Crisi di mezza età: la gioventù della maturità

Crisi di mezza età: la gioventù della maturità
Francisco Pérez

Scritto e verificato lo psicologo Francisco Pérez.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

Avete compiuto 50 anni? Se è così, auguri! Questo vuol dire che, nella maggior parte dei casi, avete vissuto una grande quantità di esperienze e avete raggiunto una maturità invidiabile. Tuttavia, i 50 anni possono anche trarre con sé problemi, preoccupazioni, riflessioni. Stiamo parlando della cosiddetta crisi di mezza età.

Circa l’82% degli uomini soffre di andropausa una volta compiuti i 50 anni e le donne vivono cambiamenti significativi a tutti i livelli.

La crisi di mezza età non riguarda solo gli uomini che si comprano una macchina sportiva o una mountain bike. La maggior parte delle donne si vede costretta ad affrontare importanti cambiamenti ormonali. Inoltre, quando in casa la crisi di mezza età si unisce a quella della fase adolescenziale, i problemi si moltiplicano!

La crisi di mezza età ed essere donna

Jill Shaw Ruddock scrive nel suo libro “The Second Half of your Life” che a cinquant’anni gli ormoni che hanno sempre regolarizzato tutto iniziano a venire meno, provocando seri cambiamenti. Questo si manifesta attraverso ansia, sbalzi di umore, insonnia, palpitazioni, disillusione e voglia di piangere.

Una donna seduta

Compiere 50 anni può essere come andare sulle montagne russe. Durante la “seconda metà della vita“, le donne arrivano alla fine della tappa fertile (menopausa). In tal senso, occorre segnalare che la parola menopausa viene dal greco “mens”, ovvero mensilmente, e “pausi” che significa arresto.

Una cara amica che ha 52 anni mi ha raccontato che un giorno si è alzata dal letto e si è guardata allo specchio. Non si riconosceva. Dato che i suoi livelli di estrogeni si erano abbassati, la sua pelle aveva perso elasticità e fermezza. I suoi capelli erano diventati più fini e fragili.

Tuttavia, non tutto è perso. I 50 anni di adesso, inoltre, non sono come quelli di una volta sotto molti punti di vista. Pensiamo, per esempio a Monica Bellucci che può essere definita la “nuova ragazza Bond”.

Raggiunta la mezza età le voci del dubbio si azzittiscono. Le donne aumentano la coerenza tra l’immagine che proiettano e chi sono davvero, diventando più creative e ambiziose. Una volta superata la barriera, che comporta una crisi in molti casi, molte volgono lo sguardo verso il futuro con una speranza rinnovata.

La crisi di mezza età e l’andropausa

8 uomini su 10 soffrono di andropausa, la “menopausa” maschile. Anche l’andropausa coincide con la crisi di mezza età nell’uomo. Alcuni segni riconoscibili sono:

  • Diminuzione del desiderio sessuale e della funzione erettile.
  • Capelli e pelle secchi.
  • Aumento del grasso e della sudorazione.
  • Debolezza muscolare e insonnia.
  • Maggiore irritabilità e ansia.
  • Minore densità ossea.

A cinquant’anni l’uomo p uò perdere interesse nei progetti che prima lo entusiasmavano. Può anche avere la sensazione di essere incapace di generare nuove idee ed essere meno predisposto a competere con altri uomini. Per di più, non è raro che avverti un calo a livello di autostima, tenacia, dinamismo, etc. Questo può provocare una sensazione di instabilità, nervosismo o irritabilità.

Gli uomini sono più propensi a sviluppare stati depressivi quando raggiungono la mezza età: si fanno facilmente sopraffare dalla tristezza e dall’apatia. Occorre precisare, tuttavia, che stiamo parlando di probabilità, non è detto che sia sempre così.

Un uomo invecchiato

Quando raggiungiamo i 50 anni perdiamo la giovinezza?

Quello che sembra essere chiaro è che la perdita della giovinezza aumenta le probabilità di una crisi vitale carica di ansia e incertezza. Questo può generare degli stati depressivi. L’uomo non sa come rispondere a una serie di domande esistenziali che prima non si poneva o di cui non gli interessava la risposta.

Può prodursi anche un’identificazione con i propri genitori. Vale a dire, quando i genitori invecchiano, quest’ultimi diventano sempre più dipendenti dai figli (che adesso hanno 50 anni o più). Per loro, sarà facile immaginare o pensare che quello che i loro genitori stanno attraversando ora, potranno viverlo anche loro non molto tempo dopo. Questa proiezione nel futuro può generare intensa tristezza e rendere più profonda la crisi in caso di malattia degenerativa o cronica.

Durante la crisi di mezza età si presentano alcuni pensieri ricorrenti che non sono di aiuto. Possono essere: “mi sento vecchio”, “nessuno conosce più la musica che mi piace”  o “spesso le persone giovani mi trattano come un anziano”.

Questi pensieri si fanno sempre più frequenti e provocano sensazioni di vuoto, tristezza e persino di paura. È importante sostituirli con altri che ammortizzino la sensazione di disorientamento che di solito si avverte nelle crisi o nei periodi di grandi cambiamenti.

Molti penseranno che i 50 anni siano una bell’età, perché hanno raggiunto una maturità che molti giovani vorrebbero avere. Altri, invece, penseranno che, avendo compiuto il mezzo secolo, hanno perso la loro giovinezza ed energia. Ciò che risulta chiaro è che non possiamo tornare indietro e non ci resta altro che prenderci cura della nostra salute e sfruttare nel modo migliore tutte le opportunità che abbiamo davanti; tutto questo, indipendentemente dal nostro anno di nascita.


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