Trasformatevi nel vostro migliore amico

Trasformatevi nel vostro migliore amico

Ultimo aggiornamento: 26 dicembre, 2014

Nel corso della vita stringiamo diversi rapporti di amicizia: alcuni molto buoni, altri più superficiali, basati solo su momenti di divertimento, e altri ancora di cui ci pentiamo, visto che persone che credevamo veri amici alla fine ci deludono.

La maggior parte delle persone ha sofferto qualche volta di delusioni del genere, perché ha dato troppo agli altri e, quando era lui o lei ad averne bisogno, non ha ricevuto nulla in cambio. Le amicizie che stringiamo possono finire, e questo crea diffidenza quando ci capita di conoscere per la prima volta nuova gente. L’ideale sarebbe imparare dagli errori e trovare un equilibrio tra la fiducia e la diffidenza.

Essere troppo fiduciosi potrebbe danneggiarvi, perché aprirete le porte a qualsiasi persona senza dei filtri che vi permettano di fare una selezione; ma anche essere troppo diffidenti è negativo, perché eliminerete dalla vostra vita molte persone che, forse, avrebbero potuto rivelarsi dei veri amici. Né troppo né molto: fidatevi, ma con prudenza.

Tuttavia, c’è un’amicizia che dura per tutta la vita e che non vi deluderà mai: è quella che otterrete da voi stessi. Ma come trasformarvi nel vostro migliore amico? Pensate a come vi comportate con un amico che apprezzate molto, e fate lo stesso con voi. Osservate i vostri comportamenti: a volte siamo molto gentili e comprensivi con gli altri, li appoggiamo, diamo loro coraggio, dedichiamo loro le parole più belle per farli sentire meglio. Ma fate lo stesso con voi stessi? Le parole che rivolgete a voi stessi sono rispettose e piene d’affetto?

Per esempio, immaginate di bere un caffè con una persona a cui volete bene, che vi racconta che ha avuto una pessima giornata al lavoro, perché ha commesso un errore e ora deve rifare tutto da capo. Vi dice che il suo capo gli ha addirittura strillato che era un disastro e che errori del genere dimostravano poca competenza e responsabilità.

Che cosa direste a quella persona che vi sta raccontando questo brutto momento passato sul lavoro? Di certo se lo apprezzate cercherete di fargli capire che un errore può capitare a tutti, che è normale, e che questo non significa che sia una persona meno valida. Si tratta di un errore che potrebbe commettere chiunque.

Ma che cosa pensereste se fosse successo a voi? Se la vostra autostima non è abbastanza forte, potreste pensare cose come “Sono proprio un buono a nulla”, “Sono un disastro”, “Faccio tutto male”, ecc. Perché se succede a voi siete così duri con voi stessi, mentre se accade a un amico siete più comprensivi e pensate che un errore possa capitare a tutti?

La base sta nell’affetto: quando volete bene a una persona, cercate di aiutarla e di consolarla con le parole più belle. Se non volete bene a voi stessi, vi riempirete di cattivi pensieri che faranno sì che la fiducia nelle vostre capacità diminuisca sempre più.

Ogni volta che provate delle emozioni negative, chiedetevi che cosa direste in quel momento alla persona a cui volete più bene al mondo, e applicatelo anche a voi stessi. Ciò che viene dall’esterno non è stabile, potreste trovare delle persone che vi appoggiano e confidano in voi, ma anche altre persone che vi volteranno le spalle. Se invece riuscite a creare un buon clima dentro di voi e a trasformarvi nel vostro migliore amico, avrete creato una base stabile per tutta la vita.

Ciò che desiderate così tanto trovare fuori, potete trovarlo dentro di voi. Godetevi le persone che avete intorno, ma sempre con la certezza che non potete riversare la vostra fiducia incondizionata in qualcuno di imperfetto, cosa che d’altra parte sono tutti gli esseri umani. Se date tutto, correrete il rischio di restare senza nulla, nel caso in cui un giorno vi deludano.

Se avete cento litri di acqua in un pozzo, datene cinquanta alle persone che apprezzate; ma se donate tutto resterete senza nulla, e questo non sarà un segno né di affetto né di apprezzamento, ma solo di dipendenza.


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