Come affrontare la solitudine in modo saggio

Come affrontare la solitudine in modo saggio

Ultimo aggiornamento: 17 maggio, 2017

La solitudine può essere crudele e distruttiva se la trasformiamo in una nemica, anche perché la società in cui viviamo non ci aiuta a percepirla in modo diverso. Sin da piccoli veniamo abituati a pensare che stare da soli sia negativo, un segno che distingue i falliti dalle persone di successo.

Se vi dovesse capitare di incontrare la solitudine nella vostra vita, come pensate di reagire? Smettereste di godervi la vita e di viverla appieno solo perché non avete nessuno al vostro fianco?

La soluzione a questo problema si trova dentro di noi, ma spesso non la vediamo perché è necessario fare un passo importante per riuscirci: compiere da soli delle azioni che, per inerzia, siamo abituati a concepire come “cose da fare in compagnia”. Tuttavia, è soprattutto necessario liberarci della convinzione che la solitudine sia negativa, in realtà può essere una delle esperienze più appaganti della nostra vita.

“Che cos’è la solitudine? La solitudine è un rincontrare se stessi e non dev’essere motivo di tristezza. È un momento di riflessione.”

La solitudine è un regalo

Molto spesso commettiamo vere e proprie sciocchezze pur di evitare di stare da soli. Saltiamo di relazione in relazione, facciamo favori alle persone per non “perderle” anche se in realtà non vorremmo farlo… Insomma, ci sono moltissime azioni che realizziamo solo per non far uscire gli altri dalla nostra vita, perché non concepiamo la possibilità di stare da soli.

Vi è mai capitato di andare al cinema da soli o di andare a cena nel vostro ristorante preferito senza che ci fosse nessun altro con voi? Quante volte avete rinunciato ad un programma perché non c’era nessuno che vi accompagnasse? Se ci fermiamo a rifletterci, ci renderemo conto che spesso ci limitiamo e non facciamo qualcosa di cui avremmo voglia solo perché non abbiamo altre persone al nostro fianco. Si tratta di uno dei più grandi errori che possiamo fare.

È vero che può capitare che qualcuno vi guardi strano o che qualche amico o parente vi dica che avete qualche rotella fuori posto solo perché avete deciso di andare al bar, al cinema o in discoteca da soli. Questo vi porterà a dar retta a loro e alimenterà quella credenza errata di cui ancora non siete riusciti a liberarvi. Ma se restate fedeli a voi stessi, se non sacrificate una passione solo perché non avete accompagnatori, scoprirete un mondo di possibilità intorno a voi.

“Il modo migliore di essere felici con qualcuno è imparare ad essere felici da soli. Solo così la compagnia diventa questione di scelta e non di necessità.”

-Mario Benedetti-

È naturale aver paura del rifiuto, di sentirsi fuori luogo. Ma chi vi dice che in quel posto in cui vorreste andare non potreste incontrare all’improvviso qualcun altro? L’importante è non andarci con quell’obiettivo, ma perché volete farlo davvero. Tuttavia, tutto può succedere perché, anche se non ci crederete, ci sono persone che fanno cose da sole e che si godono quella solitudine, senza preoccuparsi di ciò che pensano gli altri.

Non dobbiamo dipendere da nessuno

La paura della solitudine è il frutto di una forte inerzia che ci porta a dipendere dagli altri. Dipendiamo dalla nostra famiglia, dal nostro partner, dai nostri amici… E non solo per uscire a fare qualcosa, ma a volte persino per riuscire a vivere. Quando incontriamo la solitudine, ci sentiamo liberi. Ma subito nasce in noi la paura di lasciar andare, di sciogliere quel legame che ci dava una forte sensazione di sicurezza.

Proviamo un forte senso di vertigine quando ci rendiamo conto di camminare su una corda allentata e che nessuno ci accompagna: ci siamo solo noi. La paura non può essere ignorata, e così non avremo altro rimedio se non ascoltarci. Era da troppo tempo che evitavamo di farlo, perdendoci in mezzo alla folla o coprendo la nostra voce con il rumore di conversazioni superficiali.

In solitudine, invece, scopriamo la meravigliosa sensazione di sentirci responsabili della nostra vita. Non c’importano le norme imposte dalla società e tutte quelle leggi non scritte che ci dicono come dobbiamo vivere. È in quel momento, quando siamo soli, che ci tremano le mani, perché sappiamo che dobbiamo prendere le redini della nostra vita. E questo ci fa paura. Quante volte abbiamo pensato di essere liberi, ma in realtà dipendevamo fortemente dagli altri?

“Per amare, bisogna compiere un lavoro interiore che solo la solitudine rende possibile.”

-Alejandro Jodorowsky-

Non prendiamoci in giro, la solitudine fa male perché ci mette di fronte ai nostri più grandi timori. Eppure, il dolore è sempre transitorio, non dura mai più del necessario. La solitudine ci spinge a essere noi stessi, a svincolarci da tutte quelle credenze e norme stupide che fino a questo momento consideravamo verità assolute, mentre si trattava soltanto di manette che ci frenavano.

Non c’è niente di male nello stare da soli, e ancor meno nel divertirsi da soli. Non fate caso a chi ride di voi, perché cadrete soltanto nella tentazione di tornare al punto di partenza, quello in cui la dipendenza dagli altri vi opprimeva. Se la solitudine è presente nelle vostre vite, non negatelo, non cercate di evitarla circondandovi di persone vuote che non vi apportano nulla. Abbracciatela, accettatela e, soprattutto, godetevela. Perché grazie ad essa, vi arricchirete, vi scoprirete e, senza dubbio, crescerete.

Immagini per gentile concessione di Junne Leloo


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