Libertà è fare quello che si desidera?
Prima di immergerci nel dibattito, è necessario tenere presenti due idee. La prima è che nessuno gode di una libertà assoluta nel senso di poter ignorare del tutto qualsiasi norma e valore comportamentale. La seconda idea è che la libertà non riguarda solo la scelta di una determinata azione, ma si estende anche ai pensieri e alle emozioni: godiamo di un certo margine di libertà che ci consente di scegliere cosa pensare o cosa provare.
D’altra parte, di pari passo con il concetto di volontà e capacità di scegliere va la responsabilità che scaturisce da questo privilegio. In qualche modo, dunque, qualsiasi scelta va associata a una previsione delle conseguenze, a una stima dei danni e dei benefici . È qui che entrano in gioco la morale e l’etica, proprie di ciascuna persona, di ciascun gruppo, di ciascuna società o dell’umanità intera.
Se guardiamo la nostra società, ci renderemo conto che consideriamo la maggior parte delle persone libere di scegliere. D’altra parte, che senso avrebbero altrimenti la democrazia o le stesse norme e leggi che puniscono proprio la mancanza di responsabilità connessa alla libertà?
Quando siamo liberi, siamo responsabili delle nostre decisioni, poiché siamo noi che le abbiamo prese e per questo acquisiamo autonomia, con tutti i pro e i contro. Assumersi la responsabilità di quello che si dice implica il coraggio di essere liberi di intraprendere una strada.