Le 10 migliori frasi di Paul Ekman

Le 10 migliori frasi di Paul Ekman
Sara Clemente

Scritto e verificato Psicologa e giornalista Sara Clemente.

Ultimo aggiornamento: 03 gennaio, 2023

Paul Ekman, psicologo nordamericano (Washington, 1934), è un esperto dello studio delle emozioni e dell’espressione facciale a esse connessa. Gli oltre 14 libri e circa 200 articoli da lui pubblicati avvallano il suo percorso. Per farvelo conoscere meglio, oggi vi presentiamo le 10 migliori frasi di Paul Ekman!

Docente presso l’Università della California per più di 30 anni, attualmente è considerato uno degli psicologi di maggior prestigio del XXI secolo. Nel 2009 fu nominato dal Times una delle 100 persone più influenti del mondo.

È stato anche consulente del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti e dell’FBI, ha inoltre tenuto seminari e corsi certificati on-line, con l’obiettivo di formare le persone in materia di coscienza emotiva.

Paul Ekman, di idee darwiniane

Il pensiero iniziale di Paul Ekman era che le emozioni fossero determinate dalla cultura. Tuttavia, procedendo con le sue ricerche, cambiò del tutto il suo modo di pensare.

È così che le sue scoperte l’hanno portato ad adottare una prospettiva evolutiva, prossima a quella del distinto naturalista inglese Charles Darwin. Questa prospettiva, e in concreto quella di Ekman, sostiene che le emozioni sono universali e considera la loro origine biologica, piuttosto che culturale .

Ekman ha contribuito in modo notevole anche alla ricerca degli aspetti sociali che determinano le bugie o le ragioni per cui si verificano, ed è per questo che attualmente è considerato un esperto nel riconoscimento delle menzogne.

Foto di emoticon appese

10 frasi di Paul Ekman per riassumere le sue idee

Alcuni dei suoi titoli più emblematici sono Giù la maschera. Come riconoscere le emozioni dall’espressione del viso  (1972), I volti della menzogna. Gli indizi dell’inganno nei rapporti interpersonali (1985), Le bugie dei ragazzi. Frottole, imbrogli, spacconate: perché i nostri figli ricorrono alla menzogna?  (1989) o Emotions Revealed (2003).

Molte delle sue scoperte sono state di ispirazione per la serie televisiva di successo Lie to Me e lo hanno portato a offrire il suo contributo per la produzione del documentario The Human Face (Il volto umano) per la rete televisiva statunitense BBC.

Sebbene siano molte le citazioni di questo grande psicologo che hanno fatto la differenza, a seguire vi presentiamo quelle che sono considerate le 10 migliori frasi di Paul Ekman. Ancora oggi ci invitano senz’altro a una profonda riflessione. Vediamole insieme!

Sulla menzogna…

Alcune delle frasi di Paul Ekman più interessante sulla menzogna sono:

“La maggioranza delle menzogne trionfa perché nessuno si disturba di scoprire la verità”.

“Il bugiardo si perfeziona facendo pratica”.

Bisogna considerare che la menzogna è una caratteristica centrale nelle persone. Riveste un protagonismo essenziale nelle nostre vite e comprenderla nel modo più completo possibile (come si camuffa, perché viene detta, come si manifesta e come si scopre) è rilevante per quasi tutte le questioni umane.

“Quand’è che un politico mente? Quando muove le labbra!”.

“Una promessa infranta non è una menzogna”.

Ekman viene considerato uno degli scopritori delle  “microespressioni” facciali che, come ha dimostrato insieme a Wallace V. Friesen, possono essere utilizzate per rilevare le menzogne con un discreto grado di affidabilità.

Sulle emozioni…

Alcune delle frasi di Paul Ekman più emblematiche sulle emozioni sono:

“La gente sorride anche quando sta male”.

“La sorpresa è l’emozione più fugace, perché restiamo sorpresi solo finché non scopriamo perché lo siamo. Si tratta sempre di qualcosa di inaspettato”.

Persona disperata

Ekman sostiene che le emozioni siano innate. In questo modo, qualsiasi persona ride quando è o sembra essere allegra oppure spalanca un po’ gli occhi quando è sorpresa o finge di esserlo.

Ekman, dunque, attribuisce alla cultura il ruolo connesso alla dissimulazione, all’esagerazione, all’occultamento o alla soppressione dei gesti e delle emozioni.

“I sorrisi sono, probabilmente, le espressioni facciali più sottovalutate, molto più complessi di quanto la maggior parte della gente pensi. Esistono dozzine di sorrisi, ognuno diverso dall’altro, nell’apparenza e nel messaggio che esprime”.

“Nessuna relazione importante può sopravvivere quando viene a mancare la fiducia”.

“La gente fraintende gli eventi, in particolare il significato delle azioni altrui e i motivi che le spingono a comportarsi in un modo o nell’altro”.

“Le emozioni cambiano il modo in cui vediamo il mondo e come interpretiamo le azioni altrui”.

Il volto: un libro aperto

In un primo momento, Ekman pensava che vi fossero 6 gesti universali, corrispondenti a 6 emozioni universali (paura, rabbia, allegria, tristezza, dispiacere e sorpresa); successivamente, però, li ampliò fino a 17. In seguito, sviluppò il Sistema di Codifica delle Espressioni Facciali  (abbreviato in FACS, dall’inglese Facial Action Coding System) per categorizzare tutte le espressioni umane che, in qualche modo, possono essere esibite dal nostro volto.

Questo metodo le classifica mediante lo studio dei movimenti dei muscoli del volto. Cataloga quello che vuole esprimere una persona quando abbassa le sopracciglia, arriccia il naso, sbatte le palpebre, alza o abbassa la testa, la direzione e l’inclinazione della testa. Tutto conta.

Foto della stessa persona con diverse espressioni

Come abbiamo visto, alla base delle ricerche di Paul Ekman vi sono i tratti e gli stati d’animo dell’essere umano. I suoi apporti scientifici gli hanno consentito di ricevere ben tre volte il Premio per la ricerca scientifica dell’Istituto Nazionale di salute mentale.

Attualmente, i risultati dei suoi 40 anni e oltre di scoperte di grande valore si applicano a una grande moltitudine di ambiti, dalla ricerca sulla schizofrenia al rilevamento delle menzogne. Un professionista da seguire in modo più che ravvicinato, vero?


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.