Pensieri automatici nelle relazioni di coppia

I pensieri inconsci possono alimentare la nostra infelicità o sofferenza nella relazione. Ciò che pensiamo in modo automatico e senza alcun filtro è spesso all'origine della costante insicurezza.
Pensieri automatici nelle relazioni di coppia
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 15 novembre, 2021

“Sono davvero felice al suo fianco?”, “Starà pensando a me o a qualcun altro?”, “Mi amerà per sempre?”… I pensieri automatici legati alla relazione di coppia contribuiscono a instaurare un legame sano e solido oppure una voragine di sofferenza senza fine.

Spesso non siamo nemmeno consapevoli dell’effetto deleterio di questo continuo e persistente chiacchiericcio mentale. Come si suol dire, il pensiero crea.

Tuttavia, determinate idee, ragionamenti automatici e persino pensieri del tutto irrazionali alimentano uno specifico stato emotivo. Se dentro di noi alimentiamo solo dubbi, avremo paura di essere abbandonati, traditi e di non essere amati.

Non si parla spesso dei pensieri automatici nella relazioni di coppia. Eppure, i giudizi e le idee che fluiscono nel nostro universo mentale sono molto più importanti di quanto si possa pensare.

Profilo di coppia.

Pensieri automatici associati alla relazione di coppia

Vi siete mai fermati ad analizzare i pensieri più frequenti quando siete con il partner? Hanno il sapore della fiducia o del dubbio? Risuonano complicità o hanno il sentore del vuoto, di qualcosa che manca? Ciò che più colpisce di queste situazioni è che a volte pensiamo cose che non riusciremmo a esprimere ad alta voce.

Jordan Turner e James McNulty, psicologi della Florida State University, nel 2020 hanno condotto uno studio al riguardo. Risulta subito evidente che in media la maggior parte dei giudizi e dei pensieri automatici legati alle relazioni sono di natura positiva. In altre parole, spesso questo flusso mentale è impregnato di affetto, fiducia e sicurezza.

Ebbene, gli studiosi hanno anche precisato un dettaglio su cui molti di noi saranno d’accordo. Questi pensieri in funzione della fase in cui si trova il rapporto. Se si sta insieme da diversi anni e sono sorte alcune divergenze e problemi, probabilmente la mente coverà idee dalla valenza negativa.

Allo stesso modo, lo studio ha dimostrato che in determinate situazioni certi comportamenti e idee si manifestano automaticamente.

Tipi di pensieri automatici

“Sarà ancora arrabbiato con me”, “Sono certo che sta pensando a quello che è successo l’altro giorno”. Spesso non siamo nemmeno pienamente consapevoli delle dinamiche mentali che definiscono la nostra quotidianità.

Tuttavia, è estremamente importante riconoscerle per attenuarne l’effetto negativo. In linea di massima, i tipi più frequenti sono:

  • Pensieri automatici di astrazione selettiva: ovvero quelli che pongono l’attenzione su un solo dettaglio e che finiscono per ricollegare tutto il contesto a quell’unico aspetto. Ad esempio, potremmo aver avuto una discussione con il partner qualche giorno fa; e da lì in poi, ogni gesto, ogni parola dell’altro viene ricondotta a quell’evento. “Non mi guarda più perché pensa ancora a quello che è successo ieri”, “non mi bacia perché è ancora arrabbiato”.
  • Il peso della bassa autostima e dei pensieri irrazionali. Esiste un altro fattore che alimenta più spesso i pensieri automatici negativi. Di fatto, le persone con un basso concetto di sé e una bassa autostima tendono a provare molti dubbi quando sono in una relazione: temono di essere abbandonate, di non piacere al partner, di perderne l’affetto… Tutto questo fa divampare le fiamme delle preoccupazioni e dei pensieri irrazionali.
  • Esperienze negative accumulate nel tempo. Un altro aspetto che gli autori dello studio hanno potuto dimostrare è che la coppia passa spesso attraverso conflitti e disaccordi senza risolverli fino in fondo. Alla fine, quella valutazione emotiva negativa nata in uno specifico evento, finisce per impregnare tutto, in maniera totale. E lo fa attraverso i pensieri negativi che alimentano di continuo il problema.
Coppia che si bacia.

Cosa fare in questi casi?

La ruminazione mentale ci proietta in una situazione simile a quella di qualcuno che sta affondando nelle sabbie mobili. Maggiore è l’intensità e la quantità dei pensieri inutili, più ci sentiremo intrappolati.

In tal senso, i pensieri automatici associati alla relazione riducono la nostra capacità di controllo sulle emozioni, alimentando gli stati di ansia e il distacco dalla persona amata.

Lasciarsi guidare da questo tipo di ruminazione mentale, equivale a vivere con il pilota automatico. Non abbiamo alcun controllo su noi stessi. Se vogliamo costruire un legame felice e sano, è necessario prestare attenzione ai pensieri ruminanti. Ma come?

  • Bisogna evitare la tendenza automatica a mettere in relazione una cosa con l’altra; così come evitare le libere interpretazioni. Se qualcosa nella relazione ci preoccupa o ci inquieta, è bene parlarne direttamente al partner prima di arrivare a conclusioni affrettate.
  • Molti dei pensieri automatici sono originati da stati emotivi e psicologici che non abbiamo affrontato o gestito. La bassa autostima, l’insicurezza o la paura dell’abbandono sono il carburante perfetto per la ruminazione.
  • Il pensiero è zeppo di trappole, credenze irrazionali e schemi distorti. È bene fare un po’ di introspezione per individuare i nodi mentali che frenano la nostra felicità.

Infine, vale la pena di sottolineare un aspetto importante. Non è affatto facile avere il controllo cosciente di ogni evento del nostro universo mentale. È qualcosa che richiede tempo.

Alcuni approcci clinici come la terapia cognitivo-comportamentale sono la risorsa migliore in questi casi. Non esitate a chiedere l’aiuto di un esperto in caso di bisogno.


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  • Turner, J. A., & McNulty, J. K. (2020). Automatic partner attitudes and daily experiences of mood and relationship satisfaction. Journal of Family Psychology, 34(8), 1036–1045. https://doi.org/10.1037/fam0000665

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