Un finale è solo un altro inizio

Un finale è solo un altro inizio
Cristina Calle Guisado

Scritto e verificato la psicologa Cristina Calle Guisado.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

Mi sono sempre piaciuti i finali aperti al cinema e nella letteratura. Sono uno stimolo per immaginare come continuerà la storia, che ci permettono di capire che non è finita del tutto. La possibilità di scrivere un capitolo in più, chiudendo una fase per poterne iniziare un’altra. Conclusioni che servono per capire che un finale è solo un altro inizio.

La nostra vita è piena di cicli che iniziano e finiscono. Di conseguenza vivremo numerosi inizi e finali. Alcuni in prima persona, saranno tappe della nostra vita. Altri, invece, li vivremo attraverso le storie di altre persone, che siano storie reali oppure no.

In prima persona vivremo i nostri amori e odi, i nostri successi o fallimenti in scienze e matematica, le cadute quando impareremo a camminare o ad andare in bicicletta, gli amici che ci faremo lungo il cammino e quelli che perderemo… Da altre persone impareremo attraverso il racconto delle loro esperienze e, infine, avremo occasione di imparare dai personaggi del cinema, della televisione e della letteratura.

“Dobbiamo avere molti finali per poter avere molti inizi”.

-Laura Chica-

Donna che legge un libro

Il finale di un libro

Ancora una volta lo chiudo e procedo dalla fine all’inizio, dal retro alla copertina. Per riscoprire il titolo, guardare con attenzione l’illustrazione che lo accompagna, per tenere questo libro tra le mie braccia e trascorrere qualche minuto in silenzio… Mentre la mia mente viaggia di nuovo attraverso le sue parole, le sue pagine, la sua storia. Ma devo tornare alla realtà, che mi piaccia o no. È già arrivato il finale, quel finale che ha sempre un sapore agrodolce quando ci si è lasciati catturare da una storia e, in modo silenzioso, il suo scorrere si è intrecciato con il nostro.

Storie di questo tipo vengono raccontante nei film, nei libri o nelle serie televisive. Storie lunghe o brevi, che possono durare ore, giorni, mesi o anche anni. In qualunque caso, arrivano tutte a una fine, al loro temuto e al contempo atteso finale.

A volte è un finale aperto, che dà ali alla nostra immaginazione per continuare la storia quando non ci sono più scene o parole scritte. Altre volte semplicemente è un finale repentino, dovuto allo sciopero degli sceneggiatori nelle serie televisive o a uno scrittore che voleva fare più di un libro, ma non riesce mai a riuscirci. O ancora uno di quei finali che non sembrano tali, perché dopo una storia fantastica, la persona che tirava i fili ha saputo come concludere.

“Non tutti i finali sono felici. Ma tutti i finali sono nuovi inizi con nuove opportunità per essere felici”.

-Albert Ureña-

Finali tristi o felici, finali che non si possono nemmeno definire, ma dopo tutto comunque finali. Finali che segnano un nuovo inizio. È arrivata l’ora di svegliarmi, di salutare questa storia che rimarrà nella mia memoria e nel mio cuore, di imbarcarmi in nuove avventure.

Quando si conclude un libro, quando un film finisce, quando una serie non ha più stagioni, è il momento di conoscere nuove storie e lasciare che siano altri personaggi a insegnarci a sognare e a vivere. Ogni finale è solo un altro inizio, un’opportunità di aprirsi al nuovo, all’ignoto.

Dire addio non è mai facile, ma è necessario.

Candela da cui vola una farfalla

Un finale è solo un altro inizio

Affrontare il finale di una storia che ci appassiona non è mai facile. Non è facile nemmeno quando si tratta di storie inventate, in cui i personaggi hanno toccato i nostri cuori. È ancora più difficile quando dobbiamo accettare che la vita è ciclica e che ogni tappa ha il suo tempo. Che quando qualcosa giunge alla sua fine, non ci resta altro che accettare che non vi è un seguito e aprici a nuove opportunità.

Tutto inizia e finisce, anche la vita. Ogni essere vivente nasce e muore. E durante la sua vita egli affronta numerose fasi di crescita e di evoluzione. Come esseri umani, dal momento in cui veniamo concepiti e nostra madre rimane incinta, cominciamo a crescere.

Per poter nascere, circa nove mesi dopo, la gravidanza si concluderà. Apriremo gli occhi al mondo come neonati e continueremo a crescere ed evolverci fino a diventare bambini, da bambini ad adolescenti, poi adulti e, infine ci troviamo nella vecchiaia. Ogni inizio di una nuova tappa è legata alla fine di quella precedente. Un finale è solo un altro inizio. Niente di più… E allo stesso tempo, tutto questo.

“Ogni volta che qualcosa se ne va, lascia spazio a ciò che segue”.

Jorge Bucay

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