
Negli ultimi anni si è dibattuto molto sui vantaggi e svantaggi dell’assegnare i compiti a casa. Più compiti equivale a più apprendimento? La questione è controversa. Vediamo quali sono le tesi a favore e contro la consuetudine di assegnare i…
Vi è mai capitato qualcosa di inaspettato che, in un modo o nell’altro, ha presupposto una scoperta per voi fortunata? Questo si definisce come serendipità, perché arriva senza preavviso o per pura casualità, ma ha il potere di catturare la nostra attenzione.
“La fortuna gioca a favore di una mente preparata”
Tenendo conto di ciò, potrete pensare che la serendipità sia un modo più carino di denominare il fato: sappiate che si tratta di due cose ben diverse. La prima si presenta quando guidiamo i nostri passi verso un determinato destino o quando siamo pronti a trovarvi qualcosa di cui non siamo ancora coscienti, qualcosa di positivo. Al contrario, gli effetti del fato possono essere anche negativi e si verificano ugualmente, preparati o meno alle sue conseguenze.
Il termine Serendipità (dell’arabo sarandib o serendib) ha origini da un racconto orientale intitolato I tre pricipi di Serendippo, nome persiano dello Sri Lanka. Dobbiamo la trasmissione di questo concetto ad Horace Walpole, che lo adattò in inglese nel 1754.
Il racconto è una breve storia che vede come protagonisti tre principi con una grande capacità di ragionamento, inviati dal loro padre alla scoperta di nuove terre. Durante tale viaggio, i tre vengono accusati di essere dei ladri da un uomo che ha perduto il suo cammello; questi sostiene che solo persone dalle elevate conoscenze come i principi potevano aver commesso tale gesto.
Alla fine del racconto, la serendipità o casualità li salva: compare il cammello, dimostrando che non si trattava di un furto e, finalmente, i tre principi hanno l’opportunità di spiegarsi. Vi lasciamo qui la trama più dettagliata della storia, perché pensiamo che valga la pena leggerla.
Adesso vi abbiamo aiutati a farvi un’idea di cosa sia la serendipità, che Royston M. Roberts definì come “la scoperta che si realizza grazie ad una combinazione di accidentalità e sagacia”, ma che risulta molto interessante in ciò che vi commentiamo di seguito. Date uno sguardo ai seguenti esempi di serendipità:
“Percepiamo la vita da un punto di vista. Quando cambiamo questo punto di vista, la nostra vita cambia.”
-Alejandro Jodorowsky-
Quel che è certo è che questa parola si è ascoltata talmente tante volte negli ultimi anni che non potevamo non parlarne, anche perché è sempre attuale: è un concetto che è stato accolto in modo affettuoso e grato, soprattutto tra i più giovani, ed è servito da titola a molti filmi, libri o poesie, ad esempio di David Sadness, per tatuaggi o anche nei testi di alcune canzoni.
La serendipità risveglia tanto interesse perché è carica di energia positiva, come se la magia comparisse nelle nostre vite e ci rimanesse. È come una specie di alone di felicità che compare al momento opportuno, che stava lì solo per noi: nessuno ci crede finché non la prova. Da allora, si presta attenzione ai piccoli dettagli che ci circondano e si cerca l’essenza di ciò che questi ci trasmettono.