5 tecniche psicologiche per smettere di fumare

5 tecniche psicologiche per smettere di fumare

Ultimo aggiornamento: 22 ottobre, 2016

Fumare è un vizio che distrugge la nostra salute. Avvelenare il corpo, pur sapendo che ha un potere così grande, e nuocere alla nostra salute si scontra direttamente con l’immagine di noi stessi che ci piacerebbe mostrare. Nonostante ciò, perché non riusciamo a smettere? Perché, a volte, usiamo persino inganni mentali pur di mettere a tacere la nostra coscienza?

Il responsabile di questo lavaggio del cervello è sempre stato e continua ad essere l’industria del tabacco. Con le sue pubblicità dirette o attraverso la letteratura e il cinema, è riuscita ad associare il tabacco al glamour, alla bellezza e alla sensualità. Insomma, caratteristiche che la maggior parte di noi vorrebbe avere.

Chi non ricorda la bellissima Marilyn Monroe che tiene una sigaretta tra le dita in modo davvero sexy? E chi non vorrebbe assomigliare a lei?

Il vizio del fumo ha molte caratteristiche, ma una di queste non è certo la sensualità. Le terribili conseguenze che questa abitudine ha sulla nostra salute e sul nostro fisico sono ormai note (rughe, alito cattivo, denti gialli, un rischio maggiore d’infarto e di soffrire di cancro ai polmoni…).

Nonostante ciò, le persone continuano a essere dipendenti dal tabacco, in seguito al fatto che, ormai, fumare è del tutto normale e pochi sanno si tratti di una droga, proprio come tutte le altre.

Mi piace fumare

Bugia. A nessuno piace fumare, anche se molti fumatori affermano a gran voce il contrario, semplicemente perché sono dipendenti. Dentro di loro, c’è un piccolo “esserino” che chiede da mangiare ogni volta che ha fame: è la crisi d’astinenza che parla per loro. La prova sta nel fatto che la prima volta che hanno provato una sigaretta, non gli è piaciuto affatto perché, in fondo, non piace a nessuno.

Non ha un odore o un sapore piacevoli, eppure il suo potere d’assuefazione ci confonde e ci fa credere che, in realtà, lo adoriamo, il che ci incatena.

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È sempre consigliabile accettare questa realtà e iniziare a convincersi che è meglio considerare l’idea di abbandonare il tabacco una volta per tutti. Smettete di usare delle scuse: non vi piace, non vi fa bene, vi uccide poco a poco, peggiora la vostra qualità di vita, dà fastidio ai non fumatori, ha ormai perso il suo fascino…

Che cosa posso fare per smettere di fumare?

La psicologia ha creato diverse tecniche di tipo cognitivo-comportamentale per aiutare i fumatori ad abbandonare il tabacco. Nonostante ciò, queste tecniche servono solo se la persona è pronta ad agire, ovvero se ha preso la decisione definitiva di smettere di fumare e d è motivata a farlo.

Il primo passo, dunque, consiste nel voler cambiare e questo dipende solo da voi.

  • Controllo degli stimoli: consiste nell’eliminare o nascondere tutti gli stimoli che risvegliano il vizio di fumare, ovvero tutto ciò che vi fa venire voglia di tirare fuori una sigaretta. Può essere il caffè, l’alcol, vedere dei posacenere per casa, andare ad un bar per fumatori…

In certi casi, è consigliabile persino abbandonare per un po’ di tempo alcune amicizie, ma se è troppo difficile, almeno dite a tutti i vostri amici che avete intenzione di smettere e, quindi, di non offrirvi sigarette o di non fumare in vostra presenza.

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  • Cambiare marca di sigarette: dovete cambiare progressivamente la marca delle vostre sigarette, passando da quelle che fumate di solito ad una marca che contenga una quantità minima di nicotina e di catrame. In questo modo, il vostro corpo si adatterà pian piano alla riduzione di quelle sostanze.
  • Riduzione progressiva: ogni settimana dovete ridurre del 20% la quantità di sigarette giornaliere, fino ad abbandonare del tutto il vizio. Dovete registrare la quantità di sigarette che fumate ogni giorno per vedere se state rispettando i vostri obiettivi. Vi consigliamo anche di ridurre la quantità della sigaretta che fumate. Se siete abituati a fumare una sigaretta fino a raggiungere il filtro, cercate di lasciare 1/3 della sigaretta intatto, poi mezza la settimana seguente e così via.
  • Rimandate il momento di fumare e sopportate l’ansia: se fumate appena vi alzate dal letto, dovete prefissarvi l’obiettivo di rimandare di almeno mezz’ora quella sigaretta. Rimandando il momento di fumare, imparerete a convivere con quell’ansia fastidiosa, vi renderete conto che non è poi così male come sembra e, inoltre, a fine giornata, vi accorgerete di aver fumato di meno. Vi consigliamo anche di fare uso di qualche tecnica di rilassamento.
  • Esercizi cognitivi: dovete essere consapevoli del fatto che il tabacco è una droga che vi controlla, che vi danneggia e che vi deruba, che si prende i vostri soldi per metterli nelle tasche di un’industria multimilionaria… C’è forse un aspetto positivo in tutto ciò?

Ogni volta che avete un’incontrollabile voglia di fumare, è molto importante mantenere un dialogo interiore e ricordare a voi stessi quanto è nocivo il tabacco per la vostra salute. Non dovete nascondervi la verità: voi non avete bisogno del tabacco, la vostra vita sarà migliore senza, in realtà volete abbandonarlo, ecc.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.