Sei una persona creativa? rallegratene: il tuo cervello funziona in modo diverso

Sei una persona creativa? rallegratene: il tuo cervello funziona in modo diverso

Ultimo aggiornamento: 05 gennaio, 2017

Il cervello di una persona creativa è come un salone con grandi finestre. Uno spazio infinito nel quale l’intelligenza e l’intuizione si crogiolano, l’impossibile diventa possibile e l’ordinario si trasforma in poesia. Nulla è assurdo per quella mente che è perfettamente consapevole del fatto che, dietro al comune, si nasconde lo straordinario.

Al giorno d’oggi, c’è ancora chi è convinto che nell’ambito della scienza non ci sia posto per l’immaginazione. Chiunque la pensi così, sicuramente non ha letto nemmeno una delle avventure di Sherlock Holmes. Sono infatti rare le occasioni in cui ci viene insegnato in modo chiaro e avvincente che, tra osservazione e deduzione, intercorre un affascinante processo chiamato creatività. Si tratta della parte più festiva, più rischiosa e vitale di tutti i nostri processi mentali.

“Nulla è più ingannevole di un fatto ovvio”

-Sherlock Holmes-

Dunque, cosa rende speciale il cervello di una persona creativa rispetto a quello di tutti gli altri? Se pensiamo proprio al personaggio di Sherlock Holmes oppure a Salvador Dalí, a Nikola Tesla, Van Gogh, Mozart o addirittura a Leonardo Da Vinci è già possibile intuire dove possa arrivare il cervello umano quando la brillantezza si mescola alle complesse situazioni personali.

Tutto ciò è tanto chiaro da essere stato confermato, dopo oltre 30 anni di approfondimenti sull’argomento, dallo studio di Mihaly Csikszentmihalyi. La persona creativa non è costituita da un solo individuo, ma da tanti “io” nello stesso spazio. È un’entità complessa, dinamica, a tratti buia, ma sempre vibrante e recettiva verso ciò che le sta attorno.

Ad ogni modo, c’è un aspetto molto interessante da tenere in considerazione: la creatività si allena. Anche se a molti può sembrare un dono, questa capacità è simile ad un potente muscolo che dobbiamo esercitare ogni giorno.

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Cosa nasconde il cervello di una persona creativa

Nel 1960 è stata portato a termine uno degli studi più affascinanti della storia. Frank X. Barron, pioniere nello studio della psicologia della creatività, aveva invitato una serie di personalità della sua epoca a trascorrere un giorno in una residenza studentesca presso l’Università della California, a Berkeley.

Di questo gruppo di invitati speciali facevano parte scrittori come Truman Capote o Frank O’Connor, così come noti architetti, scienziati e matematici. L’idea era semplice e appassionante al tempo stesso: scoprire cosa li rendeva diversi dagli altri e in che modo funzionassero gli ingranaggi del loro cervello. 

Le conclusioni che furono tratte non sono tanto lontane da quelle su cui facciamo affidamento al giorno d’oggi, e sono le seguenti.

Intelligenza e creatività non sono correlate

Al contrario di quanto molti potrebbero pensare, il quoziente intellettivo non è legato ad un’alta creatività. Al giorno d’oggi, inoltre, non esiste nessun test per identificare una persona creativa. Siamo davanti ad una dimensione talmente vasta, illimitata e multidimensionale praticamente impossibile da racchiudere nei classici test standardizzati.

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Il lato oscuro del genio creativo

Un aspetto curioso osservato dal dottor Barron e dal suo collega Donald MacKinnon è che spesso la creatività aumenta la possibilità di contrarre qualche psicopatologia con un innalzamento delle probabilità di quasi il 15% rispetto alla media. Questo cosiddetto “lato oscuro” è spiegabile nel seguente modo:

  • La persona creativa ha caratteristiche comuni a chi presenta una psicopatologia: è introspettiva, a volte provocatoria, sempre pronta ad andare oltre il richiesto assumendosene il rischio.
  • La sua salute mentale, però, è superiore alla media. Questo perché l’introspezione non è patologica, al contrario, è uno strumento tremendamente efficace per sviluppare una maggior coscienza di sé stessi.

La persona creativa è a sua volta connessa al suo mondo interiore ed è incredibilmente ricettiva verso ciò che la riguarda e la circonda. La magia scatta proprio in questa armonia perfetta: nel conoscere i propri punti bui, alimentandosi però sempre con la luce di ciò che c’è intorno.

Se sei una persona creativa, sei una persona coraggiosa

Le persone altamente creative in realtà sono rare. Può sembrare poco incoraggiante, ma questo avviene per una ragione precisa:

  • La persona creativa rischia e si spinge oltre i limiti, senza dar peso a quello che potrebbero dire o fare gli altri.
  • Allo stesso modo, ha la grande capacità di assumersi rischi calcolati e la capacità di pensare fuori dagli schemi. Non agisce in base ad obiettivi esterni, a rinforzi che altri potrebbero offrire.

La sua motivazione è intrinseca, dettata dalla sua auto-esigenza.

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L’arte del disordine e la magia della complessità

Le persone creative diventano i giocolieri della propria mente. Sanno trovare un equilibrio nel loro caos, il disordine è per loro una sfida e la complessità si azzera nelle loro menti.

“L’immaginazione è la voce dell’audacia”

-Henry Miller-

La mente delle persone creative è popolata da naviganti che tracciano nuove rotte in base alle esperienze passate. Fanno simulazioni degne dei migliori architetti. Riflettono come autentici asceti per distanziarsi dall’ordinario, raggiungendo così lo straordinario.

  • Allo stesso modo, osservando tutti gli affinatissimi processi che avvengono nel loro cervello, possiamo dedurre che non fanno uso soltanto dell’emisfero destro, dove sono contenuti l’intuizione, i colori, le forme e l’immaginazione.
  • La persona creativa ottimizza al massimo il potenziale cerebrale. Si parlava all’inizio di Sherlock Holmes. Ecco che il famoso personaggio di Conan Doyle diventa il miglior esempio di come una persona creativa possa far uso di entrambi gli emisferi.
    creativita

Si comincia osservando, facendo uso della logica, delle informazioni lineari, delle sequenze, dell’analisi e del linguaggio. Più avanti, dall’emisfero sinistro si passa a quello destro per “riempire” i dati o gli spazi da colmare. Ampliando le prospettive tramite l’immaginazione.

È così che creiamo, deduciamo e trasformiamo il nostro mondo per prendere decisioni più accurate, precise, abili e creative. È una cosa meravigliosa e ci offre così tante possibilità che vale la pena propiziarla ogni giorno.

Osate pensare in modo diverso.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.