L'immagine di sé corrisponde al vero?

Siamo certi che il modo in cui definiamo noi stessi corrisponda al vero? Oppure abbiamo una visione distorta di noi?
L'immagine di sé corrisponde al vero?
Adriana Díez

Scritto e verificato la psicologa Adriana Díez.

Ultimo aggiornamento: 01 marzo, 2023

Pensate che i vostri amici o un vostro parente vi descriverebbero con le stesse parole che usereste voi? In genere, l’immagine di sé corrisponde al vero, dunque è obiettiva, o forse è distorta? Per scoprire se il modo in cui definiamo noi stessi corrisponde alla realtà basta fare un piccolo gioco.

L’esperimento è semplice: la prossima volta che vi riunite con amici o parenti, a turno ciascuno dovrà definire uno dei presenti usando 3 aggettivi. Pensate siano vere le caratteristiche che gli altri vedono in voi? Perché non coincidono?

Questo fenomeno si verifica a causa di alcune distorsioni cognitive. Tali distorsioni offrono un’immagine di sé irreale o idealizzata oppure distorta e pessimista. Così, quando pensiamo di guidare meglio degli altri, si parla di distorsione positiva; credere di essere più brutti degli altri è invece una distorsione negativa.

L’immagine di sé e riscontro con la realtà

Il modo in cui descriviamo noi stessi influenza il nostro umore. Secondo alcuni studi recenti, tendiamo a vedere la realtà secondo distorsioni cognitive positive e ad accogliere le informazioni per noi familiari o più vicine a quello che conosciamo.

Al tempo stesso, tendiamo a giudicare il nostro comportamento passato migliore di quanto non sia stato in realtà e pensiamo di aver avuto meno successi e più fallimenti di quelli effettivi.

Il modo in cui definisci te stesso corrisponde al vero?

La immagine di sé dipende dalle distorsioni.

Distorsioni cognitive o bias

Sono diverse le distorsioni cognitive che entrano in gioco quando si tratta di elaborare un’informazione; le più comuni influiscono sul modo in cui definiamo noi stessi, sono:

  • Percezione selettiva: si attiva quando rivolgiamo le nostre attenzioni alle informazioni dal contenuto positivo, per quanto riguarda le azioni e l’immagine di sé.
  • Bias di conferma: in questo caso i nostri sforzi sono rivolti a confermare ipotesi che avevamo già, quindi a cercare conferma alle nostre idee o all’immagine che abbiamo di noi.
  • Autocompiacimento: tendiamo a percepire noi stessi come padroni dei nostri successi e solo spettatori passivi dei nostri fallimenti.
  • Distorsione ottimistica: tendiamo a pensare di aver vissuto più esperienze positive rispetto agli altri; dunque che sia meno probabile che ci succedano eventi spiacevoli.
  • Illusione di invulnerabilità: è la diretta conseguenza della distorsione ottimistica; ovvero tendiamo a pensare di avere meno probabilità di vivere esperienze negativo; ci crediamo immuni o in grado di controllare gli eventi meglio di quanto non facciamo in realtà.
Ragazza felice della sua vita.

In che modo le distorsioni cognitive influenzano l’immagine di sé?

Come possiamo cambiare qualcosa di noi che non consideriamo nemmeno sbagliato? Come possiamo crescere se non siamo in grado di vedere in cosa sbagliamo o in cosa potremmo migliorare?

Pensiamo che siano gli altri responsabili della nostra disfatta o di conoscerci alla perfezione solo perché trascorriamo l’intera giornata con noi stessi, ma in realtà non è affatto così.

Se a ogni volta imprevisto o fallimento ci interrogassimo su cosa è andato storto, quanto è dipeso da noi, in cosa possiamo migliorare o cambiare per non rivivere le stesse conseguenze, allora potremmo dire di essere più vicini alla conoscenza di noi stessi, alla crescita, alla realtà.

Le distorsioni cognitive tendono a darci un punto di vista più positivo sulla nostra persona. Una percezione distorta che in alcuni casi ci sarà di aiuto, mentre in altri di intralcio. Per esempio, se crediamo di guidare meglio di quanto non facciamo in realtà, probabilmente risulteremmo più assertivi, ma anche più intransigenti.

È importante, dunque, conoscere queste distorsioni cognitive, essere consapevoli del loro potere e sfruttarne gli effetti a nostro vantaggio.

Conoscere e sapere in che modo funzionano le distorsioni cognitive, è fondamentale, se vogliamo influire sul nostro modo di definire noi stessi.

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