Autorità positiva nell'educazione

Molto spesso il concetto di autorità non viene compresa come dovrebbe nel contesto della formazione scolastica. Per fare chiarezza, oggi spieghiamo come delineare l'autorità positiva.
Autorità positiva nell'educazione
Gema Sánchez Cuevas

Revisionato e approvato da la psicologa Gema Sánchez Cuevas.

Ultimo aggiornamento: 03 febbraio, 2023

In una società che cambia continuamente, in cui determinati paradigmi sembrano mutare a ogni nuova generazione, è logico che molti genitori si interroghino sul modello educativo scelto. Nello specifico, si chiedono come agire in nome di una autorità positiva e serena per la formazione dei propri figli.

In passato le famiglie erano in genere formate da padre lavoratore, madre casalinga e figli che venivano educati e allevati dalla madre. Una realtà che oggi è diversa, dato che è molto più comune che entrambi i genitori lavorino.

Ci sono anche situazioni complicate, che vanno dallo stress dovuto alla mancanza di mezzi di sostentamento a quello causato da interminabili giornate di lavoro che sfiancano e impediscono ai genitori di trascorrere con i figli tutto il tempo che vorrebbero. Come se non bastasse, i ritagli di tempo insieme avvengono in preda alla stanchezze e al cattivo umore.

Ciò provoca preoccupazione, insicurezza, ansia, senso di colpa, mancanza di energie utili ad affrontare gli ostacoli. Ecco, dunque, che sorgono dubbi in merito al modello educativo scelto, sorgono discussioni e spiacevoli dinamiche familiari.

Come intendere l’autorità positiva?

Quando sentono la parola “autorità”, molti genitori sembrano sobbalzare. Alcuni adulti, di fatto, temono di essere definiti autoritari. 

Cosa si intende per autorità? Ovviamente i bambini hanno bisogno di limiti, che devono essere rispettati. Ma in che modo? Un aspetto importante è l’uso della voce: deve essere decisa e trasmettere fermezza, senza urla, minacce, punizioni, aggressioni verbali e aggressività.

Per una convivenza pacifica, sembra sia necessaria un po’ di autorità, ma dobbiamo sfatare le associazioni negative che accompagnano questo concetto, scommettendo sulla sua versione positiva, sulla sana conversazione e sulla fermezza, pacifica e sicura.

Ecco come possiamo intendere il concetto di autorità positiva al fine di insegnare ai figli a essere responsabili. Genitori e figli devono accettare i limiti e agire in modo responsabile, integrando alle proprie faccende quotidiane sia i diritti che i doveri.

Padre e figlia piccola.

Rendere i figli responsabili tramite una autorità positiva

Nelle righe che seguono vediamo in che modo possiamo infondere nei nostri figli il senso di responsabilità attraverso l’autorità positiva.

L’anima guarisce stando con i bambini.

-Fiodor Dostoevskij-

Regole chiare

La comunicazione con i bambini è fondamentale affinché capiscano quali sono le loro responsabilità e quali i loro diritti. Ecco perché è importante impegnarsi nel trasmettere regole chiare e pratiche che il bambino deve rispettare.

Facciamo un esempio. Non serve a niente dire al bambino: “devi essere buono”. Meglio specificare che “è importante mantenere la propria cameretta in ordine”.

Inoltre il bambino deve capire per quale motivo dovrebbe tenere in ordine la propria stanza e perché deve comportarsi in un determinato modo.

In questo modo sarà consapevole, capirà meglio e, ovviamente, potrà trattare con i suoi genitori e raggiungere un accordo.

Regole coerenti

La coerenza è il segreto del successo, soprattutto con i bambini più grandi. In alcuni casi, dunque, i genitori dovranno sedersi e trattare con lui.

Sarà più probabile che il piccolo rispetti le regole se capisce che sono giuste. Inoltre, ciò lo porterà ad accettare l’autorità positiva dell’adulto che vedrà come una persona giusta e generosa.

Conseguenze chiare

Sarebbe opportuno che il bambino avesse ben chiare le conseguenze delle sue azioni, sia di quelle positive sia di quelle negative.

Per esempio, se non mette a posto un giocattolo, potrebbe non trovarlo più; ecco perché gli adulti, non dovrebbero mai farlo per il bambino.

Se perde il suo giocattolo preferito o se resta senza gelato perché si è alzato da tavola prima di aver finito, allora è più facile che capisca che determinate azioni hanno conseguenze negative. In questo modo capirà meglio che accettare l’autorità positiva è sempre la scelta giusta.

Autorità positiva e trattative adatte all’età del bambino

I genitori devono essere sensibili alla fase evolutiva del bambino; logicamente non possono pretendere lo stesso da un bambino di cinque anni e da uno di dieci.

Ecco perché è opportuno tenerlo a mente quando si tratta con i piccoli riguardo le loro esigenze, i loro diritti, i loro doveri, la loro routine, ecc.

Modello educativo genitoriale.

Eccezioni nel modello educativo dell’autorità positiva

Bisogna anche tenere conto di alcune eccezioni. Ad esempio, bisognerà preoccuparsi di conoscere i propri figli per scoprire quali sono i loro limiti, le loro abilità, i loro desideri e le loro possibilità concrete di seguire determinate regole.

I genitori dovranno prendere le decisioni sulla base della personalità del bambino e fare qualche eccezione se necessaria.

Riconoscere i propri errori

È sempre un bene ammettere i propri errori in quanto genitori, ma dobbiamo anche apprezzare gli sforzi fatti dai nostri figli nel tentativo di fare il proprio dovere. Ovviamente dovremo permettere loro di sbagliare perché possano imparare da quell’episodio.

Conclusioni

Il modello educativo basato sull’autorità positiva può essere vantaggioso se comprendiamo i punti di forza e di debolezza dei bambini.

A tale scopo, risultano necessari equilibrio, esperienza, una certa predisposizione, umorismo e, in particolare, saper gestire questa autorità.

Non può mancare nessun elemento se desideriamo sciogliere le tensioni e condurre la famiglia verso un percorso di crescita migliore.


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  • Albert, L. (2019). Educando en el respeto: Hacia una pedagogía viva y activa. Almería: Círculo Rojo.


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