Tre errori quando si chiude una relazione

Tre errori quando si chiude una relazione

Ultimo aggiornamento: 21 maggio, 2015

Chiudere una relazione di coppia è sempre doloroso. A volte fa più male, a volte meno, tutto dipende da vari fattori. Chiaramente influisce la durata della relazione, ma anche la sua qualità e le aspettative che avevamo creati su di essa. L’età, la storia della vita, la stabilità emotiva e il contesto sono elementi aggiuntivi che incidono in maniera decisiva sul modo in cui si affronta una rottura.

Come potete vedere, ci sono molte variabili che entrano in gioco. Per questo il dolore di una rottura è unico per ogni persona e non può essere paragonato a quello di nessun altro. Oltre quanto menzionato, possiamo aggiungere che una separazione può essere sopportata meglio se si sa come gestirla. Per questo, è bene conoscere alcuni degli errori più frequenti in cui si potrebbe incappare se non se ne prende coscienza.

Pensare che non farà male

A volte vi sentite così forti che in realtà arrivate a credere di essere al di sopra del dolore di una rottura. Forse avete un amor proprio o una forma di narcisismo molto sviluppato e per questo non ammettete la possibilità che una separazione vi possa condizionare. È possibile che non versiate neanche una lacrima, ma anche in questo caso non è per niente raro che iniziate a dormire male, a sentirvi irritabili o a diventare intolleranti e rigidi di fronte a tutto.

Queste sono espressioni del dolore che non volete affrontare. Vivere un momento di dolore non è affatto strano né negativo. Ammettere che la perdita vi intristisce non significa che per questo motivo siete meno coraggiosi o più deboli. Più a lungo posticiperete il dolore, più le vostre emozioni ne risentiranno.

Idealizzare il passato

È molto comune attribuire qualità quasi sovrannaturali al partner che se ne è andato, in particolare se è stata quella persona a chiudere la relazione. Per molti avviene una sorta di amnesia selettiva: ci si dimentica dei difetti e dei momenti negativi, iniziando un processo di idealizzazione senza fine. Molti assicurano che “non esiste nessun altro” come il proprio ex.

Bisogna sforzarsi di vedere la situazione con oggettività. Le rotture non avvengono per magia, bensì sono il risultato di fattori molto precisi, sebbene all’inizio non si riescano a individuare. I responsabili di questi fattori sono sempre i membri della coppia, quindi invece di alimentare il romanticismo, è giunto il momento di pensare a mente lucida e ammettere che il proprio dovere è quello di andare avanti.

Confondere la nostalgia con il desiderio di tornare insieme

La persona che ormai non è più accanto a voi vi mancherà, e questo è del tutto normale. Di sicuro trascorrevate molto tempo insieme e avevate un mondo fatto di complicità condivise. Non è facile abituarsi alla sua assenza dal giorno alla notte senza provare attimi di nostalgia frequenti.

Tuttavia, sentire la mancanza di quella persona non è necessariamente un segnale del fatto che volete tornare con lei/lui. Dovete dare tempo al tempo. Non esiste nulla che il tempo non curi e a volte si tratta solo di lasciar passare i giorni con naturalezza e sopportare la frustrazione del momento. A poco a poco smetterete di sentire il vuoto lasciato da questa persona.

Immagine per gentile concessione di: Luis Sarabia.


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