La paralisi del sonno: angosciante, ma inoffensiva

La paralisi del sonno: angosciante, ma inoffensiva

Ultimo aggiornamento: 03 gennaio, 2017

La paralisi del sonno è un’esperienza che di solito causa una sensazione di angoscia più o meno intensa. Si verifica soprattutto quando ci stiamo addormentando o svegliando e ci rende incapaci di effettuare qualsiasi movimento o di parlare, anche se siamo consapevoli di ciò che accade intorno a noi. È spesso accompagnata da allucinazioni acustiche, per esempio sentire passi che si avvicinano a noi, e dall’intensa sensazione che ci sia qualcuno accanto a noi.

Sebbene si tratti di un’esperienza sgradevole e angosciante è, in realtà, totalmente inoffensiva. Può anche accadere a chiunque e non è un sintomo di nessuna patologia né malattia. Viene associata a stati di ansia e di stress. Perché si verifichi una paralisi del sonno, la persona deve rimanere nella fase REM del sonno nel momento in cui si sta svegliando, condizione che induce alcune caratteristiche di questi due stati a mischiarsi tra loro.

La paralisi dura da uno a tre minuti, e anche se non riusciamo a muovere in modo volontario nessun muscolo, quelli respiratori continuano a funzionare automaticamente. La paralisi del sonno è inclusa nel gruppo delle parasonnie, ed è associata alla narcolessia.

Diversi tipi di paralisi del sonno

Esistono tre tipi di paralisi del sonno:

  • Tipologia isolata. Può fare la sua comparsa in individui sani che stanno attraversando un periodo di forte stress, che sano soffrendo di Jet-lag, ansia o privazione del sonno. È probabile che la persona che prova la paralisi di tipologia isolata provi quest’esperienza una sola volta nella sua vita, e mai più. Questa tipologia non richiede la visita di uno specialista per ottenere aiuto.
  • Tipologia familiare. In alcuni casi questi episodi si ripetono nel corso del tempo, anche se non sono accompagnate da nessun altro sintomi, e inoltre si verificano in diversi membri della stessa famiglia. Si tratta di una tipologia molto rara.
  • Tipologia associata ad un’altra patologia. Malattie come la narcolessia possono essere accompagnate da episodi di paralisi del sonno.
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Caratteristiche della fase REM e della paralisi del sonno

Durante il sonno, attraversiamo diversi stadi, tra cui la fase REM. Questa sigla deriva dalla definizione inglese, Rapid Eye Movement, vale a dire “movimento rapido degli occhi”. Questa fase del sonno inizia circa 70-100 minuti dopo che ci siamo addormentati ed è la fase in cui sogniamo. Si ripete circa 4 o 5 volte nel corso della notte.

Nel momento in cui sogniamo, il corpo prende alcuni provvedimenti affinché l’esperienza del sogno non sia pericolosa. I muscoli del nostro corpo si paralizzano per evitare movimenti pericolosi. Ad esempio, potremmo sognare di star fuggendo da qualcosa oppure di star realizzando movimenti che, se riproducessimo davvero mentre dormiamo, potrebbero essere pericolosi per noi o per chi dorme accanto a noi. L’attività cerebrale in questa fase è molto intensa.

Quando ci svegliamo e siamo paralizzati significa che il nostro cervello è rimasto alla fase REM e quindi, anche se abbiamo aperto gli occhi, continuiamo a non essere in grado di muoverci. Inoltre, i sogni si mischiano alla realtà e causano allucinazioni che, anche se in quel momento sembrano reali, sono solo frutto della nostra immaginazione.

Allucinazioni ipnagogiche e ipnopompiche

Come se non potersi muovere di un solo centimetro non fosse abbastanza terribile, l’esperienza diventa ancora più sgradevole quando è accompagnata da allucinazioni. Le allucinazioni uditive e visive sono le più comuni. Queste hanno spesso un carattere minaccioso. È abituale sentire dei passi che si avvicinano o vedere ombre che si muovono nella stanza.

La persona, inoltre, può avvertire unapresenza, come se ci fosse qualcuno vicino a lei. Può sentire che qualcuno la sta toccando o le sta premendo il petto, impedendole di respirare. Esistono due tipi di allucinazioni associate alla paralisi del sonno, a seconda che si verifichino mentre stiamo dormendo (ipnagogiche) o quando ci svegliamo (ipnopompiche).

È importante essere consapevoli che queste allucinazioni non sono indizio di nessun tipo di patologia di cui dovremmo preoccuparci, visto che si tratta solo di una prolungazione del sonno durante la veglia, e potrebbe accadere a chiunque. A meno che non sia accompagnata da un’eccessiva sonnolenza diurna , da cataplessia o da altri sintomi di questi tipi, non c’è motivo di preoccuparsi.

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Consigli per evitare che si verifichi una paralisi del sonno

La paralisi del sonno non è pericolosa e non rischiamo che ci accada niente di brutto, quindi la cosa migliore è cercare di rilassarsi, ripetersi che non succederà nulla e che durerà soltanto pochi minuti. Possiamo fare ben poco per uscire da questo stato, ma è possibile tenere in considerazione alcuni consigli che renderanno più improbabile la sua comparsa.

Visto che una delle causa più comuni della paralisi è lo stress, è bene cercare di ridurlo prima di andare a dormire. Fare attività fisica, realizzare esercizi di rilassamento, cercare di dormire a sufficienza ogni giorno e, in sintesi, mantenere una buona igiene del sonno.

Comprendere i meccanismi del nostro cervello può aiutarci ad avere meno paura di episodi come questo. Se non capiamo come lavora il nostro cervello, infatti, possiamo arrivare ad attribuire la causa della paralisi del sonno a malattie mentali o persino ad esperienze “paranormali” che non hanno niente a che vedere con la realtà.


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