Chi mi ama mi cerchi
Non dovremmo camminare dietro a qualcuno che ci vede arrivare e ci evita. Non dovremmo stare dietro a qualcuno quando sa già dove siamo, sa che vogliamo percorrere la sua strada e non ci fa passare. No. Dobbiamo concederci un’opportunità.
L’affetto non va elemosinato e la mancanza di interesse è un chiaro segno di mancanza di affetto. È giunto il momento di riavviare l’orologio e far ripartire il calendario. È il momento di risorgere, di volerci bene e di lavorare sulla nostra dignità. È il momento di dire: “chi mi ama mi cerchi”.
L’affetto non parla lo stesso linguaggio dell’egoismo e dell’indifferenza. No, l’affetto è sincero, neutro, cordiale, reciproco. L’affetto sa di interesse quando cerca il beneficio comune, quando tenta di annaffiare il proprio albero e crescere.
“Lasciarsi trascinare” e supplicare briciole di attenzione e affetto lascia una breccia molta profonda nella nostra autostima e nel nostro benessere emotivo. Il fatto di essere ignorati ci fa sentire piccoli, insignificanti e vulnerabili.