Trasformare i pensieri negativi in positivi

Trasformare i pensieri negativi in positivi
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 15 novembre, 2021

Un dialogo interiore negativo, ostile e ossessivo genera la sensazione di trovarsi in un buco nero. La luce si spegne e le speranze, una a una, scompaiono. Imparare a trasformare i pensieri negativi in positivi è molto più che un semplice bisogno, uno strumento di sopravvivenza e salute per ridurre il carico di ansia e proseguire.

Gli esperti sostengono che per la psicologia emotiva è ammissibile avere fino a tre pensieri negativi al giorno. Non si tratta di chiudere gli occhi davanti alla realtà o di alzare muri davanti alle difficoltà, alle paure e alle preoccupazioni. La chiave sta nel non lasciarsi fermare da questi modelli di pensiero nei quali, senza quasi rendercene conto, impediamo l’entrata a resilienza, superamento, motivazione o crescita personale. Come trasformare i pensieri negativi in positivi?

Tutti noi abbiamo pensieri di questo tipo, quelli che a un certo punto alzano la voce e ci mandano messaggi molto chiari: “non sei nessuno, non ce la farai mai, fallirai, per quanto ti sforzi finirà sempre allo stesso modo…”. Siamo umani e la nostra mente tende ad andare alla deriva molto più spesso di quanto vorremmo.

I pensieri ossessivi sono la legna che alimenta il fuoco dell’ira, un fuoco che potrà estinguersi soltanto contemplando le cose da un punto di vista diverso.

-Daniel Goleman-

Come scoperto dal famoso laboratorio di neuroimaging dell’Università della California, ognuno di noi ha fino a 70.000 pensieri al giorno. E sì, una grande porzione di essi sono negativi, limitanti e frustranti. Ma davanti a questa presenza invadente e a tratti molto potente, abbiamo una sola opzione a nostra disposizione: accettarli e trasformarli.

Vediamo di seguito come trasformare i pensieri negativi in positivi.

Imparare a trasformare i pensieri negativi in positivi

Uno stato emotivo negativo finisce per generare pensieri negativi generando un circolo vizioso. Una situazione che la maggior parte di noi comprende, ma non percepisce. E non lo percepiamo perché non ci siamo mai presi il tempo necessario o non abbiamo mai approfondito le strategie adeguate per gestire meglio gli universi emotivi tanto pericolosi.

Ci riferiamo per esempio alla sensazione che a volte ci assale quando torniamo a casa dal lavoro, luogo in cui stanchezza, malessere e preoccupazione sono spesso opprimenti. Eppure, cerchiamo di non prestarvi attenzione, preferiamo scollegarci e non approfondire l’origine dei problemi. Finiamo così dentro a veri e propri buchi neri che si fanno di volta in volta più grandi, ma ai quali preferiamo non rivolgere lo sguardo.

Giorno dopo giorno queste emozioni negative finiscono per modificare la qualità dei nostri pensieri. Il malessere e la frustrazione fanno germogliare schemi mentali dove a crescere è solo il dialogo negativo e ossessivo. E se lasciamo che questi schemi perdurino nel tempo, lasceremo la porta aperta alla depressione e ai disturbi d’ansia.

Riconoscere i pensieri negativi e accettarli senza resistenza

L’Università di Rhode Island (2012) ha pubblicato un interessante studio sulla rivista Pshychology and Aging sull’incidenza dei pensieri negativi a seconda dell’età. I risultati sono piuttosto eloquenti. Non importa essere giovani o anziani, queste realtà psicologiche generano angoscia e sono la causa scatenante di molte malattie.

Una strategia chiave per trasformare i pensieri negativi in positivi è saper riconoscere il dialogo negativo. Per quanto questa strategia possa sorprenderci, è scontata: non notiamo fino a che punto siamo condizionati da pensieri ossessivi, negativi e limitanti.

  • Bisogna intercettare i ragionamenti negativi. Per riuscirci, un ottimo suggerimento è tenere un diario su cui scrivere quello che ci viene in mente durante il giorno.
  • I pensieri negativi non devono essere nascosti, né bloccati. Si tratta di accettarli così come sono, così come vengono. Una volta intercettati, il secondo passo sarà senza dubbio “trasformarli”.

Una delle chiavi per trasformare i pensieri negativi in positivi consiste nel riconoscere il dialogo negativo.

ragazza pensieri negativi

Contrastare, rifiutare, debilitare

Quel pensiero negativo è giustificato? Come faccio a essere sicuro che si avvererà al 100%? Il semplice fatto di pensare una cosa non vuol dire che questa si avveri. La mente è bugiarda, dà falsi consigli, si lascia trasportare dal vento della paura, dall’ombra della preoccupazione e dal bisogno intrinseco di non uscire dalla nostra zona di confort.

Mettete uno per uno i vostri pensieri sotto l’obiettivo e cercate le prove che li dimostrino o contraddicano.

Un’altra soluzione per trasformare i pensieri negativi in positivi è metterli alla prova.

Riformulare il pensiero in modo adeguato

Riformulare i nostri pensieri in maniera adeguata ne alleggerisce il loro negativo. Un’operazione da fare con accortezza senza lasciarci trasportare da una positività ingenua e poco realista. Ecco alcuni esempi.

  • Mi licenzieranno ⇔ non ci sono prove che questo succeda, soprattutto se stiamo lavorando bene. A ogni modo, dobbiamo essere preparati. Dobbiamo sempre avere pronta un’alternativa in caso di licenziamento, senza però abbassare il livello di rendimento a lavoro.
  • Credo che il mio partner non mi ami più come prima ⇔ Che prove abbiamo a supporto di questa affermazione? Se davvero nutriamo dei sospetti, dobbiamo parlarne con lui/lei. Bisogna imparare a lavorare quotidianamente sulle relazioni; se adottiamo un atteggiamento negativo, peggioreremo solo la situazione.
  • Ho paura, ho la sensazione che mi stia per accadere qualcosa di brutto ⇔ Cosa ci porta a pensare questo? C’è qualcosa che non funziona nella nostra vita? Se tutto va bene, noi stiamo bene e chi ci circonda pure, dedichiamoci ad altro. Iniziamo nuovi progetti, coltiviamo nuove passioni per recuperare un po’ di motivazione.
    Piedi su frecce fallimento e successo

Frenare le emozioni negative per fare il pieno di quelle positive

Le emozioni condizionano la qualità dei nostri pensieri. Una valida strategia per arrestare il corso della nostra mente, negativa e ossessionata da idee fataliste e negative, consiste nell’aprire le braccia alle emozioni positive.

Spesso un piccolo cambiamento nella nostra routine provoca un cambiamento produttivo. Regalarci tempo libero e di qualità ci dona sollievo e benessere. A questo proposito, pratiche utili come la mindfulness, le terapie artistiche o perfino conoscere persone nuove apportano sempre beneficio e arricchimento.

La mente spesso può diventare negativa e pessimista. Quando questo accade, non c’è rimedio migliore che aprire una finestra per farle prendere aria, per farle vedere nuove prospettive e possibilità. Impariamo a prendere il controllo dei nostri pensieri negativi.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.