Se non sai dove andare, segui il profumo dei sogni

Se non sai dove andare, segui il profumo dei sogni

Ultimo aggiornamento: 29 dicembre, 2016

L’unico modo di realizzare un sogno è trovare la libertà necessaria per cambiare la realtà. Eppure talvolta sembra che la società faccia di tutto per tarparci le ali, sottomettendoci a stili di vita che, a poco a poco, ci assorbono in una routine opaca, priva di libertà.

Entrando in una qualsiasi libreria, troverete un mucchio di manuali che cercano di insegnarvi come realizzare i vostri sogni e i vostri obiettivi. Parlano di determinazione, di fiducia in se stessi e di motivazione. Tuttavia, non sempre fanno riferimento al ruolo che hanno tutti i fattori ambientali che ostacolano i nostri sogni. Si tratta della società stessa, di quell’insieme di organi pronti a controllarci attraverso la loro politica. Tuttavia, bisognerebbe fare riferimento anche alla famiglia e agli stessi educatori.

 “[…] Quel giorno appresi che i sogni esistono solo per essere realizzati. Da quel giorno non dormo più per riposare…adesso dormo semplicemente per sognare.”

-Walt Disney-

Maria Montessori diceva che il primo compito dell’educazione è quello di “smuovere la vita” lasciandola, però, libera di svilupparsi da sola. Al giorno d’oggi, anziché ravvivare la fiamma dell’allegria nei bambini, molte famiglie e numerosi centri educativi indirizzano i più piccoli su parametri fissi che li portano ad omologarsi.

Quando si crescono persone che in futuro aspireranno ad essere tutte uguali, a possedere ciò che è del vicino o a raggiungere i traguardi di altri, la libertà non è autentica. Non è certo un terreno fertile per i sogni. Non possiamo infatti dimenticare che i grandi sogni nati dalle menti più fini sono quelli che possono cambiare il mondo, quelli che ci aiutano ad aspirare ad un orizzonte più degno, più pieno di meraviglie e possibilità.

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I sogni ci rendono rivoluzionari

Alle volte abbiamo la sensazione che i nostri scenari personali e lavorativi siano veri e propri campi minati. Il presente in cui viviamo non aiuta affatto: la burocrazia, il corporativismo, la mancanza di investimenti in capitale umano e la rigidità delle nostre strutture sociali, sono tutte barriere per i nostri sogni.

 “Ciò che importa davvero non sono gli obiettivi che ci prefiggiamo, bensì il cammino che prendiamo per raggiungerli”

-Peter Bamm

Consapevoli della presenza di tutti questi nemici, a volte decidiamo di rinunciare a qualcosa per raggiungere le nostre mete. Sono molte, per esempio, le persone costrette a tagliare i rapporti con la propria famiglia per poter studiare all’estero o ancora per essere felici al fianco di una persona non accettata dai genitori. È anche comune che un imprenditore debba mettere a rischio tutta la sua vita per poter realizzare un progetto, il sogno nel quale ha investito sforzi, denaro, tempo e sofferenza.

Tutti questi sono certamente veri atti di fede, gesti coraggiosi che ci rivelano qualcosa che non andrebbe mai dimenticato. John Maxwell, scrittore statunitense ed esperto in leadership e comunicazione, ci spiega che oggi giorno il talento non basta per poter realizzare i nostri sogni. Occorre “dare battaglia” in molti ambiti. Si tratta di una lotta quotidiana che servirà, però, a farci crescere come persone.

L’essere umano è programmato per evolvere e rompere questi modelli: siamo fatti per sopravvivere in mezzo alle avversità di tutti i giorni, per raggiungere prima o poi mete e traguardi.

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Il profumo di un sogno, un compagno di tutti i giorni

Nel bel mezzo del complesso panorama in cui viviamo, risalta un fatto che ha del paradossale. La maggior parte dei nostri sogni è relativa ai primi gradini della piramide dei bisogni di Abraham Maslow. L’aspirazione alla sicurezza e alla protezione è una meta più che ambita: un buon lavoro, una casa, un letto su cui dormire…

Allo stesso tempo, anche i bisogni di autostima o realizzazione sono un elemento su cui investire giorno per giorno: la fiducia, l’autostima, l’indipendenza, la libertà… Sembra che ad oggi sia ancora molto difficile ottenere la propria autorealizzazione, raggiungere quella fase in cui finalmente si profila la realtà che si è sempre sognata.

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Ebbene, proprio come diceva Wayne Dyer, quando si balla, il nostro obiettivo non è arrivare in un punto particolare della pista, bensì goderci l’intero momento. Per questo, anziché abbatterci o dubitare di noi stessi quando non riusciamo a realizzare un sogno, dovremmo essere consapevoli che la vita è un ballo che non si ferma mai. Se ci fermassimo, la musica cesserebbe e perderemmo il ritmo, la magia, la motivazione.

Se c’è qualcosa che l’essere umano fa da quando alzò gli occhi al cielo e scoprì le stelle, è sognare. Non importa quanto buia sia la notte, quanto fitta sia la foresta del nostro mondo quotidiano – i nostri sogni ci incoraggiano sempre e ci spingono a lottare, a non arrenderci. Perché nessun sognatore è piccolo, e nessun sogno è mai troppo grande.

Immagini per gentile concessione di Dimitria Milan


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