperienza e al modo in cui affrontano il presente. Le persone anziane custodiscono, per chi desideri ascoltarle, storie piene di forza e coraggio, di lacrime e sorrisi, di sole e pioggia. Le loro storie sono piene di aneddoti di ogni tipo, di momenti felici e meno felici o persino tristi. E la cosa migliore di tutte è che sono desiderose di condividerle.

La saggezza delle persone anziane è infinita.

“Non vi è rosa senza spine.”
-Utente del telesoccorso-


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