Sindrome del burnout: madri sfinite

Sindrome del burnout: madri sfinite
Sergio De Dios González

Revisionato e approvato da lo psicologo Sergio De Dios González.

Scritto María Hoyos

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

Vogliamo avere tutto sotto controllo e, quando ci sembra di riuscirci, soccombiamo. Conciliare lavoro, famiglia, coppia, casa, amici è un problema sempre più frequente. Con il passare degli anni siamo sempre più impegnati, emergono nuove responsabilità e vogliamo adempiere a ognuna di esse. Questo è uno dei motivi che portano alla sindrome del burnout.

Tra le persone più affette da questa sindrome ci sono i genitori che a volte vedono annullati i propri interessi a favore di quelli dei propri figli. Se è il vostro caso, è arrivato il momento di agire; se vi trascuriamo, per quanto possa sembrare paradossale, finirete per sentirvi sfiniti e per trascurare i vostri figli. 

Madri sfinite affette dalla sindrome del burnout

La sindrome del burnout causa stress intenso e dannoso a causa dei falliti tentativi di conciliare la vita da genitori, sociale e la cura di se stessi. Molto spesso è un problema che riguarda le madri, visto che tradizionalmente sono loro che accudiscono i figli. Per fortuna, un numero sempre maggiore di padri assumo un ruolo più esteso rispetto al passato, cosa che causa anche maggiori livelli di stress.

Una donna disperata

La sindrome del burnout è essenzialmente questo, uno stress acuto e cronico che si genera quando si ha la sensazione che tutto va male, di fare tutto in modo sbagliato, che non si ha il controllo di niente. Avvertire lo stress ci mantiene vivi, è il risultato della produzione dell’adrenalina o del cortisolo, degli ormoni che in passato ci aiutavano a mantenerci vivi o a prepararci a correre e salvaguardare la nostra vita davanti a un predatore. Il problema emerge quando questa minaccia in realtà non esiste.

Oggigiorno le cause del nostro stress sono molto diverse, ma il corpo continua a prepararci alle situazioni primitive di sopravvivenza. È per questo che risulta fondamentale stabilire bene le nostre priorità.

Quali sono le cause della sindrome del burnout?

Come già indicato, la causa principale della sindrome del burnout è lo stress generato dai tentativi di conciliare gli aspetti più importanti delle nostre vite. La famiglia, gli amici, il lavoro, la nostra vita intima…sono essenziali per tutti noi, e non poter conciliare tutto, senza cadere nella trascuratezza, genera frustrazione e rabbia.

Anche se può sembrare ridicolo, spesso pensiamo di essere capaci di andare al lavoro presto, uscire la sera con gli amici e, inoltre, riposare tranquillamente. Purtroppo, non siamo dei supereroi né delle supereroine: dobbiamo imparare a organizzare il nostro tempo partendo da una prospettiva reale. 

Allora, come la riconosciamo?

Capire se siamo madri sfinite che soffrono di questa sindrome è semplice: non riusciamo a riposare bene, pensiamo in modo ossessivo al tempo libero che non riusciamo ad avere, diamo la colpa dei nostri problemi alle persone che ci circondano. Preferiamo isolarci e abbandonare la vita sociale per prenderci un momento di pausa e dormire sul divano. Questo porterà all’isolamento: le persone care possono smettere di contare su di noi, aumentando, in tal modo, la nostra sensazione di solitudine e colpa.

Una madre preoccupata

Come comportarsi di fronte alla sindrome del burnout?

Per trovare una soluzione al problema, è importante:

  • Accettare di non poter fare tutto: non siamo in grado di fare tutto quello che vorremmo. A volte pensiamo di avere il tempo sia per le responsabilità sia per i passatempi, e questo non è sempre vero.
  • Dobbiamo imparare a delegare i nostri doveri. Non dobbiamo avere paura di lasciare le responsabilità in mano agli altri quando c’è in gioco la nostra salute. In questo modo, potremo riposare e riprendere i nostri compiti quando ci sentiamo pronti.
  • Quando non possiamo delegare, siamo costretti a rinunciare ad alcuni desideri. Se non abbiamo tempo per pulire e rassettare la casa, probabilmente non possiamo permettercene una più grande. Oppure, per quanto i bambini vogliano un animale domestico, se non abbiamo tempo per noi stessi, forse non sarà una buona idea prenderne uno.
  • Per ordinare la nostra vita, dobbiamo prima fare ordine nella nostra mente, stabilire le priorità. Probabilmente ci sono aspetti nella nostra vita che ci sembrano fondamentali e, in realtà, non lo sono. È importante pensare a quello a cui potremmo fare a meno.
  • Non dare la colpa a se stessi (né agli altri). La colpa è un sentimento che ci impedisce di avanzare e che ci blocca. Ricordiamo che, anche se le nostre intenzioni sono buone, quando vogliamo conciliare tutto e non ci riusciamo, dobbiamo allontanare la tentazione di colpevolizzarci. Invece di fare ciò, sarebbe meglio provare a trovare delle soluzioni, ed evitare di dare la colpa alle persone che ci circondano, anche se questo può darci un sollievo momentaneo.

Non dobbiamo sentirci dei falliti se non riusciamo ad avere tutto sotto controllo. La nostra mente è più grande delle nostre mani, e questo non è male. Il nostro principale obiettivo dovrebbe essere quello di trovare del tempo per goderci i piccoli momenti, sia da soli sia con gli altri, trovare la pace e trasmetterla alle persone che stanno intorno a noi.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.