I bambini hanno bisogno di affetto, non di indifferenza

I bambini hanno bisogno di affetto, non di indifferenza
Gema Sánchez Cuevas

Revisionato e approvato da la psicologa Gema Sánchez Cuevas.

Ultimo aggiornamento: 20 marzo, 2023

Durante l’infanzia costruiamo le fondamenta su cui si baserà tutta la nostra vita. Un bambino ha bisogno di amore, accettazione e attenzione. Purtroppo, però, a volte l’ambiente in cui il bambino cresce non è pronto a soddisfare questi bisogni e sprigiona indifferenza, allora le fondamenta saranno segnate da crepe profonde e difetti.

Ci sono tante cose del mondo dei grandi che i bambini non capiscono. Non hanno le competenze cognitive né le risorse emotive per farlo. L’indifferenza o il rifiuto possono causare una profonda sofferenza nei bambini, lasciano una traccia indelebile, ferite che fanno fatica a rimarginarsi.

L’amore per i bambini è come il sole per i fiori. Entrambi hanno bisogno di cure e attenzioni per crescere sani e forti.

Molte persone non ricordano con chiarezza le emozioni provate durante l’infanzia. Sono individui che manifestano problemi in età adulta, senza comprenderne l’origine. Questi problemi potrebbero trovare una spiegazione nella loro infanzia segnata dall’indifferenza delle persone che amavano di più. A seguire approfondiremo le cinque caratteristiche delle persone che hanno provato l’indifferenza da piccole.

Le caratteristiche dell’indifferenza

1. Insensibilità, un segno dell’infanzia

L’insensibilità è una delle caratteristiche che permangono nella personalità di chi è stato ignorato durante l’infanzia. In un modo o nell’altro, è una risposta a questa indifferenza da parte della persona che ne è stata vittima. Negli anni dell’infanzia, l’insensibilità alimenta un sentimento di abbandono e scarsa autostima.

In età adulta, l’insensibilità si esprime attraverso l’apatia nei confronti degli altri o della vita in generale. Non c’è entusiasmo né interesse per nulla. Questo perché le persone hanno imparato fin da piccole ad inibire le loro emozioni perché l’ambiente non vi attribuiva un significato.

2. Rifiuto dell’aiuto altrui

Durante l’infanzia, abbiamo grande bisogno di chi ci circonda. Sono tante le situazioni che richiedono sostegno, conforto o consigli. Se da bambini non possiamo contare su questo tipo di aiuto, allora impariamo a non aspettarci niente dagli altri. Di conseguenza, diventiamo “indipendenti ad oltranza”.

Diffidiamo degli altri e del loro aiuto e cerchiamo di farcela con le nostre sole forze. Ci proteggiamo da esperienze emotive che non vogliamo assolutamente ripetere. Non vogliamo aver bisogno degli altri così da evitare di essere traditi. Potrebbe anche capitare l’opposto: chiediamo aiuto per qualsiasi cosa, anche per ciò che possiamo fare tranquillamente da soli.

3. Sensazione di vuoto

La sensazione che manchi loro qualcosa è molto intensa nelle persone che durante l’infanzia sono state vittime dell’indifferenza. Avevano riservato uno spazio alle persone amate, ma queste non l’hanno mai occupato. Per questo ora rimane questo abisso interiore incolmabile.

Questa sensazione di vuoto si trasforma in un disagio costante. Niente è abbastanza completo da colmare queste lacune. Non esiste nessuno in grado di farlo. A volte questa sensazione porta a formulare critiche costanti rivolte a se stessi e agli altri.

4. Perfezionismo

La mancanza di amore e di attenzione durante l’infanzia ha molteplici effetti sulla percezione di sé. Una persona può sviluppare un pensiero secondo cui ciò che fa non è abbastanza da essere apprezzato. Nei bambini questo si traduce in un atteggiamento eccessivamente prudente o radicalmente insopportabile.

Da adulte, le persone ignorate da piccole diventano estremamente perfezioniste. Questa rigidità è una risposta al sospetto inconscio per cui non stanno facendo tutto ciò che possono o devono fare. In fondo, continuano ad essere bambini che vogliono essere apprezzati per quello che fanno.

5. Ipersensibilità al rifiuto

Quando il bambino percepisce di essere ignorato, non si sente degno, crede di essere insignificante. In altre parole, la sua esistenza non conta nulla per gli altri e, quindi, inconsapevolmente, giunge alla conclusione che qualcosa in lui non vada. Manifesta sensazioni di inadeguatezza o illegittimità.

L’eco di questa indifferenza è un’ipersensibilità alla critiche altrui. Qualsiasi segnale di disapprovazione viene interpretato come una minaccia. Si rinnova l’eco dell’infanzia che suggeriva “qualcosa non va in te”. Ovviamente tutto questo risulta molto doloroso e difficile da sopportare.

Dal punto di vista neurologico e psichico, l’infanzia è un periodo della vita molto decisivo. Questo non vuole dire che le brutte esperienze vissute fin da piccoli siano irrimediabili, ma che lascino una traccia molto profonda per il resto della vita. Una persona può liberarsi in gran parte di questi pesi, ma dovrà lavorarci molto ed eventualmente richiedere l’aiuto di un professionista.

Immagini per gentile concessione di Nicoletta Ceccoli.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.