Bambini disobbedienti: strategie per agire

I vostri figli si rifiutano di fare quello che chiedete? Sembra che lo facciano apposta? Non riuscite a svolgere le vostre attività? Potrebbe trattarsi di un atto di disobbedienza. Se è così, questo articolo fa per voi.
Bambini disobbedienti: strategie per agire
María Vélez

Scritto e verificato la psicologa María Vélez.

Ultimo aggiornamento: 03 febbraio, 2023

I bambini costituiscono una grande sfida per i genitori. Di regola, sin dalla gravidanza, ci si sente fiduciosi e insicuri al tempo stesso. È impossibile prevedere cosa ci aspetta, poiché ogni bambino è diverso. Con i bambini disobbedienti, per esempio, la strada può risultare particolarmente in salita.

La disobbedienza e l’atteggiamento di sfida possono intensificarsi nel corso degli anni se non si adotta un approccio adeguato alla situazione. Non esiste una formula magica che porti i bambini a rispettare le regole e a comportarsi in modo ottimale.

Tuttavia, partendo dalla psicologia possono essere applicate una serie di linee guida che reindirizzano la situazione. Le presentiamo nelle righe che seguono.

 

Bambino che urla.

Bambino disobbedienti

Prima di qualsiasi intervento, bisogna capire se il bambino è davvero disobbediente. Durante l’infanzia è comune attraversare delle fasi, alcune delle quali caratterizzate dal rifiuto e dalla sfida verso i genitori.

Da circa 15 mesi fino ai 3 anni di età, i bambini attraversano la “fase del no”. Durante questo periodo, si oppongono quasi sistematicamente alle proposte dei genitori.

Tuttavia, fa parte del loro sviluppo sociale. Imparano che le loro risposte hanno un effetto su quello che li circonda, e grazie a ciò sviluppano la loro indipendenza e rafforzano il loro carattere. Alla luce di ciò, conviene adottare un atteggiamento paziente, capirli e anticipare le situazioni dando loro varie opzioni tra cui scegliere. In questo modo, si sentiranno più cooperativi e le loro reazioni non saranno così negative.

La disobbedienza in quanto tale compare a partire dai 2 o 3 anni, dopo quella fase di diniego, se non viene gestita adeguatamente. I bambini disobbedienti sono quelli che evitano o rifiutano continuamente di rispettare le regole e mostrano anche una certa ostilità nei confronti dei propri genitori o di altre figure autoritarie.

Alcuni genitori pensano che la disobbedienza scomparirà col passare del tempo, ma la verità è che può accadere il contrario. Se questi comportamenti non vengono corretti, né vengono fornite alternative comportamentali, è possibile che il bambino diventi un adolescente con un comportamento dissociale.

Come comportarsi con i bambini disobbedienti?

Per trattare la disobbedienza nei bambini, è meglio iniziare ad agire il prima possibile. Iniziare intervenendo durante la “fase del no” può rendere le cose molto più facili per gli anni a venire.

In questo periodo naturale, la cosa più appropriata, secondo gli esperti, è mantenere un atteggiamento in cui vi sia equilibrio tra permissività e fermezza. Dopo questa fase, se il problema persiste, si consiglia di seguire le seguenti istruzioni.

1. Motivare il bambino

Ai bambini disobbedienti non piace comportarsi così. Il problema è che, forse, non conoscono altri modi di agire o i benefici che possono trarne. Pertanto, è necessario trovare un modo per motivare i piccoli a comportarsi in modo appropriato. Fargli capire che tutti ne trarranno beneficio e che possono esprimersi in un altro modo.

Per anni è stato dimostrato e sostenuto che il miglior stile educativo è quello che bilancia disciplina e affetto. Pertanto, è necessario spiegargli con affetto i problemi derivanti dal loro comportamento, in modo che possa essere concordato un piano d’azione tra voi.

In questo modo, i bambini inizieranno a comprendere gli aspetti positivi dell’obbedienza e della comunicazione in modo sano.

2. Agire immediatamente e senza perdere la pazienza

Anche se può risultare molto difficile, è fondamentale non agitarsi e perdere la pazienza di fronte alla sfida costituita dai bambini. Buttarsi in una lotta al più forte è un metodo molto meno fattibile.

Di fronte a comportamenti inaccettabili, una buona tecnica è quella di mettersi all’altezza del bambino e dirgli, con un tono morbido ma deciso, che questa reazione non sarà tollerata.

È importante che la reazione o la correzione dell’adulto avvenga immediatamente, non ore o giorni dopo. Trascorso il momento, sarà più difficile per il bambino comprendere l’entità del suo comportamento e il disagio o la tensione che può causare. Così come sarà più difficile mettere in relazione le regole o le istruzioni alla situazione specifica.

3. Stabilire delle routine

Un aspetto chiave per evitare comportamenti disobbedienti e inaspettati è stabilire una routine chiara. Mantenere un programma stabile e una coerenza all’interno della giornata aiuta il bambino a prevedere quello che lo aspetta. Gli renderà più facile comprendere le dinamiche intorno a lui, e a offrire collaborazione ed equilibrio in tutto ciò che fa.

Al contrario, una routine disorganizzata gli comunicherà che mancano struttura, limiti e regole. Che non ci si aspetta nulla da lui e che può fare tutto ciò che ritiene opportuno in qualsiasi momento. In effetti, un bambino può agire in modo disobbediente o provocatorio perché non comprende cosa sia la responsabilità.

4. Stabilire regole e limiti con i bambini disobbedienti

In questa routine è essenziale che ci siano regole e limiti. Questi devono essere chiari, argomentati e adattati all’età e alle risorse di cui si dispone. Il bambino o bambina deve essere in grado di capirli; in caso contrario, non sarà in grado di rispettarli.

Per questo motivo è importante, quando si stabiliscono le regole, che tutti i membri della famiglia siano presenti e spieghino perché sono state stabilite, cosa ci si aspetta e quali vantaggi si avranno nel rispettarle.

I messaggi devono essere chiari. Non serve a niente dire di non fare qualcosa senza comunicare quale sia il comportamento desiderabile.

Se l’intenzione è che smetta di giocare per potersi sedere a mangiare, sarebbe meglio dirgli: “È ora di smettere di giocare. Metti a posto il giocattolo e siediti a mangiare”.

5. Evitare le punizioni e rafforzare i buoni comportamenti con i bambini disobbedienti

Anni di studi hanno dimostrato che la punizione non è così utile come si crede. Inoltre, una punizione può portare ad atteggiamenti più provocatori e a comportamenti indesiderabili, perché il comportamento inappropriato sta ottenendo una reazione. Per questo motivo, risulta molto più efficace il rinforzo, ossia premiare i comportamenti positivi.

Quando il bambino si comporta bene, è essenziale fargli capire che è giusto e perché. A questo scopo, non è necessario fargli un regalo o dargli qualcosa di materiale.

È sufficiente un gesto di affetto, ringraziarlo e comunicargli che si è soddisfatti. Basterà un abbraccio o poche parole perché anche loro vogliano rivivere quella situazione.

 

Mamma che parla con la figlia.

La disobbedienza ha sempre una causa

Se avete bambini disobbedienti a casa, va ricordato che questo atteggiamento ha sempre un motivo scatenante e che non avviene per capriccio.

Dietro questi comportamenti potrebbe celarsi un bambino che cerca di comunicare di voler essere partecipe di ciò che gli sta attorno. Potrebbe aver bisogno di sapere cosa ci si aspetta da lui e come comportarsi.

Per questo è fondamentale che tutta la famiglia sia coinvolta e che i canali di comunicazione rimangano aperti. Se seguendo queste linee guida il problema persiste, potrebbe essere necessario rivolgersi a un professionista che possa dare ulteriori indicazioni.


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