Errori linguistici più frequenti nei bambini tra 3 e 6 anni

Errori linguistici più frequenti nei bambini tra 3 e 6 anni
Sara Clemente

Scritto e verificato Psicologa e giornalista Sara Clemente.

Ultimo aggiornamento: 13 febbraio, 2023

Quando i bambini iniziano a parlare, commettono una serie di errori linguistici derivanti dal loro processo di apprendimento. A volte ci allarmiamo quando vediamo che nostro figlio pronuncia frasi di 3 parole che sono troppo semplici o che parla a malapena, ma questo non è per forza un problema. È importante sapere quando c’è motivo di preoccuparsi e quando prendere questi piccoli errori come semplici fasi del loro processo di sviluppo.

Ricordate anche che alcuni errori spesso capitano anche agli adulti: i famosi lapsus linguae. Errori involontari che facciamo quando vogliamo dire una parola, ma ne pronunciamo un’altra o quando scambiamo inavvertitamente dei concetti.

Questo perché i nostri pensieri a volte non si presentano armati grammaticalmente nella nostra mente e, pertanto, dobbiamo compiere un processo di scelta delle parole più appropriate. Vediamo qui di seguito gli errori linguistici più comuni nei bambini tra i 3 e i 6 anni a seconda dell’unità interessata.

“Pensiamo con parole e, questi pensieri, ci vengono in mente in una forma grammaticale di soggetto, verbo, oggetti e complementi senza sapere come produciamo la frase”

-Lashley, 1958-

Errori linguistici più frequenti dai 3 ai 6 anni

Errori semantici (lessico e significato)

A livello semantico, tra i 2 e i 3 anni i bambini compiono molti progressi nei processi di categorizzazione e concettualizzazione. In tal modo iniziano a produrre e capire un numero molto alto di significati, anche se non raggiungono ancora il livello dei bambini più grandi o degli adulti. Tra i 2 e i 6 anni, di solito si imparano 5 parole al giorno. Fate un po’ il conto!

L’apprendimento implica commettere errori e imparare da essi.

Mamma mostra una lettera alla sua bambina che impara a parlare

Quando iniziano a usare una nuova parola, i bambini non sono consapevoli di quale sia il suo vero significato. A poco a poco imparano e diminuiscono quella differenza semantica grazie ai loro errori (errore di prova) e al contesto extralinguistico. In altre parole, affinano il significato dei concetti. Tuttavia, in questo processo di apprendimento possono essere commessi due tipi di errori linguistici:

  • Di mancata corrispondenza: sono quelli in cui il bambino si riferisce a qualcosa con un altro nome. Ad esempio, chiama un “palla” un animale di pezza o “macchina” un cane. Sebbene siano rari, sono il risultato di un’inadeguatezza tra il significato e il significante.
  • Di sovrapposizione: sono più frequenti di quelli precedenti e si verificano quando vi è una parziale coincidenza tra il significato che il bambino dà alla parola e il reale o l’adulto. Questi, a loro volta, sono di due tipi.
    • Le sovraestensioni sono le più comuni a queste età. Sorgono quando il bambino estende il significato di un concetto a cose, luoghi o persone che hanno tratti in comune. Ad esempio, quando chiama “mamma” tutte le donne con cui interagisce o “cane” tutti gli animali a quattro zampe.
    • Le sottoestensioni sono l’opposto, ovvero limitazioni del campo semantico della parola. Si verificano quando il bambino chiama “sedia” solo quelle che si trovano nella cucina di casa sua e non tutte le altre.

Errori fonologici (suoni)

Gli errori fonologici sono errori linguistici che si verificano nei fonemi, la più piccola unità nel linguaggio. A volte questi difetti influenzano l’intera parola, le sillabe o solo alcuni fonemi. Ad esempio, talvolta i bambini non pronunciano le sillabe non accentate, “si mangiano” le lettere o non pronunciano la lettera finale delle parole.

Sono di vari tipi:

  • Di anticipazione (improvvisamente zoppo > improvvisamento zoppo)
  • Di perseveranza (c’è lo sgabello > c’è lo sgabellè)
  • Scambio di fonemi (“attraccare > attaccrare; in assoluto > in assuloto).

Alcuni bambini pronunciano un numero molto limitato di fonemi, ma lo fanno molto bene. Altri, più intrepidi, scelgono di provare ad articolare parole che vanno oltre le loro capacità. In generale ogni bambino ha le proprie preferenze di articolazione.

“Impariamo la lingua dopo innumerevoli esperimenti.”

-Saussure-

Errori morfosintattici

La morfologia e la sintassi sono due componenti di base del linguaggio. I bambini, nello sviluppo di questo componente morfosintattico, di solito ricorrono a diversi meccanismi di acquisizione.

Sono come pappagalli! Ripetono tutto quello che sentono e persino quello che non devono ripetere. Per questo quando i genitori pronunciano frasi, detti o formule linguistiche, cercano di copiarli. Ma li ricordano in blocco, nel loro complesso. Non parola per parola.

Per questo motivo, quando procedono a imitarli e a riprodurli ad alta voce, senza essere consapevoli di come sono stati costruiti, sono in grado di dirli solo nel contesto in cui li hanno appresi. Ad esempio, se sentono la madre dire al padre “Quanto sei bello oggi”, i bambini sceglieranno di riprodurre quelle stesse parole a casa e nella stessa situazione. Non generalizzano quella formula.

Allo stesso modo, a 3 anni un bambino non sa come è strutturato il sistema linguistico. Non ha familiarità con le regole grammaticali né sa che le parole sono costruite in base a dei criteri. Impara, dunque, forme sintattiche indipendenti e isolate l’una dall’altra.

Con il passare del tempo inizia a capire che esistono delle regole e le portano all’estremo. È ciò che è noto come iperregolazione. Esempi sono “ho romputo”> “ho rotto” e “io ando”> “io vado”.

Bambino che parla a una bambina

Quando è il caso di allarmarsi?

Certi comportamenti linguistici potrebbero essere inappropriati per l’età evolutiva e indicare alcuni ritardi nell’acquisizione del linguaggio e nel suo sviluppo. Alcuni di essi sono:

  • Articolazione scorretta della maggior parte dei suoni.
  • Uso di frasi isolate o molto povere. Uso di frasi formate da solo tre parole o meno (fino a 36 mesi di solito è normale).
  • Omissione sistematica di verbi, preposizioni, pronomi o articoli nelle frasi.
  • La stragrande maggioranza delle espressioni orali è inintelligibile e incomprensibile.
  • Utilizzo eccessivo del linguaggio dei gesti per farsi comprendere.
  • Vocabolario e lessico poveri. Non mostrare segni di progressiva acquisizione di parole.

Tuttavia, gli errori linguistici non sono sintomi di una battuta d’arresto nello sviluppo delle abilità linguistiche. Tutt’altro. Sono la prova che il bambino sta progredendo e sta iniziando a capire il sistema linguistico (Borregón, 2008).


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.